Superattico a CityLife

Un ri-progetto di interior che ha determinato una svolta significativa nel panorama del real estate e il rilancio del mercato immobiliare nel capoluogo lombardo

Lo hanno battezzato “Penthouse One-11” questo lussuoso attico su due livelli in cima a uno degli edifici progettati da Zaha Hadid per CityLife, il complesso sorto nell’ex quartiere della Fiera di Milano: in tutto 280 m2 coperti e circa 130 m2 tra terrazza superiore e balconata. Doveva essere concepito come un “appartamento campione”, il cui scopo era essenzialmente quello di presentare una nuova filosofia dell’abitare che avesse come fulcro il benessere della persona, ben integrato un contesto che, tra aree verdi, servizi e spazi comuni esterni e interni per il tempo libero, disegnasse un quartiere a misura d’uomo.

Il layout dell’appartamento era stato completato sulle specifiche indicazioni di un potenziale compratore che poi non ha potuto perfezionare l’acquisto, ma le scelte effettuate avevano creato un assetto distributivo irrazionale e incoerente con l’architettura d’avanguardia utilizzata per il costruito e le aree comuni: bisognava ripensare le dinamiche e l’interpretazione degli spazi, rendere tutto più fluido e conferire all’appartamento un’identità in linea con il mercato a cui ci si rivolgeva, indubbiamente di alta fascia.

È a questo punto che è entrata in gioco Milano Contract District, realtà specializzata in interventi sartoriali “chiavi in mano” per il Real Estate e oggi cellula primaria di Contract District Group: attraverso uno studio approfondito dei volumi e avvalendosi di partner d’eccellenza nel campo del design, ha restituito armonia e spazialità agli interni creando un continuum di materiali e arredi. Un percorso che si è sviluppato tenendo comunque conto di alcuni vincoli impiantistici, come la predisposizione dei bagni e del sistema radiante a soffitto, e distributivi, principalmente determinati dalla posizione della scala interna.

Così la zona giorno ha mantenuto la configurazione di un open space affacciato sul parco e sullo skyline milanese, che però è stato reso completamente a doppia altezza con la demolizione della muratura ai lati della scala, che impediva la comunicazione visiva tra i due livelli; dal living, ora, si ha quasi la sensazione di essere su una nave, complici le geometrie delle superfici vetrate e la loro disposizione. Le modifiche hanno contemplato anche l’aggiunta di un bagno di cortesia, non previsto nel progetto precedente.

Nella zona notte, dove in fase di riprogettazione è stata creata una master suite, prima inesistente, i diversi ambiti sono invece intercalati da zone tampone che assicurano intimità alle camere. Grazie all’impeccabile coordinamento delle maestranze, l’intero restyling dell’appartamento è stato portato a compimento in soli due mesi; l’intuizione di proporre un servizio di personalizzazione di alto livello per immobili di pregio ha risposto efficacemente a una carenza del mercato, creando nuovi stimoli e riportando equilibrio in un settore in cui l’offerta era di gran lunga superiore alla domanda.

L’ingresso, definito dalle grandi lastre ceramiche effetto statuario a vena continua di Rex-Florim, è un vestibolo che assume pianta trapezoidale in virtù del ripostiglio a profondità decrescente realizzato con il sistema Wall & Door di Lualdi in rovere termotrattato. Oltre questa struttura contenitiva, il limite tra ingresso e living è concluso da una lastra in vetro grigio racchiusa in una cornice in ferro crudo che termina nel punto in cui il cosciale della nuova scala di Fontanot intercetta il soffitto.

Il living è un’ampio spazio di socializzazione che acquisisce dinamicità anche grazie alle diverse geometrie variabili degli elementi del parquet Slide Natural Genius di Listone Giordano, utilizzato in tutti gli ambienti della casa salvo alcune necessarie eccezioni. La parete perimetrale è interamente finestrata e offre una vista a perdita d’occhio sulla città molto suggestiva, di giorno e di notte. Il ruolo baricentrico della scala è sottolineato dai materiali con cui è personalizzata per integrarsi nello spazio: pedate rivestite con lo stesso legno del parquet, struttura in ferro crudo come la pannellatura tra living e ingresso, cosciale rivestito in cartongesso intonacato sul lato living, in continuità con le superfici di raccordo con il solaio.

La lunga parete grigio cemento che costeggia l’ingresso incorpora, ben mimetizzate, due porte filomuro che danno accesso, in successione, a uno spogliatoio comunicante con il bagno di cortesia e alla zona notte. Di fronte all’ingresso, l’ampia anta a bilico Compass di Lualdi laccata in tonalità amaranto, insieme al divisorio laterale color melanzana, separa gli spazi conviviali dalla cucina, che si scorge solo attraverso la vetrata di raccordo in prossimità delle finestre.

La cucina, che ripropone il pavimento effetto statuario, è allestita con un’interpretazione del modello Icon di Ernestomeda, in rovere vintage abbinato a un laccato opaco White Moon, con top, cappa e dettagli in acciaio: un riuscito contrasto tra i toni caldi e rassicuranti del legno e le note metropolitane e lucenti del metallo. La consolle in Corian realizzata su progetto davanti alle finestre permette di consumare un drink o la colazione dando uno sguardo al quartiere, nell’ottica di una riuscita compenetrazione tra interno ed esterno.

La zona notte padronale è di fatto una suite ripartita in tre ambiti (letto, cabina armadio e bagno privato) che costituiscono comunque un volume reso fluido dalle suggestioni materiche delle superfici orizzontali e verticali, queste ultime in vetro satinato, fisse e scorrevoli a tutta altezza. Nella camera il parquet risale la parete dietro il letto, come pure nel bagno dietro la vasca; sanitari e rubinetterie sono parte delle collezioni di Gessi. La zona della vasca, a pavimento, è contrassegnata da un tappeto di grès effetto pietra lavica di Florim, utilizzato anche per rivestire la parete di fronte, mentre nella zona lavabi è stata riproposta una finitura tipo encausto come quella della camera da letto. L’interno della doccia è rivestito con lastre effetto resina, serie Industrial di Florim.

Anche la zona notte dei ragazzi è un unico volume, con bagno proprio: oltre la porta scorrevole, un’armadiatura centrale crea uno spazio spogliatoio reso più ampio dalla parete laterale interamente specchiata; ai lati dell’armadio si può passare all’una o all’altra zona riposo-studio, con i letti disposti specularmente a ridosso di un divisorio laccato lucido. In esso è racchiuso un pannello scorrevole che permette di ottenere due camerette separate, scivolando tra le due scrivanie.

Salendo la scala, oltre le superfici vetrate si prospetta progressivamente la visione della grande terrazza, ideale per essere vissuta soprattutto la sera; arrivati in cima, a margine dello spazio aperto sul living a doppia altezza, ci sono una cucina essenziale a scomparsa e un tavolo da colazione a servizio della terrazza, ma anche della zona notte per gli ospiti, nascosta dietro i pannelli scorrevoli rivestiti in lamiera.

Il ruolo di Contract District Group e le aziende partner nel progetto di interior design

I servizi offerti dal nuovo business model Contract District Group, nato nel 2016 come società di servizi legata al settore dell’Home Design con il nome di Milano Contract District, hanno rivoluzionato il mercato immobiliare degli ultimi anni. L’interazione con gli operatori inizia in concomitanza con la definizione del layout distributivo, perfezionato attraverso lo studio degli spazi, il supporto nella predisposizione di soluzioni tecniche e impiantistiche, la scelta delle finiture e culmina con l’allestimento personalizzato degli interni con arredi di alto livello. Questa consulenza a 360° aiuta sia il progettista, valorizzando il suo operato con un processo semplificato, sia il potenziale acquirente, per la personalizzazione integrale attraverso un unico interlocutore. Per l’allestimento degli interni CDG si avvale di partnership consolidate con le migliori aziende italiane. Ecco quelle coinvolte nel progetto di restyling di questo appartamento.

  • Parquet: Listone Giordano
  • Rivestimenti ceramici: Florim
  • Sanitari e rubinetterie: Gessi
  • Illuminazione: Flos
  • Cucine: Ernestomeda
  • Arredo bagno: Karol
  • Pitture: Oikos
  • Porte e pannelli modulari apribili: Lualdi
  • Armadi, arredi, complementi: Lema
  • Scala: Fontanot
  • Divisori in vetro e specchi: Torsellini Vetro
  • Tappeti: G.T. Design

Progetto tecnico e interior design: CDG – Contract District Group
Art Director: Arch. Rudi Manfrin

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