Architetto Alessandro Marchelli | Spazi luminosi

Intensità, distribuzione e colore delle sorgenti luminose, superfici e arredi scultorei utilizzati come diffusori, la trasformazione a cura dell’Architetto Alessandro Marchelli che coniuga gli spazi in un percorso emozionale

La palazzina settecentesca che ospita questo appartamento affaccia su una via pedonale nel cuore del centro storico di Nizza Monferrato (AT); la ristrutturazione, a cura dell’Architetto Alessandro Marchelli, ha interessato l’intero edificio e ha conseguito prestigiosi premi in ambito internazionale.

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L’unità occupa il secondo livello e la mansarda, deriva dalla fusione di due appartamenti separati e si sviluppa su 100+100 mq con annessi 60 mq di terrazza panoramica; una radicale ridistribuzione degli interni, che ha richiesto interventi strutturali importanti, ha portato alla realizzazione di volumi caratterizzati dal bianco integrale, da altezze variabili e alternanza di linee e curve, in cui sono stati inseriti elementi di spicco, come la scala, il camino convesso, le travature, frutto dell’ingegno del progettista che si è concretizzato grazie all’abilità di maestranze qualificate. Ma è l’impiantistica, in particolare l’illuminazione, generale e parziale, a giocare un ruolo fondamentale nel connotare gli spazi e trasmettere sensazioni ogni volta diverse: strisce di luce o sorgenti puntiformi, a vista o nascoste, parte di un progetto domotico più ampio che permette la gestione di tendaggi, wi-fi, musica, impianti idraulici ed elettrici, climatizzazione.

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La scala, davanti all’ingresso, è ancorata a una struttura di acciaio vincolata al pilastro portante in calcestruzzo, rivestito con lamiera effetto corten; il soffitto a cassettoni del soggiorno è stato sviluppato dal recupero delle cinque travi originali in castagno, inserendo nuovi elementi lignei e realizzando pannellature in cartongesso che nascondono le strisce di led, la cui luce è amplificata dalle superfici trattate con vetrificante.

Scala autoportante

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La scala autoportante che conduce all’attico, realizzata in ferro battuto con gradini rifiniti a resina, si presenta con illuminazione a led nascosta che si accende magicamente solo al passaggio. Le strisce di led sono inserite in tagli praticati nella parte inferiore del corrimano, poi sigillati con resina trasparente.

Bellezza ed emozioni, per sé e per gli ospiti

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Oltre la cucina, attraversando un parallelepipedo bianco lucido con porta a specchio e luci puntuali a led, si accede alla camera degli ospiti, con bagno privato, doccia provvista di cromoterapia e, volendo, accesso indipendente.

Travatura di luce

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Ciascuno dei 24 cassettoni che sovrastano la zona pranzo-relax è contornato da strisce luminose comandabili e dimmerabili separatamente; la zona pranzo e la zona cucina sono un rincorrersi di suggestioni emotive determinate da un’illuminazione d’atmosfera, con le lampade disegnate dal progettista che rendono puntuali i fasci luminosi sul tavolo da pranzo, dal portale asimmetrico e curvo (a destra nella foto) che diffonde la luce dei led blu disposti sul parquet bianco a listoni. Scendendo, tramite un gradino retroilluminato lungo come il portale, si accede alla cucina in acciaio satinato, composta da un’isola centrale contornata dagli elettrodomestici e da dispense incastonate in scenari di luci a led.

Caminetto incassato in curva

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Nella zona living, a sinistra della scala, il polo d’attrazione è costituito dal camino convesso progettato dall’architetto Alessandro Marchelli e realizzato dall’azienda Toppino, inserito a filo della parete curva e contornato da una finitura in corten retroilluminata; alla sua sinistra, dove il profilo a sbalzo alla base della parete diventa un mobile, trova posto il grande schermo TV e, di fronte, il divano visibile nella foto della pagina precedente.

Un intero piano per gli spazi privati

Home theatre nell’attico

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Salendo la scala si approda al living in cui convivono diverse funzionalità nascoste: tra due travi, sopra il mobile basso wengé, è arrotolato lo schermo dell’home theatre, il proiettore è chiuso da una ribalta a filo parete tra le due fonti luminose dietro il divano. L’armadiatura con ante a filo nasconde lavanderia, stireria e vani funzionali con ripiani; le strisce di led posizionate sulla parete di fondo del mobile, che si attivano all’apertura, possono fungere anche da illuminazione d’atmosfera modulando le ante.

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Il terrazzo è pavimentato con listoni di legno miscelati con resine e offre uno spazio multifunzionale per godersi il sole, per cene conviviali o per momenti di relax.

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La camera da letto affacciata sul solarium

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Il grande letto circolare in pelle bianca è retroilluminato da led blu; dietro, una semiparete raffigura una goccia d’acqua che si infrange in uno spazio liquido immobile, generando miriadi di cerchi concentrici e riflette un senso di calma e benessere, enfatizzato dalla luce leggera di due lampade a sospensione laterali disegnate dall’architetto Alessandro Marchelli. La semiparete separa la camera dall’antibagno e, sul lato opposto, davanti ai lavabi appoggiati su un piano rifinito in cemento e resina, diventa un grande pannello luminoso. Dalla camera si accede al terrazzo tramite una grande vetrata scorrevole a filo pavimento che, durante il giorno, è schermata da tende arricciate a tutt’altezza e lasciate scivolare a terra, un velo protettivo che lascia filtrare la luce diurna.

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Vasca nella nicchia

Realizzata su progetto e trattata a resina, con getti di aria calda per l’Airpool mischiati ad altri per l’idromassaggio lombare, è adattata allo spazio ricavato in una nicchia a lato della camera da letto e illuminata da fibre ottiche incassate nel controsoffitto che offrono il piacere della cromoterapia cambiando colore.

vasca-da-bagno-ledLa doccia ha un locale proprio a fianco della vasca, con una parete vetrata che affaccia sul terrazzo, schermabile con una protezione che lascia passare la luce. Il piatto è una miscellanea di sassi di Matera annegati in una speciale resina che lascia passare l’acqua, raccolta in un fondo d’acciaio provvisto di sifone per l’evacuazione. Anche qui, fibre ottiche che cambiano colore inserite nella parete di fondo hanno funzione scenografica e cromoterapica.

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Architetto Alessandro Marchelli

Alessandro-MarchelliInterior architect e designer, nel 1990 ha fondato lo studio internazionale AM+D, incentrato sull’architettura d’interni sensoriale e il design sperimentale creativo; con il progetto relativo a questa palazzina (Casa Dova) ha vinto l’International Design Award 2012 e l’A’Design Award & Competition 2014. Sito dell’Architetto

 

Fotografie: Adriano Pecchio
Foto profilo: Daniele Ferrero

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