Ristrutturazione villetta degli anni ’70

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Questa villetta, costruita negli anni ‘70 in una pineta nella campagna di Gavi (AL), è stata recentemente ristrutturata con interventi importanti che riguardano gli impianti, la disposizione degli spazi nonché l’estetica.
Le pareti perimetrali erano già sufficientemente isolate in quanto costruite con sistemi allora all’avanguardia, doppia fila di forati spessi con intercapedine riempita di isolante sfuso.
Sono stati sostituiti gli infissi con altri in alluminio a taglio termico e con vetri doppi. 
E´ stato rifatto l’impianto elettrico per adeguarlo alle esigenze odierne che prevedono un’infinità di cavi oltre a quelli puramente elettrici, da quello per l’impianto di allarme a quello per il suono e la TV a parete, per i computer, per i rilevatori, ecc. 
Infine sono stati rifatti gli impianti idraulici dei bagni. Si sono mantenuti i vecchi radiatori in ghisa ancora in ottime condizioni e le relative tubazioni, ma si è dovuta sostituire la caldaia scegliendone una in grado di produrre anche acqua calda per i 4 bagni della casa.
 
 
 
 

I due elementi chiave nella trasformazione di questi ambienti da rustici a moderni sono stati il rivestimento in cartongesso di travi e perline e l’illuminazione su pareti chiare, ottenuta con faretti incassati e grandi applique alogene. Partendo da questa base, pezzi design, tappeti e tessuti in colori vivaci, abbinati in un’insospettabile armonia, hanno fatto il resto per approdare a un risultato decisamente originale.
In origine: travi e perline al soffitto ne sottolineavano lo stile rustico, l’arredamento con mobili d’epoca e tappeti persiani creava un’insieme molto armonioso. Le foto a colori mostrano il soggiorno dopo la ristrutturazione: la versione attuale, ottenuta con un mix di pezzi moderni, colori contrastanti e vivaci, è molto calda, adatta a una casa di campagna e più vicina al gusto contemporaneo.

 

Dal “prima” del grande soggiorno si vede che è stato abbattuto un muretto per rendere la zona vetrata più ampia e adatta a ospitare il grande divano con modulo centrale arrotondato.
Per i rivestimenti del soffitto nonché del pilasto sporgente, che è stato così arrotondato e trasformato in elemento decorativo, si è fatto largo uso di cartongesso. Si può notare, inoltre, quanto la sostituzione degli infissi ad apertura a battente con altri scorrevoli abbia ridotto le interruzioni della superficie vetrata con un vantaggio estetico che non ha penalizzato la comodità di apertura delle finestre.

LA CUCINA DIVENTA STUDIO…

L’ampio locale che una volta era occupato dalla cucina (20 mq) è stato trasformato in studio – salottino, perché questa stanza doveva diventare la più vissuta della casa. Oltre allo spazio questo locale gode di doppia esposizione con due finestre e una porta finestra che si affaccia su una zona esterna piastrellata e circondata da una barriera di gelsomini. Uno scasso rettangolare di appena 10 cm in corrispondenza della luce centrale a faretti è stato sufficiente per ridurre l’effetto del soffitto molto basso. Nella progettazione dell’impianto elettrico si è scelto di installare prese elettriche e di rete in ogni angolo della stanza, in previsione di futuri eventuali spostamenti della scrivania.

…E IL BAGNO DIVENTA CUCINA

La cucina, ricavata dove una volta c’era il bagno della zona giorno, rubando un metro alla stanza attigua e aprendo la porta nella zona pranzo, ha uno sviluppo a elle. Chiusa la vecchia porta, il sottoscala è stato adibito a ripostiglio per le scope. Nel caso si acquisti una cucina nuova, è importante pretendere dal mobiliere, mentre i lavori di ristrutturazione sono in corso, il disegno con le quote per gli allacciamenti dell’acqua, del gas, delle prese elettriche affinché vengano piazzate nei posti esatti. Oltre all’obbligatoria presa d’aria è opportuno farsi installare dall’elettricista anche un rilevatore di fughe di gas. l In cucina sono inoltre da preferire le finestre a doppia apertura che garantiscono il ricambio dell’aria senza lasciarle totalmente aperte.

Nella nuova versione, dove una volta era il letto, ora c’è un armadio che, grazie alla sua superficie specchiata, non riduce visivamente la largezza della stanza.
E’ importante, soprattutto in case isolate come questa, che la testiera del letto non sia appoggiata su una parete perimetrale sempre più fredda rispetto a una tramezza interna.

La nuova camera da letto realizzata nell’anticamera, una volta adibita a guardaroba, grazie alla controsoffittatura bianca, sembra più spaziosa e riceve più luce dalle nuove finestre.
Per ovviare al problema del termosifone sovradimensionato per la cubatura di questo vano, senza sostituirlo, è stata montata una valvola termostatica che consente di modulare il riscaldamento della sola stanza.


Dal disegno si vede come, per ottenere una camera dal letto più grande, visto che la precedente oltre a essere piccola aveva una pianta irregolare, sia stata spostata la sua posizione chiudendo le vecchie porte e aprendone altre due. La seconda stanza, così ottenuta, è quadrata e in grado di contenere un piccolo matrimoniale largo 140 cm. Con questa nuova ripartizione allo sbarco della scala c’è un ampio disimpegno con un armadio e una scarpiera. Lo spazio irregolare, a destra della piantina, si è rivelato perfetto per ottenere un bel bagno.

Nel nuovo bagno, interamente rivestito in resina grigio scuro e chiaro, è stata realizzata una doccia doppia, comodissima e scenosa, senza porte e illuminata con faretti stagni incassati a 40 cm da terra. Per poter realizzare una seconda camera da letto matrimoniale lo spazio della zona notte è stato ripensato demolendo alcune tramezze e aprendo nuove porte.

Nell’altro bagno, anch’esso rivestito di resina, c’è invece una vasca idromassaggio ad angolo.

2 Commenti

  1. Ho guardato con molto interesse la traformazione, anche perchè ho una casa simile, con soffitti perlinati e mobili antico-moderni, e intendo lavorarci per renderla più attuale. Mi è piaciuto quasi tutto quel che si è fatto, tranne il soggiorno che com’era mi sembra molto più caldo e personale. Il rischio del tutto moderno è l’anonimato. O sbaglio?

  2. Vedendo le foto prima e dopo, trovo che la casa fosse più accogliente e particolare prima della ristrutturazione. I soffitti con le belle travi in legno sono spariti, sostituiti da cartongesso e faretti. Trattandosi di una villetta di campagna in un bosco, forse lo stile rustico precedente era più coerente con l’ambiente circostante. La necessità di rinnovamento forse poteva essere interpretata in diverso modo, ma capisco che a volte sono i clienti a richiedere un certo stile piuttosto che un altro e a imporre il loro gusto.

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