Il prototipo di abitazione urbana sostenibile “RhOME for DenCity” è stato progettato dagli studenti dell’Università Roma Tre, guidati dai docenti Chiara Tonelli e Gabriele Bellingeri, con il contributo di Rubner Haus, azienda leader nel settore delle case di legno.
RhOME è un’abitazione di circa 60 mq concepita per essere edificata all’ultimo piano di un palazzo urbano (senza sacrificare suolo), ideale per 3 persone e in grado di produrre più energia di quanta ne consuma attraverso lo sfruttamento di energie rinnovabili e l’applicazione di strategie naturali passive. Si pone come soluzione ai problemi delle grandi città, in vista dell’inarrestabile aumento di concentrazione della popolazione nei tessuti urbani, con un crescente consumo di risorse naturali.
La struttura dell’edificio RhOME è concepita in modo da consentire modifiche o ampliamenti futuri a seconda delle esigenze familiari; gli impianti sono tutti ad alta efficienza energetica per il trattamento dell’acqua calda sanitaria e dell’aria. Si è aggiudicata il primo posto al Solar Decathlon 2014, tenutosi a Versailles, e ora è a disposizione per visite guidate per professionisti del settore e privati presso la sede di Rubner Haus a Chienes (TN). L’Italia si è meritata la medaglia d’oro sul piano della sostenibilità a livello mondiale, ora tocca ai governi essere all’altezza.
I punti di forza di Rhome
Il legno ha avuto un ruolo fondamentale nella concretizzazione del progetto, per l’elevato grado di prefabbricazione messo a punto: travi di legno lamellare per distribuire i carichi a terra, struttura portante, definizione delle partizioni, copertura, finiture interne. La struttura in legno a telaio è realizzata con isolamento naturale e uno strato di sabbia per aumentare la massa della parete, quindi la protezione dal caldo, per evitare che isolamento ed ermeticità trasformino la casa in una sorta di “thermos”, impedendo lo smaltimento spontaneo del calore interno in estate. L’assemblaggio prevede 5 giorni di cantiere a cui vanno aggiunte le lavorazioni interne per il montaggio e il posizionamento dei mobili: il primo giorno si predispongono le fondazioni, il secondo si posano i solai e si assemblano le pareti in Plattform Frame e le capriate, il terzo i solai del tetto e il relativo isolamento, il quarto le finiture esterne, il quinto la rampa di accesso.
I 98 pannelli fotovoltaici flessibili su tessuto microforato hanno un peso unitario di 0,8 kg, possono produrre 5 kW e la struttura che li sostiene è mobile; interessando anche la loggia funge da sistema ombreggiante. Il parapetto laterale include un sistema termodinamico per la produzione di acqua calda sanitaria.
Maggiori informazioni su RhOME.
Distribuzione degli spazi in RhOME
Tutta la casa si sviluppa attorno a un nucleo strutturale 3D che racchiude un sistema di monitoraggio informativo dei consumi: la casa RhOME fa tutto da sola, ma osservando i dati che fornisce si può interagire e orientare le scelte.
Le due aree principali relative alla vita pubblica (soggiorno) e privata (camera da letto) di RhOME hanno un contatto diretto con il mondo esterno, per ricevere il tipo di luce naturale più adatto alla propria funzione, naturalmente previa la predisposizione ottimale sul piano dell’orientamento. Le finestre sono protette dalle logge, la cui presenza negli angoli opposti assicura uno schema originale e versatile al prototipo, che è solo una delle innumerevoli configurazioni possibili.