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Nuova destinazione d’uso per gli spazi di un casale di campagna con divisione fra il piano terreno e i due soprastanti per ottenere distinte unità abitative
[dropcap]L[/dropcap]a ristrutturazione di questo casale situato nel comune di Carmagnola (TO) si è articolata in due fasi, volte a dividere lo storico edificio in due distinte unità abitative: per prima cosa si è realizzato un ampliamento a piano terra che consentisse di ricavare servizi igienici, locale lavanderia e zona notte, trasformandolo nell’abitazione destinata ai genitori. Poi il piano superiore, la vecchia zona notte della casa, è stato trasformato in residenza per la nuova famiglia, includendo il sottotetto e una stanza in precedenza separata dal vano scala principale e ora unita attraverso una sorta di by-pass alla nuova planimetria. Il tutto aperto su tre lati della casa.
Alla base del progetto c’è una completa trasformazione delle partizioni interne con relativi interventi di rinforzo strutturale, realizzazione di isolamento a cappotto interno e sostituzione dei vecchi serramenti con altri più performanti. L’appartamento è reso confortevole da un pacchetto che comprende sistema di riscaldamento a pavimento e parquet posato su sabbia, alimentato da caldaie a condensazione indipendenti; queste sono collegate a collettori solari che forniscono un importante contributo nella produzione dell’acqua calda sanitaria.
Demolizioni interne e rinforzi strutturali
Al primo piano è stato completamente demolito il pavimento, svuotando le calotte delle volte e provvedendo poi a realizzare un massetto alleggerito: il vincolo da rispettare era il livello dettato dal pavimento in pietra naturale del terrazzo, che andava mantenuto. Le tramezze, disposte trasversalmente alle travi, collaboravano alla stabilità della travatura del soffitto, per cui si è scelto di legare le murature portanti contrapposte con alcune putrelle (circa 6,4 metri l’una) parallele alle travi e inchiavardate a esse, inserite per una ventina di centimetri nella muratura. Anche al piano superiore si è demolito il pavimento e realizzato un massetto alleggerito; l’ultima foto, scattata allo sbarco della scala, mostra l’unica porzione di muratura realizzata nel locale completamente sgombro (camera e bagno). Il soffitto si presentava già finito, in quanto anni prima si era provveduto all’isolamento sottocopertura.
Un tappeto ceramico per il bagno
Il bagno preesistente è stato completamente ridisegnato: oltre la zona funzionale, con vasi, lavabo e doccia, è stato pensato uno spazio scenografico rialzato, dominato dalla vasca retrò appoggiata su una sorta di “tappeto” in mattonelle decorate 20×20 cm, coordinato con il pavimento che interessa i sanitari (Azulej di Patricia Urquiola). Sulla destra, appena prima dello scalino, si nota la spalletta generata dalla presenza di una generosa armadiatura a tutta parete, interamente laccata e con ante a filo, entro la quale è nascosta la caldaia ed è ricavata una zona lavanderia.
L’accesso al piano superiore
La scala che conduce al sottotetto è realizzata con pedate a sbalzo, la cui struttura è rivestita con lo stesso parquet massello di rovere oliato che riveste l’intero appartamento, fornito e posato dall’azienda Tolin, specializzata nella produzione di parquet pregiati e, in particolare, posati su sabbia; per un lavoro a regola d’arte, i lati delle doghe che rivestono le pedate sono stati bisellati a 45°. Salendo gli ultimi scalini si passa tra due bassi mobili con vani a giorno che svolgono la duplice funzione di librerie bifacciali e balaustre, quindi si approda in un’ampia zona adibita a studio e relax.
Esaltare il minimalismo ed evitare le vibrazioni
Camera da letto e nuovo bagno
La camera padronale risulta molto ariosa: le armadiature, chiuse da ante a filo, sono dislocate lungo il perimetro nella parte più alta della stanza, mentre la testiera del letto è addossata alla parete bassa, sotto una grande apertura che ospita due finestre da tetto affiancate, permettendo un’ampia visione del cielo da sdraiati. A lato della camera è stato realizzato un bagno completamente nuovo, utilizzando gli stessi criteri per ottimizzare la sfruttabilità dei volumi in base all’inclinazione della copertura.
Antonio Perrone Architetto
Antonio Perrone, laureato al Politecnico di Torino, è titolare dello studio omonimo che si occupa di ristrutturazione di interni, residenziali e commerciali. Pone una cura particolare nella comunicazione visiva del progetto, proponendo alla clientela modelli tridimensionali e immagini fotorealistiche; è sempre alla ricerca di soluzioni ad hoc per sfruttare elegantemente gli spazi disponibili senza invaderli.