Ristrutturare per aggiungere un piano alla casa

Aggiungere un piano a una casa quando si ristruttura è molto spesso possibile, ma bisogna contenere l’aumento di peso sulle strutture portanti, per non far venir meno la stabilità dell’involucro

Ristrutturare e avere la possibilità di espandere un’abitazione in altezza è un bel vantaggio quando si tratta di aumentare lo spazio abitabile, specialmente se non c’è modo di realizzare ampliamenti in orizzontale: in molti casi può rappresentare l’alternativa ad un trasloco, specialmente se si abita l’ultimo piano di una palazzina e si può trovare un accordo con i proprietari degli altri appartamenti.

Non è detto, però, che l’edificio sia in grado di sopportare una sopraelevazione della stessa natura dell’involucro esistente, a meno di rinforzare fondazioni e murature portanti. Inoltre, al carico permanente dovuto all’ampliamento, occorre aggiungere il carico accidentale rappresentato da mobili ed abitanti, per cui diventa indispensabile limitare l’incidenza della nuova struttura sull’esistente, senza che per questo vengano meno le necessarie condizioni di stabilità, isolamento e protezione.

Non ultimo, c’è il fatto che un simile intervento viene effettuato solitamente su un immobile occupato e la rapidità dell’esecuzione si traduce in una limitazione dei disagi che derivano da un cantiere in attività. Per questo motivo si sono sviluppati sistemi costruttivi affidabili ed alternativi alle pesanti murature tradizionali, basati su sistemi prefabbricati e modulari prevalentemente a secco che minimizzano i tempi realizzativi e la cantierizzazione. Non si tratta più di “costruire”, ma di “montare” in pochi giorni un volume aggiuntivo in grado di rispondere a tutti i requisiti richiesti dall’edilizia moderna: fatto salvo, naturalmente, il parere favorevole derivante da un sopralluogo e dalle necessarie verifiche statiche da parte dei tecnici.

Cosa dice la legge? poco…

Come al solito, le direttive nazionali sull’argomento sono assolutamente scarne, ma qui entra in gioco l’estrema variabilità della morfologia territoriale. In primo luogo l’Italia è un Paese in cui convivono zone a rischio sismico quasi nullo, medio o elevato e questo impedisce di formulare una regola empirica che possa risultare valida ovunque. Per cui lo Stato si limita a non precludere la possibilità di realizzare sopraelevazioni, ma lascia l’argomentazione più ampia su vincoli e prescrizioni alle regioni, attraverso il Piano Casa, ed in ultimo al Regolamento Edilizio del Comune di appartenenza per stabilire se, quanto e come si possa sopraelevare. L’art. 90 del DPR 380/01 è l’unica normativa nazionale sull’argomento e recita quanto segue:

“1. È consentita, nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti, la sopraelevazione di un piano negli edifici in muratura, purché nel complesso la costruzione risponda alle prescrizioni di cui al presente capo, la sopraelevazione di edifici in cemento armato normale e precompresso, in acciaio o a pannelli portanti, purché il complesso della struttura sia conforme alle norme del presente testo unico.

2. L’autorizzazione è consentita previa certificazione del competente ufficio tecnico regionale che specifichi il numero massimo di piani che è possibile realizzare in sopraelevazione e l’idoneità della struttura esistente a sopportare il nuovo carico”.

Struttura di legno

senigaglia-legno

Il peso specifico del legno, a seconda dell’essenza, è compreso tra 1/3 o la metà di quello dei mattoni: oltre al notevole contenimento del peso, va sottolineata la migliore resistenza al fuoco. Le travature vengono predisposte in fabbrica, in base al progetto, con tutti gli incastri necessari alla legatura principale degli elementi, poi consolidata con piastre metalliche o altre giunzioni.

sopraelevazione in legno

 

Grazie al sistema X-Lam, anche le pareti possono essere costituite da pannelli di legno preformati in fabbrica e predisposti con le necessarie aperture: questa soluzione permette di ridurre fino ad 1/4 lo spessore delle pareti per raggiungere i requisiti di isolamento termico rispetto ai sistemi tradizionali. In questo caso il montaggio degli elementi verticali avviene tramite gru che sollevano e posano i pannelli in loco, anche questi legati a secco con elementi metallici. Senigaglia Legno

Struttura d’acciaio

aggiungere un piano alla casa

Un altro sistema a secco di sopraelevazione leggera è basato su una travatura di acciaio zincato a caldo con elevate prestazioni, abbinata a pacchetti volti ad ottimizzare la coibentazione dei locali. Il sistema Tettofacile® è brevettato a livello europeo e permette di realizzare pareti, tetti e solai con intercapedini di ventilazione che assicurano il miglioramento del taglio termico e il ricambio d’aria costante nel contesto abitativo.

struttura metallica tetto facile

In pratica la struttura ricorda, per i meno giovani, il criterio del Meccano: i tralicci si assemblano e si registrano in opera, quindi il sistema è completamente modulare e la zincatura ne garantisce l’inalterabilità nel tempo. I particolari sistemi di aggancio, con dissipatori per le sollecitazioni orizzontali, conferiscono alla struttura caratteristiche antisismiche. La tamponatura interna ed esterna viene effettuata con pannelli di OSB e Magnesiabord, ovvero lastre a base di ossido di magnesio che assicurano ottime doti di resistenza, incombustibilità, stabilità dimensionale, atossicità e resistenza all’acqua, anche in immersione.

sopraelevazione-in-acciaio

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