Edilizia libera | Che cos’è e per quali opere è prevista

edilizia-libera
edilizia-libera

La Conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato un glossario, presto decreto-legge, che elenca quali sono le opere realizzabili in Edilizia libera

Edilizia e giurisprudenza viaggiano, hanno viaggiato e viaggeranno ancora pari-passo. Questo perché è fondamentale disporre di quelle autorizzazioni comunali e regionali senza le quali è impossibile realizzare ogni concreta ipotesi di rifare casa soprattutto in Italia, Paese spesso avvezzo alle cronache di abusi edilizi e di costruzioni, anche storiche, quanto meno “dubbie”.

Eppure, esistono delle opere, definite di piccola edilizia o di manutenzione ordinaria, dove autorizzazioni e permessi non sono più una “chimera“. Lavori, per essere più semplificatori, per cui l’essere “in regola dal punto di vista amministrativo” non è più un obbligatorietà. Lavori e opere di semplice Edilizia libera.

La conferenza unificata Stato-Regioni, organo collegiale finalizzato alla continua collaborazione tra Stato e autonomie locali, dallo scorso febbraio ha licenziato un glossario contenente un elenco, per il momento non ancora completo nella sua forma, di ben 58 termini di piccola edilizia per cui non servono autorizzazioni comunali o regionali.

Manutenzione ordinaria

Tra i lavori di manutenzione ordinaria in Edilizia libera possiamo contare:

  • pavimenti esterni;
  • aree di parcheggio provvisorio;
  • serramenti e infissi esterni e interni;
  • inferriate, ringhiere, controsoffitti, protezione antincendio.

Piccola ediliza

Nelle opere di piccola edilizia, invece:

  • serre;
  • pannelli solari e fotovoltaici
  • gazebo;
  • pergolati e tende a pergola;
  • tensostrutture.

Doveroso chiarire un aspetto: edilizia libera non significa, ipoteticamente, avere sempre più “libertà” di fare ciò che si vuole. Anche perché una nota del futuro decreto attesta che possono essere eseguite senza alcun titolo abilitativo, nel rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e di tutte le normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al d.lgs. n. 42/2004).

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here