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In senso generale è indubbiamente la centrale termica più ecologica, efficiente e “conveniente”, se sussistono alcune condizioni imprescindibili
Diciamo subito che la pompa di calore Bosch Compress 7000 AW è l’unica macchina che può essere utilizzata sia per riscaldare sia per raffrescare gli ambienti e può garantire l’indipendenza da qualsiasi combustibile perché estrae energia dall’aria, dall’acqua o dal suolo. Non essendoci combustione non ha bisogno di canna fumaria (zero emissioni), né di un locale dedicato, né di revisioni periodiche e la manutenzione è praticamente nulla. Lo scoglio che limitava l’installazione della pompa di calore solo in presenza di sistemi a bassa temperatura, come quelli radianti a pavimento, è stato abbattuto da tempo: oggi ci sono pompe di calore che possono rimpiazzare vecchie caldaie anche mantenendo l’impianto esistente a termosifoni, realizzando solo le opere necessarie a posizionare il gruppo esterno e le derivazioni per il collegamento agli impianti idraulico ed elettrico. Chiaramente, in tal caso, bisogna provvedere al raffrescamento estivo con sistemi ausiliari.
I parametri che possono far pensare sono il maggior costo iniziale (il quadruplo rispetto a una caldaia a condensazione) e il consumo elettrico, mediamente di 5 kW, che impone una fornitura superiore a quella standard, per la quale esistono tuttavia tariffe agevolate specifiche. Per ogni kW assorbito, però, ne vengono restituiti circa 4 in energia termica, perché il 75% di questa energia viene estratto dall’ambiente. è indubbio che si affronta una spesa iniziale importante, ma nella gestione complessiva si può avere un risparmio annuo del 40% e più tra minori consumi e assenza di interventi esterni. Inoltre, se contestualmente si installa un impianto fotovoltaico, l’abitazione può puntare all’indipendenza energetica.
Affinché la pompa di calore possa garantire tali rendimenti e risparmi servono però alcuni requisiti: avere un grado di isolamento termico elevato e abitare in zone non soggette a temperature particolarmente rigide per lunghi periodi. Inoltre bisogna che sia possibile, a seconda dei modelli, predisporre un ingresso aria adeguato, poter attingere a una riserva naturale d’acqua o avere spazi esterni sufficienti e terreni compatibili per installare il sistema di scambio termico con l’esterno; inoltre è necessario un serbatoio di accumulo per l’acqua calda sanitaria, il cui ingombro (e costo) va a sommarsi a quello della pompa di calore.
Pompa di calore Bosch Compress 7000 AW: la più silenziosa
Le diverse taglie di potenza e le molte combinazioni tra unità esterne e interne rendono la pompa di calore Bosch Compress 7000 AW idonea per ogni esigenza abitativa,
in più sono disponibili diverse versioni: ibrida abbinata a una caldaia, con integrazione elettrica, con bollitore integrato, con bollitore a serpentina per l’integrazione con il solare termico. Risulta efficiente fino a temperature di 5 °C grazie alla tecnologia brevettata Smart Soft Defrost® e al controllo della velocità della ventola; a differenza delle pompe di calore aria-acqua tradizionali, sfrutta il calore dell’aria per sbrinare la sua batteria, anziché consumare energia elettrica per riscaldarla. L’unità esterna ermetica ha il corpo in EPP, una particolare schiuma a base di propilene interamente riciclabile che, oltre a un’elevata silenziosità (la migliore sul mercato, incrementata dalla modalità “night”), garantisce una grande leggerezza e un’ottima capacità di resistenza alle intemperie. Bosch Compress 7000 AW è integrabile in reti intelligenti di distribuzione dell’energia. A partire da 7.350,00 euro (prezzo di listino, IVA esclusa).
Tipi di pompa di calore
Le pompe di calore vengono contraddistinte con due termini che indicano rispettivamente la sorgente esterna da cui viene estratta l’energia e quella interna che la riceve per diffonderla nell’ambiente. Il tipo più conveniente dal punto di vista impiantistico è quello che utilizza come sorgente esterna l’aria, disponibile sempre e ovunque, anche se la potenza restituita dalla pompa di calore tende a scendere quando la temperatura esterna diminuisce. Per ovviare a questo calo si può riciclare come sorgente fredda l’aria da estrarre dai locali, in quando necessita comunque di essere rinnovata.
Come funziona una pompa di calore
La pompa di calore non racchiude un bruciatore come le altre centrali termiche a combustibile, ma un sistema termodinamico a circuito chiuso costituito da un compressore, un condensatore, una valvola di espansione e un evaporatore. Il fluido viene pompato dal compressore attraverso l’evaporatore dove passa dallo stato liquido a gassoso; in questa fase assorbe calore, poi il compressore aumenta l’energia contenuta nel fluido grazie a un modesto assorbimento di energia elettrica e prepara il fluido alla condensazione, che lo riporta dallo stato di vapore a quello liquido, con conseguente rilascio del calore assorbito in precedenza. Più è bassa la temperatura del fluido in circolazione, maggiore è il rendimento (COP) della pompa di calore; il ciclo può essere invertito nella stagione calda, così da estrarre il calore interno per cederlo all’esterno.
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