Il ritorno della moquette

Moquette Ege Taepper

La moquette è stata più volte accusata di essere un ricettacolo di polvere, acari ed elettrostaticità, ma installata e pulita correttamente si rivela invece un rivestimento caldo, insonorizzante e con buone doti di isolamento termico; inoltre permette di rivestire con classe ed a costi contenuti i vecchi pavimenti

Può stupire, ma è stato dimostrato che un pavimento tessile spesso circa 1 cm ha un potere isolante pari ad un pavimento in cemento spesso 15 cm; da alcuni studi americani il risparmio in termini di riscaldamento oscilla tra il 5 ed il 13%. Un ottimo biglietto da visita che riqualifica la moquette come un rivestimento interessante tra i molti possibili quando non si voglia demolire l’esistente.

Mentre colori e disegni possono essere scelti in piena libertà, il tipo di moquette da installare necessita di alcune considerazioni preliminari: umidità dell’ambiente, frequenza di passaggio, dimensioni del locale. Tessuti più delicati sono preferibili per le camere da letto, quelli più forti per corridoi o ambienti di passaggio.

Una prima distinzione da fare è tra materiali naturali o sintetici: più prestigiosi, piacevoli al tatto e non infiammabili i primi, economici e facili da pulire, ma maggiormente sensibili all’elettrostaticità i secondi. Nelle moquette moderne, tuttavia, quest’ultimo problema è stato risolto con alcuni accorgimenti, tra cui l’introduzione sul pelo di una piccola quantità di fili conduttori.

Lo strato di calpestio, detto “felpa”, è ancorato ad un supporto in iuta, cotone o fibre sintetiche. La fabbricazione avviene per annodatura o per tessitura: la prima tecnica è artigianale, dà ottimi risultati, ma costa, dovendo annodare ogni singolo ciuffo al supporto; la tessitura comporta l’intreccio ad angolo retto di una serie di fili secondo il metodo Wilton (molto resistente, pochi colori) o Axminster (moquette a pelo tagliato all’altezza di circa 3 cm, molti colori e disegni, filati di qualunque spessore).

Diversi tipi di moquette

Moquette agugliata

moquette agugliata

È priva di sottofondo e si presenta con pelo corto e rasato a superficie liscia o lavorata. Essendo compatta ed insensibile all’usura, relativamente soffice ed elastica, è molto utilizzata in luoghi ad elevata frequentazione, come corridoi ed ingressi di edifici pubblici.

Moquette velour

moquette velour

I ciuffi diritti in pelo sintetico o naturale sono inseriti in un sottofondo in iuta o lattice, molto resistente. La durata dipende molto dal tipo di fibra e dallo spessore del pelo, necessita di una manutenzione attenta in quanto è piuttosto rigida e trattiene più facilmente lo sporco.

Moquette bouclé

moquette bouclé

Anche in questo caso il sottofondo è in lattice o iuta, ma i ciuffi sono morbidi ed incurvati. Lo sporco si annida con meno facilità rispetto al velour, ma il mantello si usura con facilità; per questo motivo se ne consiglia l’impiego in zone a frequentazione limitata, tipo camere da letto.

Le moquette a pelo lungo

Le moquette a pelo lungo sono le più delicate e mantengono a lungo le impronte, pertanto necessitano di una cura costante. Per aumentarne la resistenza sono spesso realizzate in fibre di poliestere, molto morbide.

frise-shag

Frisé

Sono realizzate con filo super-ritorto ed i peli si alzano in tutte le direzioni; abbastanza resistenti ed indicate nei locali di uso frequente. Sono realizzate con il procedimento “tufting”, che consiste nel trapuntare il filato su un supporto al quale viene fissato con resine.

Shag

Come la moquette frisé è costituita da fili ritorti, ma in questo caso i peli sono molto lunghi, anche più di 4 centimetri.

Moquette in fibra naturale

moquette-fibre-naturali

Sono realizzate utilizzando fibre animali o vegetali, si presentano con una superficie molto compatta ed utilizzano frequentemente un supporto in gomma. Temono l’umidità, quindi non sono adatte per bagni e cucine. Le moquette in lana riprendono facilmente la forma dopo essere state compresse, sono calde, antistatiche e non trattengono molto lo sporco. Non sono infiammabili e le loro peculiarità possono variare a seconda della provenienza del filato. Tra le fibre vegetali maggiormente usate possiamo ricordare la iuta, proveniente da una pianta della famiglia delle tigliacee, costituita da cellulosa combinata con una sostanza simile al tannino; resistente, con annodatura spessa e molto sensibile all’umidità. Il sisal si ottiene da foglie di agave ed è molto rigido; le fibre vegetali di cocco, ricavate dalla noce non ancora matura, vengono intrecciate per ottenere un prodotto resistente e durevole. Altre fibre naturali utilizzate in questo campo sono: cotone, lino, alga marina, bambù. Si usa anche la pelle e il cuoio.

Posa in opera della moquette

Incollaggio totale

Posa incollata moquette

Ci sono collanti che fissano il materiale in modo definitivo, rendendolo irrecuperabile, ed altri removibili che si staccano dalla pavimentazione anche dopo molto tempo. Meglio comunque che il tempo di posa non sia troppo breve per poter rimediare ad eventuali errori; si taglia il numero dei teli ad una lunghezza superiore di alcuni centimetri per effettuare le operazioni di rifilo di angoli e spigoli, si arrotola il telo per metà e sulla parte di pavimento rimasta libera si applica l’adesivo. Occorre rispettare i tempi di asciugatura dell’adesivo prima della posa.

Posa libera

Posa libera

Rappresenta il sistema di posa più semplice e consiste nel tagliare a misura l’intero telo di moquette e lasciarlo appoggiato sul pavimento senza alcun tipo di fissaggio; i bordi lungo il perimetro vengono trattenuti applicando uno zoccolino battiscopa ed un coprisoglia in corrispondenza delle porte. Non si addice a locali di grande superficie in quanto non devono esservi giunzioni ed i tipi di moquette più indicati per questa posa sono quelle provviste di supporto gommato o in schiuma, che evita al telo di scivolare sul pavimento.

Con il biadesivo

Posa con nastro biadesivo

È un interessante compromesso tra le due pose precedenti, anche se il livello di perfezione non è elevato: la moquette, infatti, è soggetta nel tempo a variazioni dimensionali. Il nastro va applicato a pavimento in modo reticolare, evitando di sovrapporre le strisce per non formare dislivelli; particolare cura va posta lungo il perimetro ed in corrispondenza della giunzioni tra i teli, in modo che questi, posati in leggera tensione, possano aderire stabilmente. Il pavimento va sgrassato a fondo e portato fuori polvere prima di applicare il nastro.

Smacchiatura e pulizia della moquette

Come in molti altri casi, la maggior parte delle macchie può causare un danno permanente se l’intervento non è immediato. In caso di macchie liquide bisogna asportare con una spugna o con salviette assorbenti (non colorate!) la maggior parte del liquido versato; macchie grasse o pastose vanno rimosse meccanicamente, facendo attenzione a non intaccare il tessuto. I produttori specificano i trattamenti più idonei di smacchiatura e pulizia a seconda della natura della moquette; in ogni caso, prima di utilizzare qualsiasi detergente va fatta una prova in una zona nascosta.

pulizia-moquette

Da evitare sicuramente, salvo diverse disposizioni, i prodotti a base di candeggina per la loro aggressività nei confronti dei colori. Il segreto per mantenere sana e salubre una moquette è uno solo: aspirarla quotidianamente e sottoporla ad un lavaggio ogni 6-12 mesi; servono un battitappeto ed una lavamoquette. I sistemi più efficaci a seconda del tessuto sono il metodo Bonnet ed il metodo ad iniezione/estrazione. Il primo consiste nell’effettuare più passaggi con una monospazzola con pads adeguati: si asporta lo sporco, asciuga rapidamente e, abbinato ad una forte aspirazione, pulisce in profondità. Il secondo metodo, che consiste nell’iniettare una miscela di acqua e shampoo per poi estrarla insieme allo sporco, è preferibile per moquette chiare o spesse.

Trucchi naturali contro macchie e segni

smacchiare-moquette

  • Cubetti di ghiaccio lasciati sciogliere per 10 minuti sul pelo (poi spazzolato) eliminano i segni lasciati dai piedini di sedie e tavoli (anche dai tappeti).
  • Il bicarbonato di sodio è un ottimo rimedio contro le macchie: si sparge in polvere e si lascia agire per 15 minuti, poi si aspira. I colori tornano vivi e brillanti.
  • Un paio di cucchiai di ammoniaca diluiti in un litro d’acqua permettono di eliminare molte macchie derivanti da prodotti alimentari.

 

 

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