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Spazi minimi di un monolocale per essere in regola

Quali sono gli spazi minimi di un monolocale per essere in regola? Affinché un alloggio possa essere ritenuto abitabile, bisogna considerare che l’altezza media interna non dev’essere inferiore a 270 cm; questa misura può scendere a 240 cm per bagni, corridoi e ripostigli, per arrivare a 210 cm nei locali di servizio. Ma al di sopra dei 1.000 metri di altitudine basta un’altezza media di 255 cm per ritenere abitabile un locale.

Tutto questo riguarda le costruzioni successive al luglio 1975; fino ad allora non c’era una normativa nazionale, quindi gli appartamenti che risalgono ad un’epoca precedente sono paradossalmente in regola pur se non rispondono ai requisiti di cui sopra, ma al primo intervento di ristrutturazione che comporta una modifica interna occorre assoggettarsi alla normativa risalente al 1975 e tutt’oggi in vigore.

Uno dei vincoli principali è costituito dal rapporto tra le superfici vetrate, intese come finestre apribili, e la superficie del locale, stabilito a livello nazionale pari ad 1/8. Questo rapporto, ed anche l’altezza media, può scendere sotto il livello minimo se il locale deriva dalla ristrutturazione di un sottotetto a scopo abitativo. L’ultima parola spetta comunque al regolamento edilizio adottato dalle amministrazioni locali, che può prevedere parametri differenti rispetto alla normativa nazionale.

A questo proposito, per dimostrare come possano variare i requisiti a seconda delle zone d’Italia, basta consultare la tabella della pagina a fianco: mentre a Padova la superficie minima per un bagno è stabilita in 4 mq senza ulteriori specifiche, a Firenze bastano 2,5 mq, ma devono includere vaso, bidet, doccia, lavabo ed antibagno. Si capisce come la diversità dei requisiti richiesti possa incentivare o rendere difficoltoso lo sfruttamento dello spazio nelle unità abitative di metratura ridotta.

AERARE ED ILLUMINARE
Le finestre apribili di una stanza devono avere una superficie non inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento. Non sempre però è così: se siamo in un sottotetto e la luce è zenitale il valore scende a 1/12; inoltre, in alcuni Comuni, il rapporto può variare in base alla profondità della stanza ed all’altezza da terra della finestra. Per riequilibrare un rapporto insufficiente si può utilizzare qualche trucco, come realizzare un armadio a muro che riduca la superficie del locale.

E SE E’ NECESSARIO IL CONTROSOFFITTO?
Se la superficie in pianta della controsoffittatura da realizzare non supera un terzo di quella del locale, e l’intervento si rende necessario per la stesura degli impianti e per la climatizzazione, il ribassamento non viene considerato nel calcolo dell’altezza media.

PER LE METRATURE MINIME VALE IL REGOLAMENTO LOCALE

L’autonomia riconosciuta ai Comuni in materia di regolamento edilizio causa differenze sostanziali per le superfici minime dei locali stabilite dalla normativa nazionale: i valori della tabella riassuntiva possono ulteriormente variare se per alloggio si intende un monolocale, se l’ubicazione è in un centro storico, imponendo dotazioni minime per i bagni, ecc.
Per conoscere i vincoli e le limitazioni è perciò indispensabile rivolgersi agli uffici del Comune in cui è ubicato l’immobile.

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