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Ai piani più alti di un monumentale palazzo londinese una luminosa abitazione su tre livelli si sviluppa in direzione di un attico esaltato dal tetto a doppia pendenza
L’interno a tutto fa pensare, meno che questa unità sia ubicata in un palazzo risalente alla seconda metà dell’800. La ristrutturazione attuata non ne ha violentato lo stile, anzi, ha posto rimedio alle profanazioni messe in atto con un susseguirsi di interventi di dubbio gusto messi in atto dal 1960 in poi. L’ingresso è al terzo piano dell’edificio, dove sono concentrate le camere da letto, i bagni e uno studio; un disimpegno dà accesso alla scala con gradini a trapezio, salendola ci si affaccia sul living al quarto piano e si ha subito la percezione di una tripla altezza, per i volumi disegnati dal tetto a quattro falde e per il mezzanino che sovrasta l’ambiente unico e luminoso. L’incantevole residenza si sviluppa su quasi 160 mq in modo ascensionale e contemporaneo, nonostante ci si trovi all’interno di un palazzo monumentale. Le geometrie interne sono pulite, l’elemento determinante di questa ristrutturazione è stato lo studio dell’illuminazione naturale durante i diversi mesi dell’anno; i vincoli cui è legato l’edificio hanno permesso solo minime variazioni delle forometrie esistenti, per cui i materiali hanno un ruolo fondamentale per dare luce ed eleganza agli spazi. Il bianco delle pareti riverbera la luce e fa apparire gli arredi (in prevalenza MDF laccato e corian) definiti in modo delicato.
Il quartiere londinese
Maida Vale è un’area di Conservazione all’interno della City di Westminster caratterizzata da monumentali blocchi di abitazione tardo-Vittoriani o Edoardiani (fine ‘800 – inizio ‘900) di 3-4 piani, con tetti mansardati, che racchiudono talvolta ampi giardini privati. L’unità abitativa tema del progetto è collocata ai piani più alti di un edificio incluso nel 1970 tra quelli sotto tutela dell’English Heritage.
Un cantiere da 31 settimane
Pianta del 4° piano: 1 – soggiorno 2 – zona pranzo 3 – cucina 4 – bagno 5 – terrazza Il mezzanino (giallo) sovrasta la zona pranzo e il bagno da parete a parete, per una larghezza di poco superiore ai 2 metri.
A eccezione delle travi del solaio del 4° piano tutti gli interni (muri, cartongessi, impianti) sono stati demoliti, senza compromettere elementi storici o di pregio. Da evidenziare: la rettifica del solaio del 4° piano, con tagli in mezzeria delle travi imbarcate, inserimento di una trave di ferro trasversale per dimezzarne le campate e livellazione lignea superiore; ristrutturazione del tetto; nuovi solai e partizioni interne completamente di legno; costruzione del mezzanino a ponte con travi leggere di acciaio (spessore 150 mm per una campata superiore a 6 m); totale isolamento termoacustico delle strutture.
Ambiente unico per la zona giorno
Mezzanino a ponte e soluzioni tecnologiche per uno vittoriano contemporaneo
Rende disponibile una superficie di 12 mq, è completamente aperto sui due lati per lasciare libera la particolare forma a doppia pendenza del tetto e per massimizzare l’apporto della luce naturale all’attico; vi si accede tramite una scala che sembra sospesa, effetto esaltato dai piccoli faretti a led incassati lateralmente. Si tratta di una zona studio-lettura che permette di isolarsi dal resto dell’abitazione pur rimanendo in relazione con l’attico, grazie alle balaustre di vetro che garantiscono la vista completa della zona sottostante e della terrazza-giardino anche da seduti. Tutti gli spazi dell’abitazione sono equipaggiati con un sistema domotico wireless “Lutron” di ultima generazione per la gestione e il controllo di tutte le installazioni (finestre, sicurezza, contatori ecc) e degli elettrodomestici, anche a distanza; in ogni ambiente sono installati speaker acustici collegati a un server e, sempre wireless, a iPhone e iPad. Per l’illuminazione artificiale del quarto piano si è preferito non montare alcun faretto incassato nelle grandi falde inclinate così da non intaccarne l’omogeneità, adottando altri sistemi illuminanti.
Due bagni al terzo piano
In entrambi i locali le pareti sono rivestite con sottili lastre ceramiche di grande formato (3×1 metri): nel bagno condiviso arrivano a soffitto, mentre in quello padronale solo fino all’altezza della porta (220 cm), lasciando nella parte sommitale il colore bianco delle pareti. Nel bagno padronale, piatto doccia a filo di corian e doppio lavandino sempre di corian conformato in una nicchia muraria; nell’altro bagno vasca e doppia mensola di corian, sopra con lavandino incassato e sotto raccordata con la vasca per riporvi asciugamani e prodotti. In entrambi grandi specchi amplificano lo spazio.
Camera principale e armadiature