Nonostante il simpatico nome, i pesciolini d’argento non sono certamente dei pesci… ma insetti che dimorano e prosperano nelle nostre case, creando non poco disagio quando li si scopre: ecco come eliminarli definitivamente

I pesciolini d’argento (il cui nome scientifico è “Lepisma saccharina”), seppur non nocivi per l’uomo, creano un forte disagio quando ce li troviamo in casa, dove aggrediscono alcuni alimenti, rovinano i vestiti o danneggiano i nostri libri. Conosciamo meglio questo animaletto per combatterlo efficacemente, anche con sistemi naturali.

Com’è fatto il pesciolino d’argento

Si tratta di un insetto privo di ali, con sei zampette, due lunghe antenne sulla parte della testa e una lunga coda costituita da tre baffi separati.

Può arrivare a circa 1 centimetro di lunghezza. Il colore argenteo del corpo deriva da scaglie di colore chiaro e metallico presenti sul dorso. Il pesciolino d’argento diventa adulto in un tempo variabile fra quattro mesi e tre anni. Può vivere fino a otto anni, e in questo arco di tempo muta svariate volte (fino a otto)

La femmina depone circa un centinaio di uova, preferibilmente in ambienti riparati come fessure o crepe. I pesciolini d’argento non possono riprodursi in ambienti freddi e secchi.

Perché troviamo in casa il pesciolino d’argento?

Questo insetto si installa e prospera nelle nostre abitazioni in quanto si alimenta preferibilmente con le sostanze ricche di amidi o polisaccaridi come, ad esempio, la destrina usata negli adesivi.

Il pesciolino d’argento predilige i latticini, gli amidi (es. patate), zuccheri, le rilegature dei libri (con colla), le fotografie, e la polvere.

Gradisce anche la seta, il cotone, il lino, gli insetti morti e la sua pelle che perde durante le sue numerose mute. È in grado di sopravvivere anche fino a un anno e oltre senza nutrirsi.

Tutto quello che si è nominato è presente abbondantemente nelle nostre case per cui è facilissimo trovare questo insetto in vari ambienti.

Si tratta di un animaletto infestante che non è pericoloso per la nostra salute, ma crea un forte disagio quando si viene a contatto con esso o si scopre la sua presenza. In ogni caso, si tratta sempre di un problema igienico che va risolto alla radice.

Dove si nascondono come agiscono

I pesciolini d’argento si annidano in fessure, piccoli anfratti, dietro ai quadri, sotto gli elettrodomestici, tra i libri, presso i lavandini, in cantina: tutti ambienti bui, con un buon grado di umidità e nei quali può facilmente trovare gli alimenti di cui si nutre.

• Sono attivi nelle ore notturne e se vengono investiti improvvisamente dalla luce, fuggono molto rapidamente a nascondersi. Per questo motivo non è per nulla facile catturarli.

• I loro predatori d’eccellenza sono le forbicine (dette anche “tenaglie”), i ragni e i millepiedi, ma tutti questi non hanno facilità a catturarli proprio a causa della velocità con cui essi possono muoversi.

Pesciolini d’argento come combatterli

Da molto tempo l’industria chimica realizza e pone in commercio prodotti che combattono e riescono a eliminare il pesciolino d’argento.

Si tratta di soluzioni, emulsioni, sospensioni, concentrati, pronti all’uso, granuli, compresse, granaglie, pellets e pellets paraffinati. Alcuni agiscono per contatto, altri per ingestione altri ancora con i due metodi combinati.

Tutti questi prodotti, pur se dotati di certificazione del Ministero della Sanità per essere venduti, possono risultare, in funzione della loro formulazione, più o meno tossici per l’ambiente o per altri insetti, soprattutto quelli acquatici.

Il loro impiego, pertanto, va gestito con oculatezza rispettando sempre le norme indicate dalla scheda tecnica e di sicurezza che accompagnano questi prodotti.

In genere si tratta di applicare o spargere il prodotto in prossimità delle zone in cui si presume alberghino gli insetti, in altri casi si tratta di collocare esche dotate di contenitore specifico, ecc.

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Pesciolini d’argento come contrastarli

La prima regola, che vale per molti altri insetti infestanti, è quella di procedere regolarmente e frequentemente alla pulizia della casa, aspirando negli angoli, dietro ai mobili e in altri anfratti ove il pesciolino d’argento si nasconde.

Un buon intervento consiste nel dare la caccia a fessure lungo i battiscopa, lungo i telai di finestre e serramenti, in bagno, in cucina, in cantina occludendoli con stucco o silicone.

L’uso dei normali liquidi per pulizia non è sufficiente a eliminare i pesciolini d’argento, ma si tratta comunque di un buon deterrente.

Poiché questo insetto gradisce gli ambienti umidi, ci si può dotare di un buon deumidificatore con cui abbassare in modo consistente l’umidità di ambienti diversi.

Sostanze repellenti o tossiche contro i pesciolini d’argento

L’acido borico in polvere è una sostanza molto efficace: alla sera si sparge in prossimità dei punti in cui si sospetta possano albergare gli insetti. L’acido borico è tossico per i pesciolini d’argento e per le uova. Al mattino si aspira la povere con l’aspiratore e si ripete il trattamento per diversi giorni. Attenzione agli animali domestici: non devono venire a contatto con l’acido borico.

Spray al piretro, lavanda, canfora. Si tratta di aromi repellenti per l’insetto: non lo eliminano ma lo tengono lontano dal cibo, vestiti, libri.

Preparare delle trappole. Utilizzando varie sostanze (patate, zucchero, pane bagnato con il latte, miele e altro, si possono preparare delle trappole in cui l’insetto entra senza poterne uscire.

Si usano contenitori di vetro al cui interno si pone l’esca. L’esterno va fasciato con qualcosa di ruvido in modo che l’insetto possa salire lungo la parete. Quando l’insetto è all’interno, non può più uscire perché le sue zampe non fanno presa sul vetro. Le esche di materiali naturali come i cibi non risultano pericolose per gli animali domestici.

Nei cassetti si possono collocare sacchetti di lavanda, foglie di alloro e i normali preparati per la protezione degli indumenti.

I libri si difendono spazzolandoli e inserendo tra le pagine delle foglie di alloro.

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