Controparete in cartongesso per il bagno | Predisposizione e tipologie

controparete in cartongesso

Realizzare una controparete in cartongesso risolve numerosi problemi e spesso è l’unica soluzione

Nella ristrutturazione del bagno, realizzare una controparete in cartongesso in cui incassare i nuovi impianti senza smantellare l’esistente è un grande vantaggio, ma spesso viene interpretata come una soluzione che porta con sé una riduzione dello spazio fruibile.

Se però si considera la possibilità di montare sanitari sospesi, non c’è alcuna perdita di spazio: i sanitari a pavimento rimangono solitamente staccati dalla parete di almeno 10 cm, quindi l’ingombro della parete viene recuperato. Non solo, se ne traggono ulteriori benefici in fatto di facilità di pulizia, avendo il pavimento completamente libero e senza sigillature a terra che si sporcano e invecchiano.

Ovviamente occorre una sottostruttura robusta e collaudata per reggere il sanitario e il peso della persona: i telai metallici concepiti per questi scopi assicurano una resistenza a carichi fino a 400 kg.

Controparete in cartongesso ad altezze differenti

telaio per controparete in cartongesso

La controparete in cartongesso può salire fino a soffitto o limitarsi a un’altezza di poco superiore all’ingombro della cassetta di risciacquo, circa 120 cm, dando origine a uno sbalzo che può essere utilizzato come mensola. Ovviamente, sopra il bidet l’altezza della controparete può essere ridotta, quindi possono risultare due ripiani su livelli diversi che danno movimento alla parete.

La controparete in cartongesso che sale fino a soffitto, invece, può sfruttare la versatilità del cartongesso per ricavarvi nicchie in cui inserire ripiani e faretti.

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