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Una casa di 530 mq tra le cime innevate della Savoia si presenta come una classica abitazione alpina, ma al suo interno regna un lusso ricercato e metropolitano
Tra le montagne di St. Martin de Belleville, nel cuore della regione Rodano-Alpi, appare improvvisamente uno splendido chalet con il tetto a spiovente e la struttura di legno e pietra. Viene spontaneo immaginare l’interno tra perlinature, arredi rustici di legno, scricchiolii di parquet, invece basta attraversare la soglia per trovarsi in una dimensione completamente diversa, un percorso tra forme fluttuanti, pareti che si arrotolano, ambientazioni quasi surreali. La morfologia dell’abitazione ha determinato un concetto capovolto della disposizione degli ambienti: le stanze destinate al riposo ed allo svago sono ai piani inferiori, protette dal paesaggio, mentre il living si trova al livello più alto, un ambiente unico e luminoso costruito attorno ad un sinuoso focolare da cui si può spaziare con lo sguardo sulle cime montane. Arredi sospesi e singolari, alcuni dei quali disegnati dallo stesso progettista, scale imponenti, ambientazioni diverse che si susseguono, soffitti sospesi contrapposti a capriate di lamellare conferiscono un’identità dinamica e contemporanea agli spazi, fuori dagli schemi, ma al tempo stesso pensata per un vivere rilassato ed in armonia con la natura.
Sia all’interno, sia all’esterno, l’illuminazione notturna mantiene un’efficacia discreta e per nulla invasiva nei confronti del paesaggio, presentando lo chalet avvolto da un’atmosfera soft.
Immensa ed affascinante
Visto in sezione orizzontale, si nota che lo chalet è posto su tre livelli, ma in realtà l’intero complesso racchiude anche passaggi a livelli intermedi. Le camere da letto sono sistemate ai piani inferiori, il vero living è l’attico e per gli ospiti c’è una dependance di circa 100 mq.
Al primo piano si accede tramite una scala con struttura di ferro e rivestimento di cemento, illuminata da singolari luci sospese. La stanza da notte padronale è quella che maggiormente colpisce tra le cinque camere da letto con bagno privato (circa 35 mq ognuna): anche gli altri letti sembrano sospesi nel vuoto, ma questa stanza è resa ancor più suggestiva dall’illuminazione nascosta che forma una sorta di alone tutt’attorno al letto.
Il piano terra
Il rivestimento in doghe di abete grigio dell’ingresso è il biglietto da visita dello chalet, una presenza che accompagna con un ripetersi incessante nel passaggio tra gli ambienti. I pavimenti di resina alternano colori tradizionali ad altri più brillanti, le ampie aperture vetrate garantiscono un’ottima illuminazione naturale anche nelle giornate più cupe ed offrono scenari impagabili, alcune conducono a terrazze perimetrali che si affacciano sulle montagne.
Il primo piano
Pietra, legno, corian, cemento e resina sono gli elementi che si alternano e si sovrappongono per tutta l’abitazione; i soffitti sono quasi sempre svincolati visivamente dalle pareti, che spesso non formano angoli, ma confluiscono in curva, come nella parete della camera da letto. Ovunque appaiono improvvisamente elementi d’arredo da collezione, valorizzati dal ripetuto bianco su bianco che caratterizza gli ambienti.
La spa e la cucina
La Jacuzzi rappresenta il locale benessere della casa, (18 mq) dove l’abete grigio sposa la pietra di Vals, con le caratteristiche venature bianche disegnate dal quarzo, ed entrambi esaltano la colorazione della vasca.
La cucina con il piano di corian è separata solo parzialmente dal soggiorno da una struttura curva che penetra nel soffitto. Il tavolo e la sedia costituiscono un angolo di studio uno dei tanti complementi d’arredo opera dello stesso progettista.
L’attico-living
Il tavolo con il piano allungato di corian sembra sospeso e la sua base forma una morbida protuberanza del pavimento, come pure il focolare sovrastato da un’imponente canna fumaria. il soffitto decrescente è rivestito con doghe di legno alle quali si sovrappongono le geometrie disegnate dalle imponenti travi di lamellare; le falde terminano alla base con una superficie curva continua ed avvolgente.
I passaggi tra interno ed esterno dello chalet sono linee di confine tra due dimensioni completamente diverse: affacciandosi su un terrazzo ci si lascia alle spalle l’architettura moderna e ci si ritrova immersi nella tradizione locale del legno lamellare e della pietra a vista, in piena sintonia con il paesaggio.
Noé Duchaufour-Lawrance
Designer ed interior designer di fama internazionale, eletto nel 2007 “designer of the year” dalla Maison & Objets, vanta innumerevoli successi nella progettazione di spazi, complementi d’arredo, oggettistica per nomi prestigiosi.