5 modi per cucinare all’aperto

cucinare all'aperto

In giardino o sul terrazzo, completa o essenziale, la cucina esterna è una funzionalità accessoria che, oltre a essere piacevole, può rivelarsi una risorsa. Ecco 5 modi per cucinare all’aperto

L’organizzazione degli spazi esterni prevede anche l’allestimento di zone destinate alla convivialità e non c’è nulla di più appagante di cucinare all’aperto prima di un pranzo in famiglia o in compagnia di amici. Se si dispone di una zona cottura in giardino o sul terrazzo, più o meno completa, il piacere inizia già nella preparazione delle pietanze, complice il fatto che una cucina esterna è di gran lunga meno formale di quella domestica, ed è per questo più facile fare gruppo anche nei preliminari.

Per “progettarla” ci sono alcune valutazioni da fare a monte e la prima cosa da fare, se si tratta di una postazione fissa, è la scelta del posto: dev’essere riparato (o riparabile) dal sole e dalla pioggia, ma anche da correnti d’aria che potrebbero dare problemi con la cottura a fiamma. L’allestimento può variare in funzione delle preferenze culinarie e dello spazio a disposizione: per cucinare all’aperto può servire soltanto un barbecue abbinato a un forno, oppure un fornello a più fuochi, ma si necessita comunque di un piano di lavoro (che al limite può essere smontabile e ripiegabile) ed è bene che sia affiancato da un lavello, sia per le preparazioni preliminari sia per lavare almeno “il grosso” delle stoviglie senza doverle portare in casa. Bisogna perciò che siano disponibili una presa d’acqua e uno scarico che può intercettare una tubazione esistente o essere convogliato a un pozzetto idoneo allo scopo.

Steel

Se lo spazio e gli impianti necessari non sono un problema, si rischia di farsi prendere dall’entusiasmo e allestire da subito una postazione sovradimensionata alle capacità o alla frequenza di utilizzo che può avere un costo rilevante. Meglio iniziare con l’essenziale ed espandere la cucina gradualmente, anche perché sono molte le soluzioni modulari che possono essere implementate a posteriori mantenendo uno stile omogeneo; l’importante è avere, da subito, spazi per tenere l’occorrente a portata di mano, senza dover fare avanti e indietro dalla cucina esterna a quella di casa. Al contrario, se non ci sono le condizioni per un’installazione fissa, si può cucinare all’aperto acquistando delle stazioni di cottura monoblocco accessoriate in vari modi e montate su ruote, sempre pronte per essere messe in funzione portandole sul posto quando serve.

1. Cucina ridossata alla casa

Con questa soluzione si può essere molto favoriti nella predisposizione dei collegamenti idraulici e del gas, specialmente se la cucina domestica si trova sul lato opposto dello stesso muro; sicuramente per collegarsi alla rete elettrica servono opere minime. L’ideale è che la zona sia già sovrastata da una struttura che fornisca riparo, ma anche questa può essere progettata allo scopo: la facilità con cui si può passare dall’interno all’esterno e viceversa diventa un incentivo a utilizzare la cucina esterna più spesso al posto di quella interna, per esempio nella cottura di cibi che producono fumi e odori intensi (fritture, pesci) o che portano scompiglio in casa (confetture e conserve di vario tipo), così l’interno è sempre decoroso qualora dovessero arrivare all’improvviso parenti o amici.

2. L’isola in giardino

Per allestire una vera cucina, distaccata fisicamente dall’abitazione, e cucinare all’aperto bisogna predisporre le “utenze” necessarie, in base a come la si vuole configurare e al livello di indipendenza dalla cucina di casa. A meno di allestire una semplice zona per barbecue e cotture alla griglia, l’inserimento di un lavello richiede la presenza di un punto acqua a cui collegarsi (usare un tubo da giardino “volante” non è il massimo) e bisogna predisporre un tubo di scarico fino al pozzetto più vicino; per il gas può bastare una bombola, ma non può mancare un collegamento alla rete elettrica per luci dirette sul piano di lavoro quando si cucina la sera e alcune prese elettriche (stagne) per frigorifero o piccoli elettrodomestici presi “in prestito”, all’occorrenza, dalla cucina di casa.

3. Cucina apri e chiudi

Quando è chiusa è un parallelepipedo d’acciaio AISI 316 su ruote che misura 185x76xH115 cm, ma basta sollevare il coperchio e ribaltare le due estensioni laterali e Finalmente (così si chiama questo modello) rende disponibile lavello e piano cottura a induzione o a gas, con sotto tre moduli che incorporano bidoncini per la differenziata, ripiani per piatti e bicchieri e un frigorifero in classe A+++ che può mantenere il freddo fino a 12 ore, raggiunta la temperatura, scollegato dall’alimentazione elettrica. A livello di accessori non manca nulla: tagliere, lavagna, miscelatore, scolapiatti, portacoltelli, barra magnetica, portabottiglie; tra i complementi alternativi ci sono il grill elettrico, piano a induzione Wok e scaldavivande. Esiste anche una versione con barbecue professionale (foto a lato) al posto della cottura tradizionale e vano a giorno con ripiano in bambù. In apertura, Finalmente ha una larghezza di 325 cm e un’altezza di 178 cm ed è una cucina interamente made in Italy. Prezzi a partire da euro 12.526,00 + IVA. Foster

4. Forno e griglia

Bisogna avere le idee molto chiare sul suo posizionamento, in quanto questo modulo di cottura è composto da elementi prefabbricati che vanno collegati con uno speciale collante e l’assemblaggio è definitivo, perciò non è più possibile spostarlo; a parte questa precisazione, il design della stazione di cottura Antille è veramente accattivante. Complessivamente misura 255x90xH250 cm, è allestito con forno in materiale refrattario e barbecue affiancato da un vano laterale per la produzione delle braci, che possono essere prelevate man mano che si formano e trasferite sotto la griglia per una cottura ottimale senza fiamma. Sotto lo spesso piano in Marmotech grigio levigato ci sono diversi scomparti che possono essere chiusi, su richiesta, con antine in legno o in acciaio; la porta del forno incorpora fori di presa d’aria e un termometro analogico. Il forno misura internamente 77×65 cm, la griglia da 76×55 cm in acciaio inox, regolabile su due livelli, è richiudibile e lavabile in lavastoviglie; la copertura effetto tegola è in Cemipiù antracite, un particolare impasto per esterni. A partire da euro 4.735,00. Palazzetti

5. Modulo unico su ruote

Un’intera gamma di elementi compatti e indipendenti in acciaio inox AISI 304 con satinatura argento per l’allestimento di una cucina interna o, nella versione Outdoor, all’aperto: questi ultimi sono montati su ruote antiscivolo provviste di bloccaggio, perciò è facile ricoverarli al riparo in condizioni meteorologiche avverse. Questo modulo misura 190x65xH90 cm e contiene piastra di cottura, fuoco a gas singolo con tripla corona, friggitrice elettrica, piano inferiore estraibile e vano portabombola; è disponibile in versione tutta acciaio o con i cassetti di legno di rovere e può essere allestito, oltre che in questo modo, con sistemi diversi di cottura e con ante. A richiesta, un’elegante copertura impermeabile in poliestere consente di proteggere il blocco cottura dall’umidità e dalla rugiada notturna. Il prezzo di listino è di euro 11.000 + IVA. Alpes Inox

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here