Carta da parati | Tappezzeria moderna, ma vintage

Si continua a chiamarla carta da parati, anche se il grande ritorno della tappezzeria vede l’impiego di materiali molto evoluti, frutto di moderne tecniche produttive capaci di riprodurre sia le fantasie più astratte, sia quelle riconducibili agli anni di maggior diffusione di questo rivestimento murale. Ma le regole per l’applicazione sono sempre le stesse!

La carta da parati permette di rifinire le pareti con effetti difficilmente riproducibili con le tecniche di tinteggiatura, per non parlare delle infinite possibilità nella scelta dei disegni e dei colori. Se il lavoro è fatto a regola d’arte e le pareti non manifestano segni di umidità resiste molto più a lungo di qualsiasi tinteggiatura, tant’è vero che, dopo tanti anni di utilizzo, è possibile decidere di sovrapporre una pittura murale senza rimuoverla.

carta da parati con fiori
I rotoli della carta da parti solitamente sono lunghi 10 metri e larghi 53 cm, se ne ricavano tre strisce da pavimento a soffitto, ma più il disegno è grande, maggiore è la difficoltà a recuperare l’avanzo di ogni rotolo per rivestire porzioni di parete o nicchie, come in corrispondenza di porte o finestre. Per questo motivo il calcolo dei rotoli di carta da parati occorrenti per una stanza va fatto senza tenere conto delle aperture, anche perché un errore nel taglio delle strisce o nell’applicazione è sempre possibile.

Le carte da parati hanno caratteristiche diverse: si passa dai tipi piuttosto delicati a quelli su carte viniliche, adatti per ambienti molto frequentati in quanto lavabili con acqua e sapone, oppure su carte goffrate, con superfici a rilievo. Si trovano anche materiali come iuta, cotone, seta.Per l’incollaggio della carta da parati si utilizzano speciali prodotti in polvere da diluire con acqua, aventi caratteristiche diverse per i vari tipi di carta; la polvere va aggiunta all’acqua gradualmente, mescolando in continuazione per evitare la formazione di grumi e lasciando riposare la miscela per almeno mezz’ora.

Carta da parati degli anni 70

Prima di iniziare il lavoro è bene verificare che gli angoli e le spalline siano a piombo: un rivestimento con disegni fitti o ripetuti non è così facile da applicare come sembra, una minima inclinazione in altezza o in larghezza può assumere proporzioni evidenti nella proiezione da soffitto a pavimento o da una parete all’altra. È anche importante valutare da dove iniziare l’applicazione. È quasi impossibile che il motivo dell’ultima striscia perimetrale combini con quello di partenza, pertanto sarebbe bene far terminare il lavoro in uno degli angoli in prossimità della porta d’accesso, oppure evitare di rivestire tutta la stanza con uno stesso disegno. Per i parati in tinta unita o quasi, si può correggere un leggero squilibrio in verticale sovrapponendo di qualche millimetro due strisce consecutive in punti strategici: è bene iniziare vicino ad una finestra, per evitare che venga evidenziata la sovrapposizione con l’effetto ombra della luce naturale.quando-lo-stile-va-a-rotoli-3Per quanto riguarda le tendenze, comunque, viene abbastanza scartata quella di utilizzare un unico motivo per tutta una stanza: si usa tappezzare una parete (o due adiacenti) con un disegno più evidente e le restanti con tinte in nuance o complementari; oppure applicare un tipo di carta tutt’attorno fino ad un metro d’altezza circa ed un altro tipo per l’altezza restante, variando tonalità o dimensione del disegno. Tra i due parati si può applicare un bordino, sempre in rotolo, di spessore tra 100 e 170 mm, solitamente reperibile con motivi abbinabili a quelli scelti.

quando-lo-stile-va-a-rotoli-5Le carte da parati hanno caratteristiche diverse: si passa dai tipi piuttosto delicati a quelli su carte viniliche, adatti per ambienti molto frequentati in quanto lavabili con acqua e sapone, oppure su carte goffrate, con superfici a rilievo.
Si trovano anche materiali come iuta, cotone, seta.

Anziché pensare ad un colore unico per le pareti, meglio creare uno stacco con tonalità diverse di uno stesso colore, più scuro nelle zone maggiormente illuminate e più tenue in corrispondenza di corridoi o zone più buie.

Anche una sola parete tappezzata con grandi disegni che richiamano lo stile dell’arredamento cambia volto all’ambiente; motivi di dimensioni diverse possono essere ripresi su altre pareti.

Come procedere per applicare la carta da parati

Non occorre essere un professionista per poter applicare la carta da parati. Con piccoli accorgimenti e cercando di fare un lavoro preciso e accurato si può applicarla anche fai da te. Vediamo quali sono i nodi fondamentali… quando-lo-stile-va-a-rotoli-6

  1. Il foglio va tagliato più lungo di 4-6 centimetri rispetto all’effettiva altezza della parete da rivestire e messo capovolto su un lungo tavolato per stendere agevolmente la colla.
  2. Si stende la colla con un plafoncino largo almeno 120 mm, evitando grumi.
    Il foglio va poi ripiegato, a circa 2/3 da un lato ed 1/3 dall’altro, quello di partenza dal soffitto, senza premere. Lo si lascia riposare qualche minuto (se la carta non riporta disegni con lavorazioni a rilievo), quindi si libera un lembo dal lato superiore e si inizia dall’alto, lasciando abbondare un paio di centimetri.
  3. Fatta aderire la parte con la ripiegatura più corta, si libera gradualmente l’altro lembo accompagnando l’adesione con il palmo della mano, dal centro verso l’esterno evitando bolle d’aria. Ci si può aiutare con una spatola morbida.

carta da parati

 

CONSIGLIO

Attenzione ai disegni goffrati, stendendo la colla la carta tende ad allungarsi e complica le giunzioniquando-lo-stile-va-a-rotoli-4
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