Mosaico su rete, perfetto in ogni stanza

Il premontaggio di mosaico su rete ha reso meno complessa la posa; ora con la tecnologia digitale la tecnica è stata ulteriormente rivoluzionata

Il mosaico continua a cambiare identità: da “opera paziente degna delle Muse”, significato greco del suo nome, quando le tesserine venivano incollate una a una per comporre disegni, è diventato meno complesso grazie al premontaggio su retine che lo ha assimilato a una piastrellatura, un po’ più difficoltosa, ma versatile (si possono rivestire anche forme complesse). Ora prende le sembianze di una carta da parati, ma le sensazioni tattili che offre, grazie alla forma morbida delle tessere e i riflessi che genera in base all’incidenza della luce e ai materiali utilizzati, non sono neppure confrontabili con qualsiasi altro rivestimento.

 

Mosaico su rete

Parlando di mosaico, la prima cosa che viene in mente è un ambiente in stretta relazione con l’acqua: un bagno, una cucina, una piscina, un box doccia. Ma ancora una volta la tecnologia digitale è stata rivoluzionaria e ha permesso un’ulteriore metaforfosi, grazie alla quale oggi il mosaico si presta all’utilizzo in qualsiasi spazio residenziale che debba essere connotato in modo esclusivo ed elegante.

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L’apporto di designer affermati e di un sistema produttivo che si avvale di macchinari sofisticati è stato altresì determinante: le tessere che compongono i fogli non sono più necessariamente quadrate o rettangolari, ma assumono diverse forme con profili morbidi e hanno superfici elaborate per esaltare la tridimensionalità del rivestimento e la sua matericità. Al vetro e alla ceramica tradizionalmente utilizzati vengono abbinati altri materiali, quali il legno, il metallo, la pietra in tutte le sue varianti qualitative e cromatiche per dar vita a texture di ogni sorta.

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Le proposte sono praticamente illimitate, anche perché uno stesso soggetto viene proposto in più colorazioni proprio come avviene per le carte da parati. Su una parete si può riprodurre più volte un disegno ripetitivo o un unico grande soggetto, come nell’arte musiva originale: si può commissionare un mosaico partendo da una fotografia o da un quadro d’autore e, per gli incontentabili, si può utilizzare il configuratore per comporre il mosaico su proprio disegno, giocando con le forme e i colori delle tessere.

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La gamma Decor 15×15 è concepita per disegnare lo spazio con armonia grazie a una selezione di tonalità neutre e sobrie, con accenti cromatici calibrati e mai eccessivi; da utilizzare per rivestimenti a effetto di grandi dimensioni o nelle zone più piccole di bagni e cucine. Le tessere hanno dimensione 15x15x4 mm, composte su fibra di vetro a formare fogli da 327×327 mm. 

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La ridotta dimensione delle tessere di vetro (10x10x4 mm) permette di realizzare un modulo dalla trama particolare per una definizione ottimale delle immagini, che possono essere personalizzate da designer e architetti per progettare nuove superfici tridimensionali grazie alla profondità del vetro.

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I motivi decorativi si scompongono in segni e geometrie leggere per proseguire nella profondità del colore a tinta unita; l’espressione di un costante mutamento si trasforma in libertà compositiva, organizzata e modulare, fino al prodotto su misura. 

La posa del mosaico su rete

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  1. prima di iniziare bisogna tracciare le linee di riferimento per applicare i primi fogli. Il 1° livello orizzontale corrisponde all’altezza di 3 fogli dal pavimento, il 2° a tre fogli dal primo. La posa inizia dal 2° livello, completato questo si passa al 1° e poi al 3°, fino a completamento dell’area.
  2. il lato con la rete va appoggiato sulla colla e premuto delicatamente, verificando l’allineamento al foglio adiacente, poi battuto con frattazzo gommato: la colla deve riempire in parte le fughe.
  3. dopo circa 3 ore la carta protettiva può essere rimossa dal mosaico, inumidendola con una spugna e tirando lungo la diagonale; eventuali residui di colla vanno ripuliti.
  4. prima del completo indurimento della colla, con il profilo di una cazzuolina inserito nelle fughe, si possono regolare gli allineamenti delle tessere. Dopo 24 ore si passa alla fugatura con stucco bicomponente applicato su frattazzo di gomma e steso dal basso verso l’alto, in diagonale.
  5. un caso particolare riguarda la posa su gradini ad andamento curvo e con profilo stondato; per prima cosa occorre tracciare una linea di riferimento sul gradino più alto, appena sotto la stondatura, segue il taglio delle strisce nella misura necessaria. Sull’alzata il foglio può essere posato dal basso verso l’alto fino a coprire lo stondato, mentre la parte restante dello scalino va posata con mosaico ortogonale, tagliato in corrispondenza dell’ultima striscia messa.
  6. in presenza di curvature il posatore si trova a dover riempire spazi molto piccoli tra le tessere. In questi casi conviene eliminare una tessera intera e sostituirla con due tessere sagomate a trapezio di dimensione appena inferiore, perché evitare l’eliminazione della tessera per inserire due frammenti più piccoli risulterebbe antiestetico. La sagomatura delle tessere da inserire può essere fatta con una pinza da piastrellista.

Mosaico 3D

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Nova fa parte della collezione Crono, disegnata da Giugiaro, ed è in vetro sinterizzato ottenuto dalla macinazione e compressione del vetro riciclato, caratterizzato da altissima resistenza. Solo alcuni dei 4 layout disponibili necessitano di stuccatura; le tessere hanno uno spessore di 3,5/7 mm e formato 38×38 mm, sono montate in modo da comporre fogli da 312×312 mm; le superfici variamente inclinate e sfaccettate producono effetti di luce cangianti e suggestivi.

Mosaico+

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