Verandare il terrazzo per vivere gli spazi aperti

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Verandare il terrazzo, un portico o un semplice balcone è indispensabile per poterli sfruttare più a lungo e continuare a godere degli spazi aperti magari anche per tutto l’anno

Le limitazioni negli spostamenti a cui si è soggetti da oltre un anno hanno incentivato le persone a rivalutare gli spazi domestici, soprattutto quelli all’aperto. Chi ha un giardino è più fortunato di altri, ma anche nella bella stagione non sempre le condizioni meteorologiche sono favorevoli; inoltre, in certe zone il clima è meno mite che in altre, per molti mesi dell’anno. Verandare il terrazzo vuol dire poter avere uno spazio riparato da vento e intemperie, comunicante con l’esterno, magari riscaldabile. Può trattarsi di una struttura aggiuntiva da costruire da zero (che incrementa il valore dell’abitazione e può far conseguire un interessante risparmio energetico, se ben esposta) o della trasformazione di una “superficie” in “volume”, chiudendola con sistemi idonei a costituire un riparo che possa ospitare un living, una zona pranzo o, se lo spazio non è molto, un semplice angolo per la colazione.

Per chi abita in condominio e dispone soltanto di un balcone, la sua chiusura è relativamente semplice e poco onerosa, dato che si tratta di chiudere solo la parte frontale; tuttavia è necessario ancorare gli elementi di cornice al balcone del piano di sopra e bisogna essere esplicitamente autorizzati a farlo. La cosa è più complessa se il balcone è completamente aggettante, quindi privo di copertura: l’intervento del singolo comprometterebbe l’armonia della facciata, perciò è quasi impossibile chiuderlo se non lo fanno anche gli altri condomini. In entrambi i casi, a seguito della chiusura è possibile che debba essere rivista la tabella millesimale, in quanto il balcone diventerebbe una veranda. Insomma, bisogna sempre informarsi bene a monte.

Tuttavia, anche per verandare il terrazzo nelle case singole ci sono limiti da rispettare e regole da seguire, specialmente se il nuovo spazio protetto rappresenta a tutti gli effetti un ampliamento: superfici massime, tipologia di permessi e criteri costruttivi sono molto variabili a seconda della zona e delle caratteristiche che avrà la struttura, nonché della destinazione d’uso.

Nell’organizzazione di nuovi spazi all’aperto, si può pensare a una zona cottura più o meno completa in base agli spazi e alle abitudini familiari: non è necessariamente un’opzione riservata a chi ha un giardino, è realizzabile anche ai margini di una terrazza. Va da sé che la cucina (o il forno o il barbecue) dev’essere riparata o riparabile, sia dalle precipitazioni sia da sole e vento, anche per motivi di praticità di utilizzo.

Senza soffermarci su allestimenti complementari (arredi da giardino, illuminazione ecc), un particolare molto importante per gli spazi esterni è rappresentato dalle pavimentazioni delle aree di soggiorno e di quelle di transito: anche queste sono scelte importanti che devono tenere conto dello stile della casa, della configurazione degli spazi e della loro destinazione d’uso per garantire facilità di manutenzione, sicurezza e… personalità.

Verandare il terrazzo in condominio

Se la struttura che si installa è considerata inamovibile serve il permesso a costruire; al contrario, se è amovibile, rientra tra gli interventi eseguibili in edilizia libera. Di norma non è necessaria l’autorizzazione del condominio (se è incassato), a meno di vincoli specificati nel regolamento interno e a patto che non alteri il decoro architettonico dell’edificio (valutazione soggettiva, conviene approfondire) e che non interferisca con il diritto di affaccio del condomino superiore, ossia che non sporga dalla facciata. Meglio comunque interpellare sia l’ufficio tecnico comunale sia il condominio.


Quanto costa

Inutile precisare che per avere costi certi bisogna farsi fare un preventivo in base al progetto, i prezzi sono estremamente volatili i relazione al materiale scelto per realizzare la struttura e per le tamponature. Solo a scopo informativo si può considerare un costo di 500-700 euro/m2 per una serra solare (ma comporta un risparmio energetico nel tempo); i prezzi sono inferiori se si tratta di una veranda: aperta, da 150 a 350 euro/m2 (a seconda che la struttura sia in alluminio, PVC o legno), chiusa da 200 a 500 euro/m2. Verandare un terrazzo può costare 100-150 euro/m2 (vetri doppi, telaio in PVC) o 350-550 euro/m2 (vetri doppi, telaio in legno). Sono esclusi eventuali oneri fiscali.

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