Reinterpretazione della baita di montagna con pareti di terra cruda
Lo studio di architettura Casati ha seguito i lavori per questa baita di montagna con pareti di terra cruda: due costruzioni in apparenza indipendenti, in realtà si tratta di due nuclei che fanno parte di una stessa abitazione, collegati da un livello inferiore visibile solo dalla strada adiacente. Il verde del prato ricopre il garage interrato dal quale, attraverso due scale separate, si può accedere all’una o all’altra unità.
La casa è di legno, compreso il tetto a falda privo di spioventi che le dona una forma elementare, ma poggia su fondamenta di cemento armato, ed è orientata in modo da seguire il movimento del sole.
Le finestre, dall’esterno, hanno l’aspetto di quadri disposti in modo solo apparentemente casuale: sono invece ottimizzate, come forma e dimensione, per godere dall’interno dei punti focali del paesaggio, in qualsiasi zona della casa ci si trovi. Un progetto sofisticato, il cui intento è di far interagire la costruzione con l’ambiente circostante con il minimo impatto su di esso.
Le finiture sono di alto livello, ma rivolte alla sostenibilità: per il rivestimento esterno legno di frassino trattato a vapore, per le pareti interne terrastone, una sorta di intonaco composto da minerali naturali colorati con ossidi; al centro della costruzione un muro di argilla pressata che divide i locali e regola l’umidità interna.
Il tavolo da pranzo si trova in posizione strategica, nelle immediate vicinanze di grandi finestre che formano un angolo e permettono un’ampia visuale della vallata: sono talmente protese verso l’esterno che il davanzale interno è profondo abbastanza da permettere di sedersi per ritrovarsi immersi nel paesaggio. Da qui si accede anche all’esterno, sul prato che ricopre il garage, protetti dal muro che risale dal garage e diventa balaustra che ripara dalle correnti d’aria quando si soggiorna fuori. il top della cucina è un blocco unico che incorpora il piano di cottura a induzione, a filo del top. Attorno al tavolo, sette sedie di colore diverso e linea moderna “ospitano” un’ottava sedia di legno in stile locale, a sottolineare l’integrazione tra modernità e tradizione.
PARETI DI TERRA CRUDA
Il muro centrale del living è realizzato in terra cruda, con strati sovrapposti di argilla pressata secondo l’antica tecnica del pisè. I diversi tipi di argilla utilizzata conferiscono a questo muro le caratteristiche striature orizzontali e un interessante aspetto materico, ma la peculiarità di questo materiale è la straordinaria capacità di regolare l’umidità, assorbendola quando è in eccesso e rilasciandola quando il clima è troppo secco. Questa soluzione esalta ancor più la scelta di sostenibilità che si è voluta esprimere nel realizzare l’abitazione: in passato con la terra cruda sono stati costruiti edifici imponenti che sono giunti fino a noi attraverso storie in alcuni casi millenarie, sfidando eventi sismici ed atmosferici; abitazioni più recenti si trovano soprattutto nelle campagne del piemonte e testimoniano criteri costruttivi naturali, salutari, solidi ed ecologici che oggi si stanno riscoprendo, anche se stentano a prendere campo per colpa di un’edilizia troppo vincolata al cemento e carente di legislazioni in merito.
DA UN LOCALE ALL’ALTRO L’APPROCCIO SEMPRE DIVERSO
Ampi pannelli scorrevoli permettono di separare gli ambienti dalle zone di passaggio che collegano i livelli: i pavimenti di cemento resinato presenti in alcune stanze si alternano al parquet a listoni. Anche l’illuminazione artificiale è molto varia: lampadari ed abat-jour di linea semplice in cucina e nella camera da letto contrastano con i neon incassati a filo del soffitto e con i faretti, talvolta presenti come sorgenti puntiformi, altre come gruppi di proiettori orientabili disposti in sottili nicchie a soffitto. Molto efficace la forma della finestra della camera da letto, che permette una visione del cielo stellato oltre che del paesaggio; qui c’è anche una finestra a pavimento alta solo 25 cm, un’altra analoga è presente in soggiorno. il loro scopo è quello di permettere anche ai piccoli, mentre “gattonano”, di contemplare il panorama montano che li circonda.
LA TECNICA DI COSTRUZIONE PISE’
La tecnica pisé è uno dei metodi di costruzione che prevede l’utilizzo della terra cruda, ovvero un materiale naturale ad alto tenore di argilla.
L’impasto si ottiene aggiungendovi acqua e può essere rinforzato con sabbia e una bassa percentuale di cemento (5%); viene compattato a strati in casseforme di legno, fino a raggiungere altezze anche di 10 metri. Con questo sistema si possono realizzare murature portanti molto compatte e solide, con un peso di circa 2 tonnellate per metro cubo; i muri hanno uno spessore di 50-60 cm e per realizzare gli strati si effettuano gettate successive di circa 80 cm di altezza per una larghezza di circa due metri. In passato la pressatura veniva eseguita manualmente tramite pestelli, oggi si utilizzano mezzi pneumatici.
La terra cruda è un materiale bioedile: rispettoso dell’ambiente, della tradizione e della salute psico-fisica dell’uomo. La tessitura delle pareti, il colore naturale del materiale, la facile lavorabilità, da sempre ne hanno favorito l’utilizzo nell’edilizia; l’argilla è atossica, non subisce alterazioni ed è da sempre usata per le sue proprietà curative e antisettiche. Inoltre è antistatica ed è un ottimo schermo per i campi elettromagnetici, preserva il legno e altri materiali organici per il suo basso tenore di umidità e la sua capillarità, resiste al fuoco ed è un ottimo isolante acustico. Ci sono tecniche costruttive dette “miste” in quanto contemplano l’utilizzo sia di terra pressata in casseforme sia di mattoni di terra.
singolare tecnica costruttiva che lascia a vista sulla parete di terra cruda un piacevole susseguirsi di stratificazioni .