Toni neutri, riflessi e trasparenze

Una palette cromatica senza accenti accomuna tutti gli ambienti di questo appartamento palermitano, separati da ampie vetrate brunite a tutta altezza e valorizzati da superfici a specchio

La ristrutturazione di questo appartamento di 120 m2, inserito in un edificio residenziale degli anni ’80, si è sviluppata attraverso la ridistribuzione degli spazi e la progettazione di soluzioni ad hoc per l’allestimento degli interni, e si è concretizzata grazie alla stretta collaborazione tra architetto, maestranze artigiane e proprietari.

Gli interni sono caratterizzati da uno stile contemporaneo semplice e sofisticato, in cui le tonalità dei beige, dei marroni e dei grigi dialogano direttamente con le cromie naturali del monte Pellegrino, il rilievo montuoso che, oltre le finestre del living, si protende nel mar Tirreno e chiude l’estremità settentrionale del golfo di Palermo.

Grande attenzione è stata dedicata all’accostamento dei materiali: legno, pietra, vetro e metallo danno vita ad ambienti dalla forte personalità che si completano con poche presenze calibrate e un’illuminazione variegata e discreta. Il parquet in rovere termotrattato posato a spina ungherese in tutta la casa, fatta eccezione per il bagno padronale, trasmette calore e uniformità agli spazi, separati da sistemi vetrati fissi e scorrevoli; questi ultimi sono realizzati su progetto in coerenza stilistica con gli ambienti e la loro trasparenza è smorzata dall’acidatura e dalla finitura fumé.

Allo scopo di garantire un comfort ottimale, si è provveduto a isolare dall’interno i muri perimetrali rivestendoli con pannelli di lana di roccia da 4 cm, per poi realizzare contropareti in tavelle di calcestruzzo cellulare da 5 cm successivamente intonacate. Questo incremento di spessore ha consentito di compensare le riseghe risultanti dalla sporgenza delle travi in cemento armato del solaio, ottenendo superfici planari e omogenee; contestualmente sono stati installati nuovi infissi esterni in PVC color antracite a triplo vetro di Simar. La climatizzazione è affidata a un sistema ad aria che si sviluppa all’interno dei controsoffitti.

Un breve corridoio d’ingresso, dove trovano posto una cappottiera in nicchia con ante in MDF laccato e una consolle svuotatasche, conduce al centro del living, in corrispondenza del tavolo da pranzo in ceramica, con gambe in metallo finitura ottone spazzolato (mod. Living con sedie Sofia, Riflessi), che può essere esteso fino a ospitare 12 commensali.

L’area relax è costituita da un divano modulare in tessuto con pouf e due poltroncine avvolgenti rivolte verso lo schermo TV. Questo è installato in nicchia su una superficie in grès porcellanato effetto marmo, sopra il mobile contenitore realizzato su progetto, come la libreria in cartongesso a lato, dove alcuni pannelli sfalsati applicati frontalmente rompono la monotonia delle mensole. L’illuminazione è molto ben studiata e variegata: faretti incassati fissi, proiettori orientabili su binario incassato, strip led nascoste nelle velette e la particolare sospensione di Vibia che sovrasta il tavolo da pranzo e, in un certo modo, viene richiamata nella feritoia dalla quale fuoriesce l’aria dell’impianto di climatizzazione, praticata nel controsoffitto e verniciata internamente di nero.

La cucina è una composizione in Fenix con top, schienale e isola (piano e fianco) in Laminam: l’apertura di ante e cassettoni delle basi avviene tramite una gola che si sviluppa su tutta la lunghezza senza interruzioni. La presenza di un pilastro è stata sfruttata, successivamente alle operazioni di demolizione dei divisori, per creare due nicchie: una lato ingresso, dove è stata ricavata la cappottiera, e l’altra lato cucina, finalizzata all’inserimento delle colonne. Le ante della colonna centrale, sopra e sotto il forno, sono in vetro fumé per formare una banda verticale in continuità con l’estetica dell’elettrodomestico.

All’estremità opposta alla cucina, lo studio è mantenuto in continuità visiva con il living attraverso una quinta in vetro fumé in cui è integrata un’anta che scorre su un binario nascosto nel controsoffitto. La perfetta uniformità di questa superficie è frutto di una sofisticata predisposizione grazie alla quale la porta, sagomata nella parte superiore per assecondare il ribassamento che sovrasta la scrivania realizzata su progetto, in chiusura penetra sia nel ribassamento sia nello zoccolo, rimanendo leggermente sollevata dal pavimento. Nell’angolo opposto dello studio un’altra chicca estetica: la porzione di parete a lato della finestra è rivestita con due specchi fumé tra i quali è inserito un pannello formato da sottili doghe in legno. La composizione si sviluppa in altezza fino al solaio, oltre la veletta del controsoffitto: per evitare che vi si rifletta il volume sovrastante la veletta, aperto per la diffusione dell’aria climatizzata, la parte superiore degli specchi è ricoperta da una pellicola che rende la superficie satinata e permette alla strip led di generare un fascio luminoso continuo.

Nella camera padronale, la testata del letto ripropone il motivo grafico utilizzato nello studio e, grazie a un pannello in feltro applicato sul retro, migliora l’isolamento termoacustico. Sulla parete è stata realizzata una struttura in cartongesso che origina una nicchia con illuminazione integrata e chiusa poco sotto la testata, per offrire un piano portaoggetti. La parte alta è stata completata con una composizione grafica ottenuta con tubolari di alluminio della stessa sezione dei listelli di legno: in corrispondenza dei punti di fissaggio a parete e tra i singoli elementi, per evitare deformazioni, all’interno dei tubolari sono stati inseriti listelli di legno calibrati. Di fronte al letto vi è la cabina armadio, realizzata su progetto e comunicante con la zona riposo, separata da essa solo da una lastra a tutta altezza in vetro fumé e da un setto rivestito con grès porcellanato sul quale è collocato lo schermo TV.

A lato del letto, il bagno padronale offre sullo sfondo un’ampia doccia emozionale con seduta, piatto realizzato in opera e rubinetteria termostatica di Gessi che alimenta un grande soffione, una bocca a cascata e jet massaggianti. La doccia è interamente rivestita in grès porcellanato effetto marmo, mentre la zona antistante, con i vasi da un lato e il mobile con doppio lavabo dall’altro, è rivestita con lo stesso grès che fa da sfondo allo schermo TV.

Anche la porta scorrevole del bagno comune è in vetro, ma con finitura laccata per ovvi motivi di privacy; nel disimpegno che prelude alla zona notte, sul quale affacciano anche un locale lavanderia-stireria e un ripostiglio, è stato applicato un ulteriore specchio a tutta altezza per dilatare lo spazio ed è stata ricavata un’armadiatura nello stesso stile della cappottiera d’ingresso. L’estetica della rubinetteria, sempre di Gessi, richiama la texture del grès utilizzato per rivestire la porzione di parete dietro il lavabo differenziandola dall’effetto Calacatta che interessa il resto della parete e sconfina nella doccia.

Progetto: PM Architecture – Arch. Piergiorgio Miserendino
Fotografie: Antonio D’Anna
Arredi su misura: Falegnameria Giovannelli – Palermo

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