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Lo studio Baumraum progetta una sorta di grande cabina a sezione ovoidale che sovrasta una piscina e sembra emergere da essa, circondata dal verde. Una casa sull’albero bella e sicura.
Sembra una gigantesca rana, una figura appartenente al mondo degli alieni quella che sorge dall’acqua nel giardino di una villa a Münster, in Germania. I pali su cui poggia la cabina, disposti in modo asimmetrico, conferiscono alla struttura un aspetto dinamico, come se fosse pronta a lasciare la bassa piscina che la ospita. Il concetto è lo stesso delle case sull’albero, un’architettura che cerca di rilanciare il rapporto tra uomo e natura proponendo rifugi temporanei per evadere dalla quotidianità e godere di una percezione del mondo completamente diversa dal solito, senza per questo rinunciare al comfort. Può diventare la camera da letto in più, lo studio, un’area di gioco per i figli o uno spazio inusuale per ricevere gli amici. L’involucro di “The king of frogs”, letterarmente “il re delle rane”, è concepito per essere fruibile in tutte le stagioni: gli strati, dall’interno verso l’esterno, sono costituiti da tavole di frassino smaltato da 20 mm assemblate con incastri maschio e femmina che rivestono una superficie di lamiera in acciaio satinato, su struttura lignea di formatura; uno strato di isolamento minerale spesso 60 mm; tavole di abete rosso spesse 20 mm ricoperte con un feltro protettivo. Lo strato di legno esterno è in doghe stondate di legno tatajuba, una specie brasiliana molto simile all’iroko, sia come aspetto sia per resistenza all’esterno, ed è fissato su un telaio che lascia una camera d’aria di 20 mm; un foglio di lamiera zincata riveste la parte superiore del guscio, dal livello del calpestio, mentre nella parte inferiore le doghe rimangono a vista.
La cabina poggia su otto pali di acciaio inossidabile, a livello del pavimento interno l’altezza da terra è di poco meno di quattro metri. Per accedervi bisogna attraversare lo specchio d’acqua con pochi passi, camminando su tre pedane in pietra naturale che sembrano galleggiare tra le ninfee, e salire la scala che porta alla terrazza, un livello intermedio a circa 3 metri da terra, che poggia su quattro trampoli su basamenti e legati da tiranti d’acciaio, offrendo una superficie di 9 mq. Salendo ancora quattro scalini a lato della terrazza e attraversando una breve passerella si arriva davanti all’ingresso della cabina, qui attrezzata come camera da letto per gli ospiti (8,6 mq) che include anche una sorta di panca-cassettiera opposta al letto. Si rimane in contatto con l’esterno grazie alle superfici vetrate su ogni lato e alla grande finestra da tetto curva. Pavimento, pareti e arredi sono di frassino chiaro ed esaltano la luminosità e il minimalismo all’interno del modulo.
Finestre e vetrate
Le due finestre laterali sono apribili e inserite in nicchie a sbalzo verso l’esterno, come pure la porta, per risultare verticali; dietro il letto la vetrata unica arcuata permette la totale visione dell’esterno, mentre quella dietro la panca è più piccola ed è costituita da una metà fissa e un’anta apribile.
Con lo sguardo nel verde a 360°
La terrazza è una struttura metallica rivestita con doghe di legno Tatajuba che offre un ampio spazio per la convivialità; l’esile balaustra in metallo e legno assicura protezione senza limitare la visione della natura circostante. Il costo di questa installazione completa è stato di circa 45.000 euro.
Baumraum
Andreas Wenning, laureato in architettura a Brema, per la sua tesi ha progettato un centro di comunicazione sulle scogliere di Dover; dopo aver lavorato in vari studi in Germania e Australia, nel 2003 ha fondato Baumraum e lo stesso anno ha progettato la sua prima casa sull’albero; inoltre tiene conferenze, insegna e pubblica libri in merito.