Antonio Sabatino Architetto: aumentare gli spazi

L’appartamento anni ’60 cambia faccia: un bel progetto dell’Architetto Antonio Sabatino che rivoluziona completamente lo spazio con l’abbattimento di alcuni muri e lo spostamento di altri. Il tutto ha permesso di liberare lo spazio per un secondo bagno e per un arredamento a scomparsa sotto ante che si mimetizzano con la boiserie.

La situazione di partenza di questa ristrutturazione era quella di una coppia con due figli piccoli che aveva necessità di trasformare un appartamento degli anni ‘60 in un’abitazione luminosa, con un grande living e un secondo bagno in aggiunta a quello esistente.

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La sfida era importante: l’unità si presentava con un piccolo e cupo ingresso dal quale si accedeva alla cucina a destra e alla sala a sinistra; di fronte un disimpegno, con ai lati le due camere e di fronte il bagno. Finiture e concezione degli spazi erano ibernati da 50 anni. Nella nuova configurazione l’ingresso comunica direttamente con il living che sfocia nella cucina, il tutto sul lato sud per avere piena luce, grazie anche a finestre ampliate; la ex cucina, sul lato nord, è ora camera da letto, più grande grazie alla veranda che ne diventa l’estensione e allo spostamento del muro che la separa dalla camera dei figli, ridimensionata, ma con spazio più che sufficiente per i bimbi che crescono. L’abbattimento delle tramezzature che definivano il disimpegno ha permesso di realizzare un nuovo modulo centrale in cui installare un secondo bagno. Quasi tutti gli arredi e le boiserie sono stati disegnati su misura dal progettista, con lo scopo di incrementare la spazialità, la diffusione della luce e offrire vani, a giorno o chiusi, a disposizione di ogni ambiente, sfruttando l’intera altezza disponibile.

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Spazi inattesi e definiti da boiserie e pannellature

boiserie

La porta blindata d’ingresso è a totale filomuro ed è stata rifinita nella stessa tonalità cacao delle pareti: soltanto la maniglia ne segnala la presenza. Osservando il disegno, si nota che nel bagno di servizio è ricavata una nicchia sottratta alla zona pranzo: la protuberanza rimane però impercettibile dall’esterno in quanto è stata studiata una boiserie con vani laterali che la nasconde. In particolare, quella che definisce l’angolo tra cucina e living è utilizzata come armadiatura-scaffale sfruttabile sia dal lato rivolto sulla zona pranzo sia da quello che interessa la cucina. Di fronte al divano una pannellatura attrezzata a tutta parete si sviluppa fino a sconfinare nell’ingresso, dove incorpora un vano appendiabiti.

Cucina integrata (ma non troppo) nel living

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La cucina, realizzata su misura, è schermata da una parete a tutt’altezza in cristallo satinato temperato da 10 mm che nasconde alla vista degli ospiti il piano di lavoro. L’impiantistica è inserita nelle controsoffittature di varia altezza che si raccordano con le travi ribassate per nasconderle e definiscono meglio gli ambiti funzionali nell’open space.

Bagno-lavanderia nel cubo centrale

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Il bagno di servizio presenta un piatto doccia da 140 cm chiuso da cristalli temperati con porta scorrevole e con un grande soffione da 400×400 mm incassato nel controsoffitto. Per le dimensioni ridotte (3,5 mq) si è scelto un rivestimento chiaro, in grès effetto legno con mosaico sul lato doccia, e una parete a specchio che include un lavandino con rubinetteria a parete e il WC, entrambi sospesi. La nicchia profonda 60 cm in cui sono inserite, sovrapposte, lavatrice e asciugatrice, separate da un cassetto, è nascosta da ante con chiusura a filo, provviste di griglie di aerazione e di ganci per accappatoi.

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Grandi specchi per dilatare gli spazi

Il bagno padronale occupa circa 4,7 mq, come nella situazione originale: anche in questo caso il rivestimento arriva fino a soffitto, ma è costituito da lastroni di grès a effetto pietra che interessano anche il perimetro della vasca da bagno e il pavimento, conferendo stile e continuità all’ambiente. Il lavabo installato nel mobile a sospensione è sovrastato da uno specchio quadrato privo di cornice, mentre la parete che ospita i sanitari, nella parte alta, è rivestita con una specchiatura continua che incorpora parzialmente la placca di risciacquo.

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Camera da letto con veranda attrezzata

Nella camera matrimoniale i comodini sono sospesi, fissati a un pannello che supporta anche la testiera del letto, e le armadiature hanno tutte una finitura laccata lucida per amplificare la luce. La veranda (prima annessa alla cucina) è stata trasformata in una vera e propria estensione della camera, complice anche l’utilizzo di un grès porcellanato effetto legno in continuità con la pavimentazione interna.

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Una struttura di legno laccato bianco nasconde la vecchia intelaiatura della veranda, essendo sovrapposta a essa, e incornicia le finestre, ampliate e dotate di vetri traslucidi: nella parte inferiore i ripiani inclinati danno vita a una capiente scarpiera, mentre su quelli ai lati delle finestre c’è spazio per altri complementi come borse, cappelli, sciarpe.

Colore e luci puntiformi per i bimbi

cameretta-bimbi

La camera dei bambini ha richiesto uno studio approfondito in quanto, oltre ad avere una forma irregolare, si volevano evitare soluzioni di letti a castello: i due letti sono a terra e disposti a L, incastonati da boiserie con nicchie illuminate a led per regolarizzare la forma della camera e portare in alto le armadiature, lasciando ai bimbi uno spazio di gioco più che sufficiente.

Architetto Antonio Sabatino

Antonio Sabatino si è laureato nel 2001 all’università di chieti con 110 e lode, vincitore di diverse borse di studio e premi, apre il proprio laboratorio di idee l’anno successivo e nel 2003 consegue il master universitario di ii° livello in architettura ecosostenibile presso l’università alma mater di bologna con il massimo dei voti. Visita il sito.

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