Divano fibre intrecciate Babylon Varaschin

Divano fibre intrecciate

Utilizzare complementi d’arredo come un divano fibre intrecciate per gli ambienti outdoor e indoor significa nobilitare fortemente questi spazi, conferendogli un fascino particolare

Case History: Varaschin

Guardiamoci intorno: si sta comodi sulla poltrona di midollino, il pane si porta in tavola in un cesto di vimini, frutta e verdura fan bella mostra di sé in un vassoio intrecciato, i prodotti dell’orto e del bosco si raccolgono bene solo con un canestro,  la culla in giunco è l’ideale per un neonato e poi tutta una serie di contenitori fatti esclusivamente a mano con fibre naturali come la cesta della biancheria, quella per i giocattoli, per il pic-nic, per il pescatore, ecc. Il manufatto intrecciato è tuttora, e sarà sempre, apprezzato: difficile sostituirlo con un altro materiale. Ciò che ci piace in questi oggetti è il contatto diretto con un materiale naturale, lavorato con tecniche che si perdono nella notte dei tempi. Vale davverola pena di non perdere la vicinanza con alcune piante, comunissime anche nelle nostre zone, che, raccolte e conservate nel modo dovuto, forniscono un materiale semplice da lavorare e prodigo di soddisfazioni.

Arredamento in fibre intrecciate

Arredamento in fibre intrecciate

La produzione dei mobili di giunco, rattan, vimini, ecc è andata negli ultimi anni acquistando sempre maggior prestigio tanto da conquistare una posizione nell’arredamento, per dignità ed eleganza, autonoma e quasi pari a quella dei materiali più pregiati come il legno o il metalloMolte sono le qualità di questi mobili: leggerezza, elasticità, durata, facilità di pulizia. Esteticamente il loro pregio è quello di avere quell’aspetto così piacevole che è la caratteristica di tutti quei materiali “naturali” come sono appunto il rattan, il giunco e le varie canne palustri, di provenienza nostrana o esotica, che possono essere intrecciate e piegate secondo le forme più fantasiose dalle mani dell’uomo.

Una questione climatica
L’intreccio è una delle più vecchie tecniche del mondo, addirittura precedente alla produzione di vasellame. I materiali disponibili, a partire dalla liana, dal giunco e da tutte le canne palustri, fino ad arrivare ai rami degli alberi, dipendono dal tipo di clima per cui, oggi come allora, i vari metodi di intreccio si sono sviluppati in modi diversi nelle varie zone. Focalizzando particolarmente l’attenzione sull’arredo in fibre intrecciate naturali e sintetiche è opportuno iniziare cercando di capire quali sono i materiali che la natura mette a disposizione per realizzare questa tipologia d’ arredo.

  • Vimine
    Il vimine non è che il ramo di salice (salix trianda il più comune, salix viminalis e salix purpurea con altre varietà di colori), scortecciato o meno, usato intero o diviso per il lungo, ma sempre rametto di salice spuntato in primavera, raccolto nell’inverno successivo e lasciato a “maturare” per una stagione
  • Rattan
    Rattan è la denominazione di tutti i derivati di una pianta tropicale indonesiana, della famiglia Calamus, largamente coltivata proprio per la varietà di prodotti che se ne ricava. La “canna d’India” ed il “midollino” pur così diversi, vengono entrambi dalla stessa pianta dalla quale si ricavano anche la “paglia di Vienna”, le gambe e le traverse dei mobili di giunco, fibre per stuoie e strisce di varia larghezza, sezione e spessore da tessere o intrecciare per fare dai ventagli alle poltrone.
  • Giunco
    E’ il nome italiano che viene dato a varie erbe palustri appartenenti ai generi Iuncus delle Giuncacee, Scirpus e Schoenus delle Ciperacee. Il “giunco da stuoie” è lo Scirpus lacuster, con fusti alti fino a tre metri, usato da secoli per materassi, cestini, poltrone e tappeti.
  • Paglia
    Si ricava da steli di frumento, d’orzo, di riso, di avena. Vere e proprie trecce di paglia si possono acquistare (in metri o a gomitoli) già pronte all’uso, oppure si possono preparare da soli; basta prendere dei gambi, ammorbidirli in acqua tiepida e lavorarli.

fibre naturali

 

La tradizione dell’intreccio in Italia

Nel nostro paese la tecnica dell’intreccio ha radici secolari, ma è nel 1969 che si afferma come realtà produttiva d’eccellenza. Infatti, in quell’anno, Ugo Varaschin fonda VARASCHIN un’impresa che sarebbe divenuta leader indiscussa nella produzione di arredo in rattan, consacrando il lavoro dell’intreccio manuale (scarica il file delle tipologie di intreccio Varaschin). La Varaschin produce soluzioni di arredamento per esterni sia per il settore residenziale che per quello attinente all’Hospitality. Il midollino, stupendo materiale naturale, che è diventato di uso comune in Italia nel dopoguerra e soprattutto dagli anni ’70, quando queste fibre naturali cominciarono ad essere trattate con materiali che ne miglioravano la resistenza agli agenti esterni, e gli oggetti intrecciati a mano, in midollino e rattan, sono diventati un simbolo tra gli elementi di arredo per esterni. Elementi d’arredo che ritroviamo al giorno d’oggi tra le soluzioni d’arredo più versatili anche per interni come, ad esempio, il divano fibre intrecciate Babylon

Il divano fibre intrecciate Babylon

divano fibre intrecciate Babylon

Babylon è un divano fibre intrecciate con struttura in tubo di alluminio verniciato a polveri. rivestimento in corda ritorta di fibra sintetica intrecciata. piedini in poliestere grigio. Le imbottiture sono in gomma poliuretanica drenante a cellula esplosa ce, di varie densità. I cuscini sfoderabili realizzati in misto paineira e poliestere. Le caratteristiche dei rivestimenti sono descritte nella cartella “tessuti” varaschin spa (clicca qui per il dowlonad diretto)

Per la pulizia quotidiana utilizzare un panno di cotone asciutto, per una pulizia piu’ radicale, non utilizzare assolutamente prodotti quali alcool, ammoniaca, diluente, nè prodotti abrasivi, ma un detergente neutro. In ambienti marini e’ doveroso lavare l’articolo settimanalmente con abbondante acqua dolce.

  • Clicca per scaricare il file 3D (apribile con Autocad e Photoshop) divano dwg e divano 3ds

Dimensioni divano fibre intrecciate Babylon Varaschin

dimensioni divano babylon

Esempi di fibre intrecciate

esempi di fibre intrecciate

Arredo in fibre intrecciate naturali 4

  1. La legatura a catena può essere eseguita sia con un unico stelo ripiegato che con due steli  che si intrecciano fra loro.
  2. Così inizia l’intreccio denominato treccia. Lo stelo verticale col nastrino indica il punto d’inizio di questa elegante forma di finitura.
  3. Così si ripiegano verso il bassoi montanti verticali per formare un bordo superiore molto simile
  4. L’avvio di una treccia terminale con tre steli. La prima fase consiste nel ripiegare verso il basso tre steli leggermente intrecciati tra loro: osservare la disposizione

  5. Dopo l’incrocio del primo montante anche i tre montanti successivi vengono ripiegati verso il basso ed intrecciati esattamente come si è fatto con i primi tre.

  6. Questo è il modo per concludere il bordo: l’ultimo montante verticale viene ripiegato e intrecciato attraverso i primi tre o quattro, a seconda della sua lunghezza.

arredo outdoor

1 commento

  1. Un divano intrecciato valevole sia per ambienti interni che esterni . Si tratta di un prodotto d’ arredamento con una lavorazione meticolosa ma ripetitiva. Se si vuole questa tessitura di fibre naturali si ricerca un oggetto non inquinante.

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