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I pavimenti in PVC si sono sempre fatti apprezzare per praticità a scapito di modeste caratteristiche qualitative , ma grazie a nuove tecnologie oggi rappresentano una soluzione ricercata
Ci sono tre aspetti fondamentali che condizionano la scelta di un pavimento: quello estetico, quello pratico e, naturalmente, quello economico. I pavimenti in PVC di ultima generazione li soddisfano tutti e potremmo aggiungerne un quarto: la durata, intesa come inalterabilità nel tempo, se si pone la giusta attenzione nella posa e nella pulizia ordinaria, peraltro tra le più semplici in assoluto.
Gli spessori contenuti dei pavimenti vinilici ne fanno una soluzione interessante per le ristrutturazioni e, se non si utilizzano collanti, sono subito calpestabili, rimovibili e riposizionabili; sono realizzati con materiali 100% riciclabili e vengono proposti in una gamma di formati, colori e disegni praticamente senza limiti.
I pavimenti vinilici
Il materiale di base per questi rivestimenti è il PVC, dal quale si ottengono teli e mattonelle di formato e finiture differenti:
- sono economici
- molto elastici
- resistenti all’acqua e all’usura
- adatti alla posa fai da te
- adatti alla posa su pavimenti riscaldati
Come si producono i pavimenti vinilici
La produzione delle pavimentazioni in PVC può avvenire in tre modi:
- pressatura: il PVC a pezzi viene messo in uno stampo riscaldato e pressato per ottenere le mattonelle.
- spalmatura: si pongono più strati di PVC su una rete di fibra di vetro, fino allo spessore voluto, poi in forno si passa dallo stato liquido a quello gommoso (gelificazione).
- calandratura: PVC e additivi coloranti vengono compressi tra cilindri riscaldati ottenendo teli a spessore costante che possono poi essere tagliati nei vari formati.
Teli, rotoli, quadrotte e formati simili a doghe sono prodotti per la posa incollata o autoadesiva e hanno caratteristiche tecniche differenti a seconda dei requisiti richiesti nel luogo di applicazione (antistaticità, fonoassorbenza, antiscivolo ecc); i trattamenti superficiali migliorano la durata e possono conferire alle superfici caratteristiche antibatteriche. Un classico esempio è il pavimenti in linoleum.
Lo spessore è normalmente compreso tra 0,7 e 4 mm, mentre lo strato di usura è tra 0,12 e 0,40 mm; la possibilità di scelta è vastissima, dalle tinte unite all’imitazione di tutti i materiali, fino a texture realizzate con la tecnologia digitale.
Differenze tra i pavimenti lvt e i normali pavimenti pvc
I classici pavimenti in pvc vinilici si presentano in rotoli di varia larghezza (da uno a tre metri) dai quali si fa tagliare il telo della lunghezza occorrente; LVT è l’acronimo di Luxury Vinil Tile (piastrelle viniliche di lusso), perciò la differenza tra i due tipi è intuibile: intanto sono proposti in forma di piastrelle quadrate o rettangolari e doghe, mentre la caratteristica “lussuosa” è data innanzitutto dal pregio delle decorazioni che imitano legni, marmi, pietre o riproducono soggetti grafici con una qualità sorprendente.
Gli elementi LVT possono essere predisposti per la posa con collanti oppure provvisti di un supporto adesivo; quelli per la posa flottante sono, in molti casi, provvisti di un sistema a incastro simile a quello utilizzato nei laminati. Solitamente lo spessore è armato con fibra di vetro.
Posa flottante dei pavimenti in pvc
Pavimento vinilico incollato
Né flottante né incollato: il sistema a micro-ventose
Si tratta di una soluzione innovativa e ideale per la posa fai da te che facilita notevolmente le ristrutturazioni: Evolution Tack Dry è un pavimento in LVT “autoposante” grazie alla faccia inferiore provvista di micro-ventose che lo rende stabile come un pavimento incollato e rimovibile come uno flottante.
Le tavole vanno semplicemente accostate e dopo la posa la superficie è immediatamente pedonabile. Partendo dal basso, il materiale è composto da 0,2 mm di strato aggrappante, 0,1 mm di fibra di vetro stabilizzante, 2,05 mm di strato intermedio antitorsione in PVC, 0,1 mm di strato decorativo in PVC stampato e 0,55 mm di strato di usura in PVC puro e trasparente. è disponibile sotto forma di maxi doghe, piastre e piastrelle; è idoneo anche per il passaggio di sedie a rotelle.
Laminazioni adesive
Si tratta di una soluzione per rinnovare i pavimenti che ha una durata limitata nel tempo (difficilmente più di 3 anni), ma può essere un’idea per una casa vacanza, dove probabilmente la durata si prolunga per il minor utilizzo.
I Tileskin non sono semplici stickers, ma laminazioni disponibili in moltissime finiture, anche con superficie antiscivolo No Slim: una seconda pelle resistente al calpestio e all’acqua, facile da lavare. Se fosse necessario (per esempio in una casa in affitto) si possono rimuovere facilmente e riportare a vista il pavimento originale senza danneggiarlo. I formati disponibili sono idonei per rivestire piastrelle 15×15-20×20-30×30-20×25 cm a pavimento e a parete e hanno dimensioni ridotte di 2 mm rispetto alle misure nominali delle piastrelle. La finitura superficiale può essere opaca o brillante e in moltissime tinte monocolore oppure in motivi fantasia e geometrici, combinabili tra loro per ottenere composizioni a settori o con fascia perimetrale.