Pennellate di colore e lame di luce

Il legno e i decori murali si alternano in un equilibrio sobrio e raffinato dando vita a una tavolozza che propone scenari differenti grazie a fonti luminose nascoste

Il condominio degli anni ’70 che ospita questo appartamento si trova in una zona poco al di fuori del centro di Prato che sta ritrovando un po’ di vivacità. Davanti all’ingresso dell’unità, il lungo corridoio si sviluppava fino a un’area di disimpegno tra gli ambienti della zona giorno, oltre la quale si passava in un ulteriore disimpegno tra le camere; la distribuzione dei 118 m2 a disposizione andava ripensata in modo da recuperare tutti gli spazi serventi, sfruttati poco e male, con l’obiettivo di creare un grande e luminoso open space.

Questo nuovo ambiente, finestrato su due lati opposti, permette di sfruttare uno dei principi delle case passive, vale a dire la ventilazione trasversale tra la cucina esposta a Est e il living in affaccio sulla più fresca corte interna. Lo schema di posa del parquet in rovere di Listone Giordano (collezione Heritage, colore Firenze 1565) crea una connessione tra le due pareti finestrate e la penetrazione della luce ne esalta le fiammature.

Altra richiesta dei proprietari è stata quella di avere un solo bagno, a favore di una zona notte più ampia dotata di cabine armadio per entrambe le camere. Il miglioramento degli impianti, dal punto di vista energetico e pratico, ha previsto la sostituzione della caldaia autonoma e l’eliminazione dei radiatori a favore di un impianto radiante a pavimento, mentre per il raffrescamento sono stati installati tre split collegati a un’unica macchina, posizionata sul terrazzo che si sviluppa sull’intero fronte dell’appartamento. I nuovi infissi a taglio termico, in legno e a doppia camera, completi di tapparelle a funzionamento elettrico, sono stati realizzati da un’azienda artigiana. Altro punto di forza del progetto è l’illuminazione, studiata nei dettagli e variegata per consentire di creare diversi scenari anche attraverso la modulazione dell’intensità.

Contrariamente alla maggior parte delle situazioni, l’ingresso riceve molta luce diretta da una finestra laterale; la parete opposta è rivestita con una carta da parati con grafica personalizzata (su disegno dello studio, come le altre utilizzate nelle camere) che trae spunto da un’opera di Pollock su mattoncini bianchi. Viene così a crearsi una sorta di “stargate” che sottolinea il passaggio dalla vita frenetica del mondo esterno alla rassicurante intimità domestica, circondati dagli affetti.

Entrando nel living, la prosecuzione della parete è decorata con bande verticali differenti per larghezza e interasse, allo scopo di dare dinamicità alla superficie, realizzate in tonalità rame con effetto spatolato; in corrispondenza della terzultima e penultima banda colorata è perfettamente mimetizzata una porta filomuro di Staino&Staino con apertura push-pull che cela un ripostiglio. La parziale boiserie in noce canaletto cannettato dietro la TV, che integra una guaina a led, e il mobile sospeso in noce e finitura dorata sono disegnati dallo studio.

Il tavolo da pranzo è collocato tra la cucina e la zona divani, al centro di un’area definita da due lunghe travi in cemento armato di sezione differente, troppo basse per essere incorporate in un controsoffitto. Questi elementi inalienabili e disturbanti sono stati trasformati in tratti distintivi dell’ambiente applicando sotto di essi due velette in cartongesso debordanti su entrambi i lati, retroilluminate da strisce led dimmerabili (094 di Viabizzuno). Si evidenziano così due portali in successione che incorniciano e scandiscono le varie funzioni del living, dall’ingresso fino alla cucina.

L’immagine a sinistra evidenzia come, a seguito della demolizione del muro che delimitava la cucina e del volume tra questa e il soggiorno, siano decisamente cambiate la percezione degli spazi e la luminosità. A destra una fase avanzata dei lavori mentre viene effettuata la stesura delle pitture decorative.

Sul fondo della zona pranzo, invece, i due pilastri generavano una rientranza, ora chiusa da una struttura in cartongesso che nella parte centrale offre un gioco di nicchie disposte con uno schema speculare e contrapposto, retroilluminate con profili di Macrolux e internamente rifinite con tonalità oro e rame coordinate con l’ambiente. La veletta che ricopre la trave tra zona pranzo e divani si estende in verticale sul pilastro fino a terra insieme alla retroilluminazione.

Sempre nella zona pranzo, sotto lo split, una porta scorrevole esterna su binario invisibile, interamente specchiata, chiude il passaggio nel disimpegno dal quale si accede al bagno e alla zona notte. Come si capisce guardando la planimetria, questa porta e il varco di passaggio alla zona notte sono disassati e le due camere sono distanziate: viene così a crearsi un “filtro nel filtro” per cui gli spazi privati restano nascosti alla vista anche qualora la porta fosse lasciata aperta, oppure se eventuali ospiti dovessero usufruire del bagno.

La cucina, modello Delinea di Scavolini, si presenta con piani e schienale in laminato effetto pietra, basi e colonne di colore bianco con gole e zoccolo bronzati, pensili in tonalità gabbiano. La zona operativa è disposta ad angolo, l’isola centrale serve come ulteriore piano di lavoro o da colazione, le colonne sul lato opposto circoscrivono il frigorifero “all’americana” che sporge oltre gli spazi contenitivi. Per far sì che il rubinetto del lavello non interferisse con le ante della finestra, questo serramento è stato realizzato appositamente con ante rialzate e un vetro fisso nella parte bassa.

Il bagno è rimasto nella stessa posizione dello stato di fatto ed è l’unica zona della casa pavimentata in modo diverso, sia per praticità sia perché, avendo scelto di realizzare una doccia walk-in a filo pavimento, si è potuto mantenere una superficie continua senza incorrere in evidenti problematiche. Il pavimento e la parete di fondo sono rivestiti con lastre di grès porcellanato della collezione Sable di Sant’Agostino, mentre sulle pareti laterali è stato posato il decoro Sable Jardin 01, sempre di Sant’Agostino, sul quale risalta l’inconfondibile sagoma del radiatore Cannuccia di Brem in una vivace tonalità arancione. All’ingresso del bagno, in corrispondenza della zona lavabo, è stato realizzato un ribassamento in cartongesso, anche in questo caso con veletta retroilluminata; la porzione di parete con il mobile-lavabo XS e lo specchio circolare, entrambi di Casabath, è rivestita con mosaico Vetro Lux di Casa Dolce Casa (Florim). La rubinetteria Roadster Accent è disegnata dallo studio per Cisal.

Nella camera matrimoniale, la parete dietro il letto è rivestita con una carta da parati effetto broccato fiorentino con lamina dorata, realizzata partendo da un disegno estrapolato dall’archivio del Getty Museum. Il soggetto è enfatizzato dalle fonti luminose nascoste dietro le velette laterali, il cui fascio verticale segue lo sviluppo delle sospensioni di Tom Dixon che dal soffitto scendono sui comodini fino al margine superiore della testiera del letto Aspen di Le Comfort.

L’accesso alla cabina armadio è protetto dalla porta Ri-Trait di Albed, costituita da un vetro bronzato riflettente e una scansione verticale di barre di alluminio brunito. L’azienda offre anche la possibilità di realizzare lo stipite nello stesso colore dello zoccolo, che sembra così proseguire da terra per incorniciare la porta, con il profilo esterno in tonalità coordinata con le finiture in alluminio. Quando la luce della cabina armadio è spenta l’interno è imperscrutabile, mentre quando è accesa la riflettenza del vetro viene meno.

La cameretta è più semplice, allestita come si conviene per due bambini di tenera età, ma già pensata per essere anche luogo di studio. Qui la carta da parati è stata realizzata ricercando due immagini degli animali preferiti dai due bimbi che potessero essere riportate su uno sfondo per creare un’unica scena.

Progetto e lighting design: B+P Architetti
Arch. Alessia Bettazzi
Arch. Pierluigi Percoco

Fotografie: Darragh Hehir

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