Installare un prato sintetico è una soluzione ideale non solo per ridurre tutte quelle attività di manutenzione tipiche dell’erba naturale, ma soprattutto per riprodurre, grazie a materiali di alta qualità, la bellezza e la qualità del vero e puro erbaggio

Il prato sintetico è una soluzione ideale nel caso si voglia, all’esterno o interno della propria abitazione, ottenere un manto erboso efficiente su cui irrigazione, concimazione e risemina non sono necessarie. Queste tre operazioni di semplice giardinaggio richiedono infatti diverse fatiche e attenzioni, che con l’installazione di un manto erboso artificiale possono essere completamente debellate, avendo anche l’opportunità di scegliere la lunghezza e i colori dei fili d’erba.

Tuttavia, la facilità di manutenzione e il risultato estetico decisamente simile a un prato naturale tenuto “a doc” sono obiettivi da raggiungere “sostenuti” da basi solide, cercando di capire quali sono gli aspetti chiave riguardante la posa in opera, i modelli e i costi.

scegliere il prato sintetico

Il sostegno

Uno dei primissimi fattori da considerare, in fase di pre-montaggio e di acquisto, è il supporto di base su cui vengono posizionati i prati sintetici. Questo deve infatti essere di un materiale resistente agli sbalzi di temperatura e che impedisca il rischio di “mobilità” del tappeto erboso, ovvero il restringimento del manto, per ogni lato, anche per diversi centimetri, ogni qual volta avvenga un repentino cambio di temperatura.

Un altro elemento di forte importanza è il costo dell’intero prodotto: se inferiore ai 20/25 euro al metro quadrato, è molto probabile che questo sia di dubbia qualità. Anche perché in gioco, oltre al sostegno, c’è la qualità dei fili d’erba sintetica. Essendo questi artificiali, è buona cosa che siano senza dubbio di un materiale resistente, ma anche opportunamente trattati affinché non si scoloriscano col tempo e non si alterino se sottoposti ai raggi UV.

Le caratteristiche: con quali criteri devo scegliere il mio prato sintetico?

Sicuramente, uno dei primissimi aspetti da capire è il luogo dove si va a installare il prato sintetico. In uno spazio interno, come terrazzi o balconi, è sufficiente sceglierne uno “decorativo”, un semplice rotolo già pronto per la posa, con i fili d’erba molto “bassi”.

Rotolo prato sintetico

Discorso diverso invece se il desiderio è quello di installare un manto artificiale sopra una pavimentazione esterna e rigida. In questo caso è opportuno scegliere accuratamente un prato che abbia di per sé un sottofondo drenante e un tappetino possibilmente composto da materiali naturali. Essendo infatti in uno spazio esterno, è fondamentale che il proprio prato abbia anche un sistema di scorrimento dell’acqua sia orizzontale sia verticale, soprattutto per smaltire l’acqua accumulata nel caso di piogge.

Il telo su cui si “poggeranno” i fili d’erba è consigliabile che contenga due piccoli blocchi in sabbia o altri materiali naturali.

Prato sintetico per giardino naturale

Sopra un terreno naturale, già in presenza di un vero e puro erbaggio, come primissima operazione è bene, attraverso un rullo manuale, intervenire eliminando eventuali erbacee e stendere un telo con funzione “anti-radice”, su cui verrà posato un sottofondo drenante. L’obiettivo, infatti, è quello di “eliminare”, il più possibile, le precedenti tracce naturali del terreno su cui verrà installato il manto artificiale.

La posa in opera su un manto naturale

L’installazione del prato sintetico su un terreno naturale si basa su un semplice processo di intaso per dare compattezza all’intero manto. L’intaso, inoltre, oltre a garantire un’ottima solidità col suolo, è soprattutto una soluzione ideale per far sì che il prato abbia anche un effetto fedelmente simile al naturale.

Prato sintetico prezzi

Esistono prati in erba sintetica che hanno una durata “solamente” stagionale, altri di massimo due anni, mentre i migliori per spessore e peso, densità dei fili inseriti per metro quadro di superficie e la qualità delle fibre impiegate possono durare mediamente dai 6 ai 10 anni, a patto che tollerino bene i raggi UV e che la loro capacità di calpestio rimanga in buono stato.

Bonfante, per esempio, propone  ben dieci modelli, tutti che si differenziano tutti tra loro per il colore e la lunghezza dei fili d’erba, costituiti in polietilene e polipropilene, e trattati affinché non si scoloriscano col tempo e non si alterino se sottoposti ai raggi UVA. Classificato come ignifugo, secondo le norme Uni, il fondo del manto è in poliuterano, composto che garantisce massima robustezza e resistenza termica. Il costo, in generale, se inferiore ai 20/25 euro per metro quadro, come già indicato, potrebbe indicare un manto di scarsa qualità.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here