Nel campo dei rivestimenti continui, il pavimento alla veneziana ha una tradizione millenaria iniziata con il “pastellone” di epoca romana; rispetto ai sistemi moderni, realizzabili con spessori minimi, richiede però uno spessore complessivo di alcuni centimetri che ben difficilmente è sovrapponibile all’esistente. In compenso è un pavimento naturale, esente da qualsiasi prodotto chimico
Terrazzo alla veneziana
Si prepara un sottofondo in cui si inserisce una rete elettrosaldata; si forma poi uno strato costituito da 2-3 cm di granuli di piccola pezzatura impastati con cemento e si procede con la “semina” di granuli o scaglie di marmo e cocciopesto. Si passa quindi alla battitura per stabilizzare e livellare i granuli e si lascia stagionare per diversi giorni, per poi concludere con levigatura, stuccatura e lucidatura anche a piombo.
Lo spessore del battuto varia in base alle dimensioni dei granuli utilizzati è previsto anche l’inserimento di profili di ottone o alluminio per delimitare zone o fasce che differiscono per aspetto e colore.