Quanta energia consuma una casa

Il settore dove si consuma la maggior quantità di energia è quello edile: ben il 40%, contro il restante 60% ripartito equamente tra il settore dei trasporti e quello dell’industria

Dunque, le nostre case (e gli alberghi, gli uffici ecc.) incidono per quasi la metà del consumo globale, un dato allarmante, ma che diventa ancor più significativo se si cerca di capire come è ripartita la richiesta di energia all’interno degli edifici, ovvero come viene speso questo fantomatico 40%.

L’acronimo HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) rappresenta una categoria che include tutte le apparecchiature utilizzate per riscaldare, rinfrescare, ventilare gli ambienti, responsabili del 64% dei consumi domestici; anche l’illuminazione ricopre ancora un ruolo importante nei consumi elettrici, mentre la produzione di acqua calda e i consumi accessori hanno valori più contenuti.

Per ridurre drasticamente la richiesta di energia è pertanto indispensabile intervenire sull’involucro edilizio.

A livello mondiale, i consumi di energia sono destinati ad aumentare, soprattutto da parte dei Paesi in via di sviluppo, e si basano principalmente sui combustibili fossili: il loro impiego è il primo responsabile delle emissioni di anidride carbonica che innalzano le temperature del pianeta.

Per il futuro occorre utilizzare sistemi di condizionamento che richiedano meno combustibile, ma la minore richiesta è legata a una riduzione delle dispersioni, quindi a un miglioramento dell’isolamento termico, sia delle murature sia delle superfici vetrate.

Nelle nostre case, inoltre, esistono ancora sistemi di illuminazione che dissipano gran parte dell’energia assorbita in calore: ai maggiori consumi elettrici vanno sommate le forti richieste di energia dei sistemi refrigeranti necessari a contrastare l’innalzamento della temperatura interna.