Una progettazione d’interni audace e di rottura: un arredamento strutturale che lascia godere il calore del vuoto e dei materiali, il legno in due declinazioni e il ferro

In un’area che un tempo ospitava una “fabbrica del ghiaccio” (in realtà, di prodotti surgelati), sorge un edificio di recente costruzione concepito con sistemi energetici moderni, sede di questo appartamento di 170 mq disposto su due piani.

Un progetto di ristrutturazione minimalista decisamente flessibile, con una linea guida ben precisa, ma non vincolante. Gli spazi devono essere trasformabili con un semplice gesto, rivelare e nascondere, dividere o raddoppiare a seconda delle circostanze, niente dev’essere definitivo o limitato.

Il punto focale del progetto è una struttura con pannelli scorrevoli che aprono o chiudono contenitori e passaggi, sovrapposta alle pareti: si snoda per tutto l’appartamento, è in ferro crudo e può separare la cucina dal living rivelando una libreria, chiudere il corridoio che conduce ai bagni mostrando un guardaroba da ingresso, occultare tutto e spalancare gli spazi.

Gli interni sono nudi, ma non spogli: l’utilizzo di grandi specchi, gli schemi di posa del parquet di rovere e delle pannellature, la compenetrazione di ferro e legno generano più percorsi vivaci e tridimensionali che si delineano fino a un limite soltanto ideale, per poi ricominciare offrendo percezioni dello spazio ogni volta differenti.

Cucina e soggiorno formano un grande ambiente a L, ma erano in realtà due locali separati da una muratura continua, ora parzialmente abbattuta, come evidenziato dalla linea gialla nel disegno della pagina accanto; l’accesso al locale in cui è allestita la cucina avveniva attraverso un’apertura in fondo al corridoio (linea rossa), chiusa dopo aver messo in comunicazione i due locali. A lato dell’ingresso si nota la predisposizione della rampa a sbalzo per cui si è reso necessario annegare una putrella di ferro nella muratura.

Il ruolo del legno

Il legno è l’altro grande protagonista degli interni, utilizzato per pavimenti, alcuni soffitti e diversi mobili; questi ultimi, nella parte frontale, presentano una lavorazione simile alle fresature della struttura in ferro, ma in rilievo.

Il parquet segue due diversi criteri di posa: in tutta la casa, davanti alla struttura in ferro e per una profondità di circa un metro, i listoni di rovere sono posati ortogonalmente rispetto al resto della stanza, delineando una sorta di percorso che costeggia l’elemento chiave del progetto.

La struttura polivalente in ferro

I pannelli in ferro crudo presentano riquadri fresati; a lato della parte fresata è presente un elemento in rilievo di pari altezza che ha funzione di maniglia. Alcuni pannelli sono fresati nella parte centrale, altri in basso (come nel guardaroba) e altri nella parte superiore.

In questi ultimi le fresature sono orizzontali anziché verticali, allo scopo di consentire la diffusione dell’aria condizionata anche quando il pannello viene sovrapposto alle bocchette, la maniglia si trova perciò nella parte bassa, parallela alle fresature.

La serra solare

L’area esterna oltre il living è una grande serra solare, protetta con vetrate scorrevoli. La pannellatura traforata che si intravede nella foto sotto nasconde un angolo barbecue con camino.

La scala a sbalzo

I due snodi materici alla partenza e allo sbarco, interamente in legno l’uno e in ferro l’altro, sono collegati da una rampa leggera e lineare dove i gradini sembrano essere sospesi e i due materiali si amalgamano.

A seconda del senso in cui la si percorre offre due differenti visioni: a salire la struttura scheletrica del ferro, a scendere appare come un nastro di legno. Il blocco che incorpora i quattro gradini di partenza è anch’esso contenitore, accessibile dal lato esterno e chiuso da ante.

Il piano superiore

Salendo la scala si approda in un ampio locale con il corrimano che raddoppia e diventa una balaustra simile a un boxe ring; questo spazio può essere vissuto come palestra o destinato ad altre attività per il tempo libero. Per accedere alla camera da letto si attraversa un particolarissimo disimpegno: la parete sinistra e la porzione che forma angolo sono rivestite con specchi a tutt’altezza che dilatano lo spazio e ne offrono una percezione inattesa durante il transito.

Gli elementi in legno che rivestono il soffitto ripetono specularmente la disposizione di quelli a terra (compresa la posa ortogonale davanti alla struttura in ferro), producendo l’effetto di un pavimento che si riflette nel soffitto. La struttura in ferro crudo occupa tutta la parete di destra e si estende fino in fondo alla camera da letto; le fresature, nella parte alta per tutta la profondità del disimpegno, si configurano invece nella parte bassa in camera da letto.

La camera da letto

La posizione centrale dell’armadio divide e scherma lo spazio intimo, delineando due funzioni distinte: da un lato percorso e contenitore, dall’altra sfondo per la testata del letto. Il reggimaterasso in laminato HPL appoggia su quattro lastre di cristallo extrachiaro e sembra fluttuare nell’ambiente. Due nicchie laterali incorporate nel mobile con ripiani estraibili svolgono la funzione di comodini.

Bagno con Hammam

Dalla camera da letto, attraverso una porta scorrevole, si accede a un bagno costituito da due ambienti principali e separati: da un lato l’ampia e luminosa doccia con bagno turco, dall’altro i sanitari protetti da una chiusura scorrevole a tutto vetro.

Il corridoio centrale tra questi due spazi termina con il mobile su cui è appoggiato il lavabo, con rubinetteria a parete su rivestimento in Laminam (utilizzato anche per l’alzata della cucina), sovrastato da un grande specchio che raddoppia visivamente la profondità. Il mobile, decentrato e ridossato a una parete, sembra appoggiare soltanto su un’esile lama metallica: in realtà è stabile grazie a una seconda lama, ortogonale alla prima e collocata in posizione arretrata per nasconderla alla vista.

Architetto Nicola Auciello

Oltre a occuparsi dell’attività del proprio studio fondato nel 2003, è docente in progettazione presso l’Istituto Europeo del Design; le sue ricerche storico-critiche sono oggetto di svariate pubblicazioni, molti suoi lavori sono stati premiati ed esposti in mostre e conferenze. www.na3.it

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