Una casa antisismica deve già vedere l’obbligo di attuare sistemi in grado di assorbire i movimenti tellurici, ma è necessario mettere in sicurezza il patrimonio edilizio esistente, storico e abitativo

Il territorio italiano presenta numerose zone a rischio sismico medio-alto: non si può fare nulla per evitare che si manifestino periodicamente terremoti anche di intensità elevata, ma di certo si può (e si deve) agire per ridurre la vulnerabilità delle costruzioni, nuove ed esistenti, magari partendo da una vecchia casa per renderla, di fatto, un’efficiente e moderna casa antisismica.

Ristrutturazioni antisismiche

L’utilizzo di sistemi di rinforzo che aumentino la resistenza delle strutture per la nuova casa antisismica, senza interferire con peso e rigidità delle stesse, permette all’edificio di deformarsi e dissipare l’energia sprigionata dal sisma; questi interventi sono possibili grazie a materiali innovativi che non stravolgono le tecniche tradizionali, ma le affiancano migliorandone il risultato.

Le murature classiche e le strutture in calcestruzzo armato richiedono metodologie d’intervento differenti, ma il problema non riguarda solo le strutture portanti: negli ultimi eventi si è visto chiaramente come anche l’inadeguatezza di altri elementi costruttivi possa causare gravi perdite umane ed economiche. Inoltre, le tecniche di rinforzo devono garantire la non trasformazione del costruito e, ove possibile, contenere l’invasività dell’intervento.

Gli interventi sulla muratura.

Il nuovo approccio Kerakoll al rinforzo strutturale si basa sull’impiego di malte minerali e naturali (Geomalte) a base di Geolegante e calce naturale, associate a tessuti in acciaio perlitico galvanizzato a elevatissima resistenza (GeoSteel). I nuovi sistemi sviluppati partendo da questi prodotti offrono vantaggi tecnici notevoli per facilità di calcolo e per la loro semplicità applicativa a basso spessore, il tutto nell’ottica delle tecnologie ecosostenibili.

Casa antisismica caratteristiche

Sovrapposizione di solette in c.a. collegate alla struttura portante o utilizzo di nastri in fibra d’acciaio e rete per evitare crollo di parti non strutturali, oppure una creazione di una trave armata che formi una cintura e unisca le murature verticali. Abbiamo pensato di “disegnarle” e rappresentarle tutte in un unico schema:

Catene antisismiche a bassa invasività

Molte problematiche strutturali per la nuova casa antisismica si possono risolvere con interventi di veloce esecuzione che mirano a collegare le pareti non portanti alla struttura, evitando rovinosi crolli, con il semplice utilizzo di fasce in rete di basalto e malta a base di calce idraulica naturale, il tutto compreso in uno spessore inferiore al centimetro.

Le fasce in rete di basalto permettono veloci esecuzioni.

Nelle murature in pietra si utilizzano iniezioni di malte a base di calce idraulica compatibili con i materiali esistenti e, oltre alle reti ottenute dalla filatura di rocce basaltiche, si ricorre a catene formate da piccolissimi trefoli d’acciaio ad alta resistenza annegate nei giunti di malta, trasformando l’insieme in una scatola ben collegata in grado di ripartire le forze in modo omogeneo. Nel rinforzo di pilastri e giunti trave-colonna su strutture in calcestruzzo i trefoli sono uniti a matrici cementizie o epossidiche ad alta resistenza.

Il connettore a fiocco

Il connettore a fiocco, realizzato con trefoli in fibra d’acciaio rinforzato, si utilizza in combinazione con il tassello in PP e fibra di vetro per realizzare diatoni (attraversamenti ortogonali al muro) nel consolidamento e rinforzo puntuale delle murature.

Legatura a barre elicoidali

Nella cucitura di murature facciavista o murature portanti in pietra si utilizzano barre elicoidali in acciaio inox ad altissima resistenza che assicurano elevata aderenza al supporto murario e alla Geomalta; si mettono in trazione tramite un apposito mandrino e si possono installare anche a secco.

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