Come combattere l’umidità in casa: cause, effetti e soluzioni efficaci

La presenza di umidità in determinate percentuali all’interno degli ambienti domestici è del tutto naturale, nonché auspicabile.

L’aria eccessivamente secca, infatti, può causare disagi alla pelle e agli occhi, contribuendo anche a danneggiare mobili e pavimenti in legno, provocando soprattutto la formazione di crepe. Tuttavia, le problematiche maggiori si verificano quando l’aria negli ambienti è troppo umida, dato che può verificarsi la proliferazione di muffe e batteri, che a loro volta possono danneggiare l’edificio a livello strutturale o impattare sulla salute portando, nelle circostanze più rilevanti, a sviluppare forme d’asma.

Come riporta anche la guida di Murprotec sull’umidità in casa, per vivere in un ambiente salubre è quindi importante che la concentrazione oscilli sempre tra il 30% e il 70%. Conoscere le cause principali che concorrono a determinare eccessi, riconoscere i segnali d’allarme e adottare i giusti accorgimenti è fondamentale per mantenere l’abitazione sana e confortevole.

Cause principali dell’umidità domestica


L’umidità eccessiva all’interno delle abitazioni può derivare da diverse fonti. Identificare la causa specifica è il primo passo per affrontare efficacemente il problema.

Infiltrazioni d’acqua

Le infiltrazioni sono spesso dovute a problemi strutturali dell’edificio. Crepe nelle pareti, tetti danneggiati o guarnizioni delle finestre deteriorate permettono all’acqua piovana di penetrare all’interno. Anche le perdite negli impianti idraulici possono causare accumuli di umidità nelle pareti e nei pavimenti.

Condensa

La condensa si forma quando l’aria calda e umida entra in contatto con superfici fredde, come pareti o finestre, raffreddandosi rapidamente e trasformandosi in goccioline d’acqua. Questo fenomeno è comune in ambienti come bagni e cucine, dove l’umidità prodotta dalle attività quotidiane è elevata.

Scarsa ventilazione

Una ventilazione insufficiente impedisce il ricambio d’aria, favorendo l’accumulo di umidità interna. Case ben isolate ma prive di adeguati sistemi di aerazione trattengono l’umidità generata da attività come cucinare, fare la doccia o anche semplicemente respirare.

Cosa comporta un eccesso di umidità in casa?


Un ambiente domestico in cui la percentuale di umidità supera i limiti ideali può avere ripercussioni sulla salute degli occupanti così come sulla longevità dell’edificio.

Innanzitutto, l’umidità favorisce la proliferazione di muffe e acari della polvere, che possono scatenare reazioni allergiche, asma e altre affezioni respiratorie. L’esposizione prolungata a spore di muffa può causare infezioni di varia natura, specialmente in individui con sistema immunitario compromesso. Inoltre, un ambiente umido può provocare una sensazione di freddo, stanchezza e mal di testa, influenzando negativamente il benessere quotidiano.

Dal punto di vista strutturale, l’umidità può causare danni significativi all’abitazione. Le muffe infatti possono danneggiare anche intonaci, vernici e carta da parati. L’umidità può causare il rigonfiamento e la deformazione di legno, gesso e altri materiali da costruzione, compromettendo la stabilità delle strutture. In presenza di umidità elevata, i metalli non protetti possono arrugginirsi, indebolendo elementi come tubature e componenti strutturali.

Riconoscere tempestivamente le manifestazioni di eccessi di umidità è fondamentale per intervenire prima che i danni diventino gravi. Segnali come macchie e aloni sulle pareti, segni scuri o decolorazioni possono indicare la presenza di acqua all’interno delle pareti. Un odore persistente e sgradevole, simile a quello della terra bagnata, è spesso associato alla crescita di muffe nascoste. Vernici o intonaci scrostati possono essere causati dall’umidità che spinge dall’interno verso l’esterno. La condensa sulle finestre, con goccioline d’acqua che si formano regolarmente sui vetri, è un segnale di elevata umidità interna. Superfici fredde e umide al tatto, come pareti o pavimenti, possono indicare problemi di isolamento o infiltrazioni.

Come prevenire gli eccessi di umidità


Adottare misure preventive è essenziale per mantenere l’umidità sotto controllo nel lungo termine.

Senza dubbio, per un ambiente sano è innanzitutto importante monitorare i livelli di umidità utilizzando igrometri. Allo stesso modo, bisogna evitare di posizionare mobili troppo vicini alle pareti esterne, così da favorire una corretta circolazione dell’aria.

Scegliere vernici e rivestimenti che favoriscono la traspirazione delle pareti aiuta a prevenire l’accumulo di umidità. Anche prestare attenzione alle abitudini quotidiane, come asciugare il bucato all’esterno o utilizzare asciugatrici con scarico esterno, coprire le pentole durante la cottura e limitare l’uso di umidificatori, può contribuire a ridurre l’umidità interna.

Infine, una manutenzione regolare, controllando periodicamente lo stato di tetti, grondaie e impianti idraulici, aiuta a prevenire perdite e infiltrazioni.

Cosa fare in caso di umidità in eccesso?


Nel caso in cui si dovessero rilevare eccessi di umidità all’interno degli ambienti sarà necessario adottare un approccio mirato, combinando interventi immediati e soluzioni a lungo termine. La deumidificazione è una delle prime azioni da intraprendere. L’utilizzo di queste soluzioni permette di estrarre l’umidità dall’aria, riducendone rapidamente i livelli. Questi dispositivi sono particolarmente utili in ambienti come cantine o bagni. Assorbenti naturali, come il sale grosso o il gel di silice, possono essere utilizzati in piccole aree per assorbire l’umidità in eccesso.

Migliorare la ventilazione è altrettanto fondamentale per togliere l’umidità in eccesso. L’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) assicura un ricambio d’aria costante, assicurando al contempo la salubrità dell’ambiente. Aprire regolarmente le finestre per almeno 10-15 minuti al giorno aiuta a ridurre l’umidità accumulata. L’utilizzo di estrattori d’aria in bagni e cucine elimina rapidamente il vapore prodotto dalle attività quotidiane.

Interventi strutturali possono essere necessari per risolvere problemi più gravi. Riparare infiltrazioni individuando e riparando crepe, fessure o guarnizioni danneggiate previene l’ingresso di acqua dall’esterno. Migliorare l’isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti riduce la formazione di condensa sulle superfici fredde. Applicare materiali impermeabilizzanti su pareti e fondamenta protegge l’edificio dall’umidità del terreno e dalle piogge.

In conclusione, l’umidità in casa è un problema che non dovrebbe essere sottovalutato. Oltre ai danni estetici e strutturali, le implicazioni sulla salute rendono fondamentale un intervento tempestivo ed efficace. Comprendendo le cause e adottando le soluzioni appropriate, è possibile creare un ambiente domestico confortevole, sano e duraturo. Investire nella prevenzione e nella manutenzione regolare dell’abitazione non solo preserva il valore della proprietà, ma garantisce anche il benessere di chi vi abita.

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