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Sembrano le pinne di un enorme squalo, invece si tratta di due case vacanza “ormeggiate” sulle sponde di un lago in Germania
Trovandosele davanti all’improvviso, lo stupore è forte, a seconda del punto di osservazione capire che si tratta di due abitazioni non è così immediato. Poi lo stupore lascia il posto all’ammirazione e alla curiosità, ma da fuori non si vede niente, eppure quasi tre quarti del perimetro è costituito da superfici vetrate, nelle quali si specchia il paesaggio.
La copertura-facciata disegna un mezzo arco sull’acqua, sembra una tenda chiusa sugli altri lati da pareti che appaiono trasparenti solo dall’interno. La progettazione e la costruzione di questi edifici, inconsueti nello stile architettonico, ma con un aspetto solo in apparenza semplice, ha richiesto ben sei anni di studi per trovare le soluzioni tecnologiche giuste. Le case, infatti, appoggiano su due pontoni galleggianti, assemblati con perni di accoppiamento, che hanno il compito di sostenere le strutture di acciaio e vetro.
C’è stato, all’origine, un grave problema da risolvere dato dalle caratteristiche ambientali: il lago di Geierswald è di natura artificiale e deriva da cave a cielo aperto di lignite, finite in disuso: l’acqua ha un bassissimo pH, innocuo per gli esseri umani, ma altamente corrosivo per i materiali da costruzione. Serviva una copertura resistente all’azione corrosiva dell’acqua acida e che, al tempo stesso, garantisse flessibilità di montaggio. L’alluminio si è dimostrato vincente rispetto ad una prima ipotesi di utilizzare profili zincati oppure ondulati. Il rivestimento si integra alla perfezione con vetro e acciaio ed è caratterizzato da un’elevata durabilità.
Gli appartamenti si sviluppano su due livelli, in un caso collegati da una scala a chiocciola esterna, ampia e panoramica, nell’altro da una scala interna. Living superiore ed inferiore hanno la stessa superficie, mentre camera e bagno del piano superiore subiscono la riduzione, rispetto al piano terra, data dall’andamento curvo della facciata. Dal secondo livello si sale ancora alla terrazza-solarium che ricopre interamente il living sottostante.
Stessi volumi, ma ambienti diversi
Una delle due costruzioni, quella con scala interna, ha la zona pranzo e cucina a piano terra, al contrario dell’altra. Gli ambienti sono luminosissimi, grazie alle ampie superfici vetrate provviste di sistemi oscuranti scorrevoli ed alla prevalenza del bianco per le superfici degli arredi, moderni e di stile minimalista. Il tutto esaltato dal contrasto con le doghe del pavimento di legno, in tonalità scura.
La parete curva del bagno a piano terra è rivestita a mosaico; il WC è installato al centro di una porzione di controparete rivestita come il pavimento, sulla quale spicca l’elegante placca del risciacquo. I serramenti seguono l’andamento della parete, a filo esterno, ed il rivestimento a mosaico interessa anche le spalline della finestratura.
Vista no limits
La zona di passaggio che collega la cucina al living, presenta una balaustra di vetro strutturale che protegge il vano della scala interna senza interferire con la vista panoramica.
In terrazza come in crociera
Soggiornare sulla terrazza-solarium dà l’impressione di trovarsi in navigazione: la parte finale della copertura ad arco rimane all’altezza della ringhiera che protegge il perimetro su tre lati, per cui stando in piedi lo sguardo può spaziare a 360°. Quando si è in casa, nonostante le ampie vetrate, la privacy è garantita dalle superfici che riflettono il paesaggio senza lasciar intravedere l’interno.
Copertura leggera
Per il rivestimento della facciata curva sono stati utilizzati nastri preverniciati di alluminio che assicurano lunga durata (40 anni di garanzia) e seguono in modo continuo la forma della superficie, con uno spessore contenuto di soli 0,7 mm. Prefa