Correzioni su bozza di ristrutturazione

Il perfezionamento di un appartamento “luxury”, acquistato al grezzo avanzato, con poche modifiche sostanziali e un progetto di interni personalizzato

Era di fatto pronto per essere abitato questo appartamento di 98 m2, facente parte di una ristrutturazione che ha interessato l’intero terzo piano di un palazzo del 1931 nel centro di Torino e ha prodotto diverse unità di varie metrature con finiture di alto livello. Il nuovo proprietario, un professionista single che vive in Liguria e soggiorna spesso qui per lavoro, ha voluto tuttavia apportare alcune modifiche per impreziosirlo ulteriormente e, con la consulenza del progettista, migliorarlo anche sotto il profilo funzionale.

All’ingresso si presenta una zona di disimpegno che forma ambiente unico con il living; una zona generata da un box in muratura in cui è racchiusa la lavanderia. A destra si trova la cucina, la cui disposizione è stata interamente ripensata, riuscendo comunque a dislocare gli impianti senza intervenire sul pavimento in parquet; in posizione completamente separata da questi ambienti ci sono la camera da letto e una stanza adibita a studio a forma di trapezio rettangolo, il cui lato obliquo con ampie finestre è convesso. Davanti a queste finestre lo spazio è occupato interamente da una scrivania su misura che segue la curvatura della parete.

I ribassamenti in cartongesso che incorporano l’impianto di raffrescamento sono stati in parte ridisegnati, migliorando la distribuzione della luce con un numero maggiore di faretti; nella parte bassa della composizione che occupa l’intera parete davanti al divano, a un’estremità, è stato inserito un biocamino da incasso lungo 80 cm.

La domotica che governa la casa

L’abitazione era già predisposta con un impianto domotico di base, ma rispetto a quanto è stato fatto si può dire che fosse al 20% delle sue possibilità. Grazie all’espandibilità senza limiti e senza bisogno di ulteriori tracce nei muri garantita dal sistema domotico MyHome di BTicino, installando in fase di arredo complementi ed elettrodomestici predisposti per l’integrazione in sistemi domotici, ora è possibile gestire tramite lo smartphone, attraverso una sola App, il funzionamento di tapparelle, tende, luci, antifurto, climatizzazione, videocitofono, piano cottura, lavatrice, cantinetta dei vini; è perfino possibile consentire l’accesso in casa a persone terze anche da remoto, senza bisogno di chiavi. Tutto questo è stato possibile grazie anche alle competenze di un artigiano assolutamente qualificato.

Il bagno in resina

In bagno, pavimento e pareti erano piastrellati e c’era soltanto la predisposizione impiantistica per i sanitari; prima di installarli, le piastrellature sono state ricoperte con malta idonea a realizzare rivestimenti continui in resina a basso spessore.

Resina su pavimenti preesistenti

Prima di affrontare la posa di un pavimento in resina su una piastrellatura esistente bisogna accertarsi che il rivestimento aderisca bene al sottofondo, cosa che in questo caso appare scontata trattandosi di una piastrellatura appena realizzata. La superficie va levigata con una macchina munita di mola diamantata per renderla porosa e ruvida; si stende un primer idoneo e successivamente si ricopre con uno strato sottile di malta a consistenza piuttosto fluida. Si lascia asciugare, si carteggia e si stende una seconda mano; nella maggior parte dei casi alla malta può essere aggiunto il pigmento che permette di ottenere la colorazione voluta già in fase di stesura a spatola.

Porte scorrevoli interno o esterno muro

Installando porte scorrevoli si evitano gli ingombri dell’apertura a battente e si possono sfruttare meglio gli spazi, oltre a risolvere problemi di varia natura. L’unica porta a battente, installata a filo muro, è quella del bagno, tra camera da letto e studio, anticipata da un piccolo disimpegno: qui due porte consecutive a battente avrebbero reso un po’ tortuoso il passaggio, trovandosi in conflitto, cosa che non avviene con la porta scorrevole a scomparsa. L’accesso alla lavanderia, di fronte alla porta d’ingresso, era inizialmente chiuso da una porta a battente che risultava piuttosto ingombrante in apertura: è stata perciò eliminata e al suo posto, dopo aver allargato un poco la luce di passaggio, è stata montata una porta scorrevole esterna con binario completamente a scomparsa.

Si tratta di una tecnologia ancora diversa dallo scorrevole esterno tradizionale, il cui binario rimane a vista: permette di ottenere effetti di grande leggerezza. L’unico “inconveniente” delle ante scorrevoli esterno muro rispetto a quelle a scomparsa è che la porzione di parete su cui scorre l’anta deve rimanere libera da qualsivoglia complemento d’arredo; le alternative possibili, in questa situazione, possono essere le porte a libro o le porte rototraslanti, che si presentano come porte a battente il cui ingombro in apertura si distribuisce equamente tra l’esterno e l’interno del locale. Una terza possibilità è data da porte semi-scorrevoli: metà anta scompare nel cassonetto di larghezza ridotta, l’altra metà si apre a battente, con un ingombro dimezzato.

La lavanderia nel box all’ingresso

Il box che racchiude la lavanderia è stato trattato esternamente con un rivestimento in ecomalta effetto canneto in tonalità verde; sul lato rivolto verso il salone sono state installate due mensole in legno di olmo antichizzato sulle quali sono posizionati complementi d’arredo, illuminati dai faretti incassati nel controsoffitto.

La cucina su due lati

La configurazione della cucina era molto diversa, più piccola e concentrata per lo più sulla parete di fondo, mentre ora ha assunto uno sviluppo a L che ha consentito di installare un lavello più grande. Per arrivare a ciò si è resa necessaria una parziale ridistribuzione degli impianti, in particolare per adduzione e scarico del lavello; tuttavia è stato possibile stendere le nuove tubazioni sottotraccia senza toccare il pavimento, solo con scanalature alle pareti. Questo per un duplice caso fortuito: la vicinanza del locale lavanderia e la presenza di una seconda colonna di scarico (oltre a quella nell’angolo della cucina) cui confluivano già gli scarichi della lavatrice e dell’asciugatrice. A questa seconda colonna è stato convogliato il nuovo scarico del lavello, senza perciò problemi di pendenza, mentre per l’adduzione è stato sufficiente intercettare la presa d’acqua per l’alimentazione della lavatrice.

L’intimità della camera

Pur non essendo la camera particolarmente grande, a lato della porta d’ingresso è stato installato un grande armadio con porte scorrevoli, così da poter lasciare uno spazio ridotto tra questo e il letto ai cui piedi è collocata una cassettiera su cui è posto lo schermo TV. La parete dietro il letto è stata decorata con un rivestimento in ecomalta a effetto marmo.

I costi e i permessi

  • Ampliamento porta locale lavanderia, realizzazione nuovo scarico cucina e lavastoviglie, aggiunta di prese elettriche e interruttori, ribassamenti in cartongesso, integrazione impianto domotico, antifurto a corpo 20.000 euro
  • Fornitura e posa resina pavimento e pareti bagno 4.000 euro
  • Decorazioni in ecomalta 2.800 euro
  • Fornitura porta scorrevole esterna 2.000 euro
  • Corpi illuminanti da incasso e non 6.000 euro
  • Arredi su misura 30.000 euro

Permessi: C.I.L.A. (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata)

Progetto:
Arch.Davide Varetto – interior designer
Via Chivasso 40 – 10090 Gassino Torinese
www.varettodesign.it
davide@varettodesign.it

Fotografie: Adriano Pecchio

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