Pavimenti per esterni | Tipi di posa e scelta materiali

pavimenti per esterni
pavimenti per esterni

Materiali di elevata qualità, facilità di posa su diversi sottofondi senza opere preliminari, possibilità di realizzare superfici altamente drenanti: sono queste le principali caratteristiche dei pavimenti per esterni che permettono di pavimentare aree esterne o zone di passaggio, anche di tipo carrabile

I pavimenti per esterni sono sempre più di moda e tecnologicamente avanzati per sopportare le insidie del tempo. Le lastre di grande formato di pietra o di grès porcellanato sono un’ottima soluzione per realizzare pavimenti per esterni senza dover ricorrere a leganti cementizi.

Normalmente il peso di una lastra 60x60x2 cm è 15-17 kg, quindi anche semplicemente appoggiandole su un fondo livellato, sia esso prato, ghiaia o altro, la pavimentazione si presenta stabile e duratura. Ancor più interessante è l’opzione di realizzare una pavimentazione galleggiante sopraelevata tramite supporti telescopici che presentano una base di appoggio al sottofondo di Ø 25 cm ed un disco superiore di sostegno Ø 10 cm con 4 risalti d’appoggio per il bordo delle lastre; questi risalti sono rimovibili per montare le lastre perimetrali o per ottenere l’appoggio centrale della lastra.

I supporti funzionano come i piedini degli elettrodomestici, ruotandoli se ne regola l’altezza e permettono di ottenere una superficie uniforme e piana, con fughe tra le lastre variabili tra 2,2 e 6 mm; non serve fissare i supporti al sottofondo con tasselli o altri bloccaggi. Se tra un’estremità e l’altra della superficie da pavimentare c’è un dislivello inferiore a 10 cm, il sistema permette di compensarlo ed ottenere una superficie perfettamente planare.

La camera d’aria che rimane sotto le lastre favorisce la ventilazione, migliora l’isolamento termico ed impedisce il degrado o la formazione di muffe; non sono necessarie demolizioni preliminari e la posa in opera è semplice e rapida. Questo tipo di soluzione è idoneo solo per superfici calpestabili e non carrabili, nel qual caso occorre posare le lastre seguendo i criteri di pavimentazione tradizionale.

Pavimenti per esterni con doppio strato ceramico

Tra le pavimentazioni tecniche adatte a sopraelevazioni, superfici carrabili, posa a secco su ghiaia, sabbia o erba, il sistema Due rappresenta una soluzione interessante.

Si tratta di una lastra di supporto ceramico con struttura a bassissima porosità, così da risultare chimicamente inerte, stabile e idrofugo, con un assorbimento d’acqua vicino allo zero: il processo ad alta temperatura gli conferisce elevate proprietà meccaniche.

Il calpestio è costituito da una seconda lastra di grès fine porcellanato di tipo adeguato alla destinazione d’uso, accoppiato alla precedente con una speciale colla polimerica; lo spessore complessivo è di soli 22 mm. (Marazzi)

Pavimenti esterni con posa rialzata su supporti regolabili o fissi

Per la posa sopraelevata le lastre di pietra naturale sono fornite di supporti portanti di polipropilene 100% riciclato, resistenti ad acidi ed agenti atmosferici. Possono essere: di tipo fisso, dischi di spessore e diametro variabili per pose rialzate di 8-12-15-20 mm; regolabili, con escursione in altezza 25/40-40/70-60/100-90/160-150/270 mm; autolivellanti, in grado di compensare pendenze fino al 5% mediante il supporto inferiore regolabile e la testa autolivellante, anche questi disponibili in più fasce di escursione in altezza. Oltre che ai 4 angoli (o a filo dei lati per le lastre perimetrali) ne va collocato uno in posizione centrale per ogni lastra.

Le lastre CM2 misurano 60x60x2 cm; il vantaggio della posa sopraelevata è che sotto la pavimentazione possono essere stesi impianti di ogni tipo, in quanto lo spazio sottostante rimane ispezionabile. Il sistema permette di ottenere una superficie piana anche su sottofondi disuniformi e la pavimentazione può essere all’occorrenza smontata e riutilizzata altrove.

Pavimenti per esterni carrabili con posa su massetto

Nel caso si voglia realizzare una pavimentazione carrabile occorre predisporre un massetto solido, stagionato e ben livellato. Su questo si stende un adesivo idoneo ad impieghi esterni sul quale si possono incollare le lastre procedendo come per un normale pavimento piastrellato.

Posa a secco su ghiaia

Questo tipo di posa, come quella su sabbia o su prato, non richiede l’ausilio di alcun elemento di fissaggio al sottofondo o di unione tra le lastre, ciascuna delle quali rimane semplicemente posata sullo strato di allettamento.

La ghiaia costituisce un sottofondo altamente drenante, va compattata e spianata con l’aiuto di una lunga staggia; in fase di appoggio delle lastre è comunque preferibile mantenere una leggera pendenza nella direzione più opportuna per lo smaltimento delle acque di pioggia o di lavaggio.

Per far risultare complanare ciascuna lastra con quelle appena posate si può intervenire con una cazzuola ed effettuare gli opportuni aggiustamenti, risollevandola e asportando o aggiungendo ghiaia a seconda delle esigenze.

Posa a secco su sabbia

Per questo tipo di posa occorre seguire un procedimento simile a quello per gli autobloccanti. L’area da pavimentare dev’essere scavata per una profondità di circa 15-20 cm per poi stendere uno strato drenante di ghiaietto, ben livellato e ricoperto con uno strato di tessuto non tessuto.

Su questo va depositato e livellato uno strato di sabbia di 3-5 mm, facendo in modo che la faccia superiore delle lastre si trovi a filo della superficie circostante, conferendo alla pavimentazione una leggera pendenza verso l’esterno; tuttavia, può essere consigliabile delimitare la zona perimetrale con un cordolo che faccia da contenimento per la sabbia e impedisca abbassamenti della superficie. Le lastre si posano facilmente ben accostate grazie ai profili netti ed agli spigoli leggermente smussati.

Posa a secco su erba

In questo caso la posa a secco si presta per assumere diverse configurazioni: le lastre possono essere accostate per ottenere una superficie continua, ma si può lasciare una fuga uniforme tra ciascun elemento, più o meno larga, entro la quale l’erba può continuare a crescere conferendo un aspetto più naturale alla pavimentazione.

Per livellare le lastre può essere utile avere a portata di mano un tubo d’irrigazione e bagnare il terreno man mano che si avanza con la posa, in modo che premendo le lastre in posizione questo possa compattarsi e garantire un sottofondo piano. Questo tipo di posa può essere realizzato anche su un terreno non ancora inerbito, seminando poi l’erba miscelata con terriccio all’interno delle fughe.

Formati e colori dei pavimenti per esterni

La gamma CM2 Ariostea qui rappresentata si articola su 5 colori con finitura strutturata. Altri prodotti simili negli stessi formati sono: K2 di Ceramiche Keope, con una scelta di 10 colori; Æxtra 20 di Caesar, grès porcellanato in 13 colori suddivisi nelle finiture Strutturata, Naturale, Grip, Mark, Sawcut; OUT2.0 di Refin, grès porcellanato strutturato in 4 colori; EVO_2/e di Mirage, grès porcellanato in 19 colori e disponibile anche nel formato 60×120 cm; Lastra20 di Atlas Concorde, con diverse finiture e colori; DUE di Marazzi, disponibile anche nei formati 30×60 cm e 120×30 cm, spessore 2,2 cm.

Pavimenti continui di graniglia

La pavimentazione viene realizzata in modo completamente artigianale su un sottofondo ben livellato, stendendo l’impasto di graniglia con una manara liscia. Viene utilizzata una speciale resina poliuretanica, monocomponente e non soggetta a ingiallimento, che viene mescolata con le graniglie, ottenendo un impasto che garantisce una buona lavorabilità, sufficiente per consentire al posatore una stesura a regola d’arte prima dell’indurimento.

Questo avviene per effetto dell’umidità dell’aria e lega stabilmente le graniglie, in un tempo di 2-7 ore a seconda della temperatura esterna. La superficie è già carrabile dopo 48 ore. Saver

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