Nella legge di bilancio è stata introdotto il bonus idrico 2021, una norma che prevede la possibilità per i contribuenti di usufruire di 1000 euro, entro la fine dell’anno, per sostituire vasi sanitari in ceramica con apparecchi nuovi con volume di scarico non superiore a sei litri e di rubinetterie, soffioni e colonne doccia a portata ridotta, incluse le opere idrauliche e murarie collegate e gli oneri di smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti.
Uno studio commissionato da Confindustria Ceramica al CRESME (Centro Ricerche Economiche, Sociologiche e di Mercato) nel 2013, evidenziava che il 30% dei consumi medi giornalieri di un cittadino italiano (250 litri) derivava dall’uso degli oltre 57 milioni di vasi sanitari, con un consumo annuo di 1,4 miliardi di metri cubi d’acqua, con un costo di 2,4 miliardi di euro. Oltre la metà di questi sanitari è stato posato prima del 1990, quando gli apparecchi sanitari utilizzavano 12-15 litri per ogni scarico. Qualora si sostituissero i 28,4 milioni di vasi “ante 1990” con nuovi apparecchi, aventi scarico massimo pari a 6 litri, si avrebbe un risparmio d’acqua pari a 414 milioni di metri cubi/anno, un risparmio di 665 milioni di euro per le famiglie e una riduzione di 2,9 milioni di tonnellate di CO2 per minore uso di energia elettrica necessaria per l’approvvigionamento e la distribuzione.
Nel comma 63 della Legge di Bilancio 2021 sono indicate nel dettaglio le spese per le quali è previsto il bonus idrico 2021 e quindi il contributo di 1.000 euro:
- Fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
- Fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
