Come illuminare casa con gusto e raffinatezza

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Per capire come illuminare casa con uno stile ricercato, occorre valutare intensità, distribuzione e colore delle sorgenti luminose nei minimi dettagli

Il dossier di approfondimento che presentiamo per capire come illuminare casa è tratto da un articolo pubblicato su Rifare casa Maggio-Giugno 2016 ed è focalizzato sull’intervento di recupero di un appartamento ubicato in una palazzina settecentesca.

Come illuminare casa per dare vita agli ambienti

La palazzina settecentesca che ospita questo appartamento affaccia su una via pedonale nel cuore del centro storico di Nizza Monferrato (AT); la ristrutturazione ha interessato l’intero edificio e ha conseguito prestigiosi premi in ambito internazionale.

L’unità occupa il secondo livello e la mansarda, deriva dalla fusione di due appartamenti separati e si sviluppa su 100+100 mq con annessi 60 mq di terrazza panoramica; una radicale ridistribuzione degli interni, che ha richiesto interventi strutturali importanti, ha portato alla realizzazione di volumi caratterizzati dal bianco integrale, da altezze variabili e alternanza di linee e curve, in cui sono stati inseriti elementi di spicco, come la scala, il camino convesso, le travature, frutto dell’ingegno del progettista che si è concretizzato grazie all’abilità di maestranze qualificate.

Impiantistica studiata nei dettagli

Ma è l’impiantistica, in particolare l’illuminazione della casa, generale e parziale (cfolighting.com), a giocare un ruolo fondamentale nel connotare gli spazi e trasmettere sensazioni ogni volta diverse: strisce di luce o sorgenti puntiformi, a vista o nascoste, parte di un progetto domotico più ampio (obertoeallerino.it) che permette la gestione di tendaggi, wi-fi, musica, impianti idraulici ed elettrici, climatizzazione.

La scala, davanti all’ingresso, è ancorata a una struttura di acciaio vincolata al pilastro portante in calcestruzzo, rivestito con lamiera effetto corten; il soffitto a cassettoni del soggiorno è stato sviluppato dal recupero delle cinque travi originali in castagno, inserendo nuovi elementi lignei e realizzando pannellature in cartongesso che nascondono le strisce di led, la cui luce è amplificata dalle superfici trattate con vetrificante.

Strisce di led per la scala

La scala autoportante che conduce all’attico, realizzata in ferro battuto con gradini rifiniti a resina, si presenta con illuminazione a led nascosta che si accende magicamente solo al passaggio. Le strisce di led sono inserite in tagli praticati nella parte inferiore del corrimano, poi sigillati con resina trasparente.

Come illuminare casa? Decide la pianta…

Oltre la cucina, attraversando un parallelepipedo bianco lucido con porta a specchio e luci puntuali a led, si accede alla camera degli ospiti, con bagno privato, doccia provvista di cromoterapia e, volendo, accesso indipendente.

Travatura di luce

Ciascuno dei 24 cassettoni che sovrastano la zona pranzo-relax è contornato da strisce luminose comandabili e dimmerabili separatamente; la zona pranzo e la zona cucina sono un rincorrersi di suggestioni emotive determinate da un’illuminazione d’atmosfera, con le lampade disegnate dal progettista che rendono puntuali i fasci luminosi sul tavolo da pranzo, dal portale asimmetrico e curvo (a destra nella foto) che diffonde la luce dei led blu disposti sul parquet bianco a listoni.

Scendendo, tramite un gradino retroilluminato lungo come il portale, si accede alla cucina in acciaio satinato, composta da un’isola centrale contornata dagli elettrodomestici e da dispense incastonate in scenari di luci a led.

Illuminare anche il caminetto

Nella zona living, a sinistra della scala, il polo d’attrazione è costituito dal camino convesso progettato dall’architetto e realizzato dall’azienda Toppino, inserito a filo della parete curva e contornato da una finitura in corten retroilluminata; alla sua sinistra, dove il profilo a sbalzo alla base della parete diventa un mobile, trova posto il grande schermo TV e, di fronte, il divano visibile nella foto della pagina precedente.

Architetto Alessandro Marchelli

Interior architect e designer, nel 1990 ha fondato lo studio internazionale AM+D, incentrato sull’architettura d’interni sensoriale e il design sperimentale creativo; con il progetto relativo a questa palazzina (Casa Dova) ha vinto l’International Design Award 2012 e l’A’Design Award & Competition 2014. www.alessandromarchelli.it

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