Trasformare gli ambienti con la luce zenitale

A seguito della ristrutturazione, un attico di 170 m2 è stato suddiviso in due unità comunicanti: un appartamento di 120 m2 e un bilocale di 50 m2; la ridistribuzione degli ambienti ha reso necessario l’inserimento di nuove sorgenti di luce naturale

Il modo in cui vengono concepite le abitazioni di oggi è molto diverso da quello di qualche decennio fa. Quando capita di dover rinnovare completamente una casa nella quale si è cresciuti e abitato fin dall’infanzia si intraprende un percorso non facile, perché inevitabilmente entrano in gioco le emozioni: c’è il rischio di cancellare buona parte dei punti di riferimento del proprio vissuto, perciò trovare un equilibrio che permetta di attuare le necessarie trasformazioni e salvaguardare i ricordi personali non è cosa da poco.

La coppia proprietaria di questo appartamento al sesto piano di una palazzina degli anni ’70 alla periferia di Palermo, sovrastato da un tetto piano in cemento di elevato spessore, aveva la necessità di riorganizzare gli spazi in modo che sotto lo stesso tetto potesse vivere la mamma di lei, assicurando a ciascuno la dovuta privacy. La distribuzione andava perciò ripensata con l’obiettivo di ottenere due unità abitative separate e, siccome la pianta originaria prevedeva una doppia esposizione, era necessario trovare una seconda fonte di luce e di ventilazione, soprattutto per alcune zone che prima erano solo di transito e sarebbero diventate spazi di vita.

Esaminato il progetto, gli architetti hanno immediatamente suggerito l’installazione di alcune finestre da tetto. All’inizio, l’idea di dover affrontare ulteriori demolizioni e ricostruzioni ha suscitato un po’ di perplessità nei proprietari, ma dopo aver visto le simulazioni e i render che evidenziavano l’apporto in luce dato dalle finestre zenitali, i dubbi hanno ceduto il posto all’entusiasmo.

Luce ben oltre i minimi di legge

La logica normativa del rapporto aeroilluminante (RAI), secondo la quale la superficie delle aperture apribili non dev’essere inferiore a 1/8 di quella del pavimento, qui è stata sovvertita dall’inserimento della maggiore superficie finestrata proprio negli ambienti più piccoli. Il RAI diventa perciò 1/5 nel disimpegno centrale, trasformato da buio corridoio in una corte a imbuto aperta alla luce del cielo ed eletto a fulcro della casa, e arriva quasi a 1/4 nella piccola sala da bagno, dove una cascata luminosa sulla vasca offre un’esperienza rigenerante, inoltre la finestra è nella posizione ideale per un efficace ricambio d’aria e per la dispersione dei vapori.

Su richiesta dei proprietari la cucina è stata allestita nella parte baricentrica dell’appartamento: posizione privilegiata dal punto di vista distributivo, ma un po’ sacrificata quanto a luce naturale. Questa carenza è stata risolta con l’inserimento nel soffitto di 3 piccole finestre affiancate che sovrastano la zona operativa e il bancone, assicurando il massimo apporto di luce proprio all’ora di pranzo.

Prima
Dopo

All’interno dell’appartamento sono state disposte zone dedicate che permettono agli occupanti di vivere il proprio lavoro e i momenti di svago individualmente, per esempio lo studio trasformabile qui dedicato ad attività come il modellismo, lo Shiatsu, la musica. Nonostante in questa stanza ci fosse già una portafinestra con accesso al balcone che circonda tutto l’appartamento, dopo aver visto i vantaggi delle finestre da tetto i proprietari ne hanno voluta una anche qui, sia perché la luce zenitale permette di seguire meglio i dettagli, sia per la possibilità di creare atmosfere differenti, per esempio chiudendo le tapparelle della portafinestra per sfruttare solo la luce a cascata. La finestra in studio, inoltre, permette l’accesso al tetto piano di proprietà, uno spazio che sarà successivamente allestito per diventare una stanza in più all’aperto.

Le soluzioni VELUX del progetto

Le finestre VELUX per tetti piani sono disponibili in versione fissa o con apertura elettrica per la ventilazione automatica e nelle finiture con vetro piano, con vetro curvo o a cupola. In questa ristrutturazione sono state installate 5 finestre a cupola con basamento isolato in PVC e doppio vetro, con motore integrato nel telaio, possibilità di scelta tra vetro opalino o trasparente, 70% di vetro visibile (nella misura 100×100 cm); le finestre a cupola sono compatibili con VELUX Active, hanno il sensore pioggia di serie e il comando a distanza preconfigurato; possono montare tende esterne parasole e tende filtranti e oscuranti, elettriche e solari.

Fotografie: Andrea Segliani
Progetto: CuBe Studio – arch. Cinzia Bellavia, arch. Riccardo Culotta
Partner di progetto: VELUX

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