Da tipografia a loft, Paolo Larese Architetto

progetto paolo larese architetto

Gli spazi occupati in precedenza da una tipografia nel centro storico di Padova sono stati convertiti a moderna unità abitativa progettando integralmente la distribuzione interna degli ambienti e intervenendo sulla copertura per dare luce a zona notte e studio

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[dropcap]N[/dropcap]el recupero di spazi postindustriali da trasformare in abitazioni è come trovarsi davanti a un foglio bianco, a una storia tutta da inventare; una normale ristrutturazione offre comunque punti fermi su cui realizzare una sovrascrittura, ma qui non c’è uno stato di fatto da reinterpretare, è una prima volta di una seconda vita.

Il progetto di questo loft ha previsto un grande open space a piano terra, in cui convivono il soggiorno, la cucina e la zona pranzo affacciati sullo scoperto esterno trasformato in veranda, una zona relax-conversazione nell’area rialzata e un grande bagno padronale. Sfruttando la particolare altezza interna, è stato possibile realizzare un grande soppalco per una biblioteca-studio e per le camere da letto con bagno notte e annesso terrazzo-solarium nicchiato, ricavato grazie a un taglio nella copertura a volta di botte, a cui si accede attraverso grandi portefinestre scorrevoli.

Per poter soppalcare il volume disponibile si è resa necessaria la demolizione della pavimentazione originale sopraelevata, sia per esigenze impiantistiche (nuova distribuzione idro-termosanitaria e progettazione ex novo dei bagni), sia per predisporre le nuove strutture interne, costituite da pilastri di calcestruzzo e putrelle d’acciaio, che hanno permesso di effettuare il taglio dei tiranti della copertura e soppalcare metà della superficie utile.

Tutta la casa è stata rifoderata dall’interno con contropareti di cartongesso e lana di roccia per migliorarne la coibentazione; all’interno delle contropareti si sviluppano gli impianti elettrico e di climatizzazione, le griglie degli split formano una sorta di quadri mimetizzati con le pareti. Tutte le porte interne della casa sono di tipo scorrevole a scomparsa. Un elemento fondamentale nella nuova configurazione è la luce: avendo a disposizione la sola parete sud per la posa delle finestre, questa è stata dotata del maggior numero di serramenti e su di essa si concentrano le zone più importanti della casa; inoltre sulla copertura sono state installate diverse finestre da tetto Velux per aumentare l’illuminazione generale.

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Un vuoto da riempire sotto la volta a botte

L’immobile si presentava come un grande volume unico a tutt’altezza, con copertura a volta di botte e tiranti d’acciaio; la pavimentazione era sopraelevata rispetto al piano di campagna e l’illuminazione naturale era fornita da un’unica vetrata a tutta parete orientata a sud. L’area esterna, a cui ora si accede da cucina e zona pranzo, è stata rivestita con una pavimentazione di legno di ipé e incorniciata da fioriere metalliche bianche.

Un palco all’ingresso

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Lo spazio conviviale è collocato su un piano rialzato rispetto al livello del resto della casa. è il luogo più scenografico dell’abitazione, dove convivono grandi altezze, la spazialità generata da esse, il soppalco e pochi elementi caratterizzanti: il grande caminetto a legna dal design moderno, la resina che identifica la pavimentazione, utilizzata solo in quest’area, la parete rivestita con grandi tavole di legno antico scelte sapientemente e accostate a formare un vero e proprio quadro.

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Questa parete è stata concepita essenzialmente per nascondere la rampa sinistra della scala che porta alla zona soppalcata biblioteca-studio e per ottenere una separazione dal retrostante bagno padronale “passante”. Lo stesso portoncino blindato d’ingresso è in tinta con la parete e privo di cornici per renderlo il più possibile invisibile.

La scala a ipsilon per accedere allo studio o alla zona notte

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Uno degli elementi distintivi del progetto è dato dall’utilizzo di pochi materiali, spesso lasciati grezzi come nel caso del calcestruzzo dei pilastri, la cui unica finitura è stata una mano di prodotto antipolvere.

Le putrelle di ferro del soppalco sono semplicemente verniciate e la scala, le cui rampe sono ricavate da lastre di ferro fiammato tagliate al laser, piegate e poi montate in opera, è soltanto rivestita da uno strato di cera applicata a caldo per proteggerla.

I parapetti sono in vetro strutturale lungo la scala e sul soppalco, mentre a protezione della terrazza annessa alla camera da letto e dell’apertura che dal soppalco affaccia sul living sono installati cavetti d’acciaio.

Allo stato iniziale il locale aveva una superficie di 160 mq circa; la costruzione del soppalco ha aumentato di circa il 50% la superficie a disposizione. La struttura, in travi di legno inserite negli incavi delle putrelle d’acciaio, è stata realizzata secondo criteri antisismici, ossia con una minima rientranza rispetto ai muri perimetrali.

Zona notte con solarium

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Il bagno a piano terra è stato concepito come uno spazio passante: vi si accede sia dalla zona d’ingresso sia dal soggiorno e lo si percorre senza soluzione di continuità. Costituisce infatti un vero e proprio spazio da vivere e da attraversare in completa armonia con il resto della casa; la vasca da bagno rotonda, installata sul pavimento in legno è un elemento d’arredo che definisce l’ambiente. Il bagno al primo piano, a servizio della zona notte, è invece uno spazio più intimo e avvolgente; l’illuminazione è garantita dalla finestra da tetto che taglia il soffitto in diagonale con un particolare gioco di linee e di luci. Tutti gli arredi dei bagni, in legno massello con effetto spazzolato, sono appositamente disegnati.

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In camera da letto si possono vedere la putrella a soffitto e i pilastri grezzi che hanno permesso il taglio dei tiranti originali. Nella parte opposta al terrazzo, dove le altezze vanno diminuendo, è ricavato il guardaroba.

Paolo Larese Architetto

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Lo studio Larese-Tonellato con cui collabora sviluppa progetti nel residenziale, nell’urbanistica, nella produzione, nel terziario, negli allestimenti espositivi e nel design con una metodologia attenta alla sostenibilità ambientale. Da fine 2014 è project manager della Nesite Divisione Contract, azienda leader nella produzione di pavimenti sopraelevati; la Larese Global Service da lui gestita è una società di servizi che si occupa di manutenzione, ristrutturazione e nuova edificazione a 360 gradi, offrendo un servizio completo con un unico referente.

Paolo Larese, classe 1975, vive e lavora a Padova; laureato in architettura allo I.U.A.V. di Venezia nel 2001, dallo stesso anno lavora come collaboratore dello studio associato Larese-Tonellato. Parallelamente, nel 2010 fonda la Larese Global Service, ditta di servizi per l’edilizia.

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