Monolocale chic da un piccolo ufficio

monolocale chic

L’altezza del soffitto ha permesso di realizzare un soppalco e ricavare un monolocale per le vacanze nel centro storico di Genova a servizio di una famiglia di 4 persone

La zona in cui si trova questo piccolo monolocale, nato da un cambio di destinazione d’uso, è tra le più prestigiose di Genova: siamo in una delle “strade nuove” realizzate tra il ‘600 e il ‘700, sacrificando le case popolari e preservando i palazzi nobiliari, che costituirono una sorta di circonvallazione a monte della zona dei caruggi. Un’area in cui sorgono i palazzi dei Rolli, dimore private storiche che all’epoca della Repubblica di Genova, tra il ‘500 e il ‘600, venivano precettate a favore di dogi, principi e altri aristocratici in occasione di visite di Stato; i 42 palazzi giunti fino a noi sono stati dichiarati nel 2006 patrimonio dell’Unesco.

La situazione di partenza presentava un ufficio con bagno con una superficie di 28 m2 al primo piano di un palazzo di fine ‘700. L’altezza rilevante tipica dei piani nobili, in questo caso di 4,3 metri, ha permesso di realizzare un soppalco sopra la zona d’ingresso e il bagno, grazie al quale la superficie agibile è passata da 28 a 36 metri quadrati. Infatti, sia sopra sia sotto il soppalco si è potuto garantire un’altezza utile di 2,1 metri che è il limite minimo ammesso dal regolamento di igiene edilizia del Comune di Genova, condizione che ha permesso di ottenere il nulla osta igienico sanitario. Ovviamente si è reso necessario provvedere al cambio di destinazione d’uso dalla categoria A/10 (ufficio) alla A/2 (abitazione) e al pagamento degli oneri per la superficie aggiunta, nel caso specifico circa 70-80 euro/m2.

L’ingresso del monolocale è un piccolo spazio di disimpegno, con a lato una zona lavanderia e a seguire, il bagno. Dall’ingresso, attraverso una porta, si entra nell’unico locale che, grazie al soppalco e a un’appendice ricavata sotto di esso, assolve a tutte le funzioni dei diversi momenti della giornata. Per conferire all’ambiente l’eleganza tipica dei palazzi storici si è fatto ricorso a decorazioni di vario genere: profili lineari che disegnano riquadri a parete e bordature perimetrali sagomate, in parte in polistirolo e in parte in vero stucco, ma anche trovate illusorie come le due imponenti porte di recupero sovrapposte alla parete ai lati del caminetto, sovrastato da un grande specchio, che danno la sensazione di poter accedere ad altre stanze.

A soffitto è stata applicata una carta da parati a soggetto unico realizzato su misura che reinterpreta i soffitti storici affrescati, tant’è che molti turisti in transito nella via pedonale, scorgendolo attraverso la finestra, si fermano per fotografarlo.

Porte reali per passaggi virtuali nel monolocale

Il varco tra il disimpegno d’ingresso e la stanza è stato ristretto per far posto alla rampa di accesso al soppalco, installando una porta rasomuro ad anta unica acquistata grezza poi rifinita e decorata in continuità con la parete. Il pavimento, acquistato da Bricoflor, è realizzato con doghe in SPC, un PVC di qualità garantito 20 anni composto da una miscela di vinile e polveri minerali rivestita con uno strato decorativo e abbinata a un materassino fonoassorbente, con un particolare incastro che ne permette la posa a spina. Nella parte alta delle pareti sono state applicate decorazioni in polistirolo, mentre nella parte bassa, esposta potenzialmente a urti, sono state realizzate artigianalmente dallo Stucchificio Artistico Genovese.

Siccome un battiscopa classico sarebbe risultato un po’ troppo evidente, considerata la ricchezza delle decorazioni, per rifinire gli angoli tra pavimento e pareti è stato utilizzato un semplice listello stondato di legno a “quarto d’uovo”. Le due doppie porte d’epoca, complete di telaio e sopraluce per un’altezza complessiva di 260 cm, rinvenute in un magazzino, sono state sverniciate e restaurate con l’aggiunta, solo su questo lato, di maniglie nuove in stile retrò.

Per poterle ridossare alla parete con un effetto realistico e integrare il focolare a bietanolo tra di esse, incorporando altresì un pilastro inalienabile, è stata realizzata una controparete a secco profonda 40 cm, riempita con materiale fonoisolante. In una nicchia centrale è stato inserito il focolare, che così risulta incassato a filo esterno; la cornice in legno a sbalzo, acquistata on line, fa apparire l’insieme come se si trattasse del recupero di un vecchio camino a camera aperta. Lo specchio, alto 220 cm, ricorda quelli presenti nelle case dei nobili e riflette il soffitto decorato da qualunque punto della stanza. Gli arredi sono limitati all’essenziale: a lato della porta d’ingresso la madia in metallo Trollsta di Ikea, un pezzo ormai fuori produzione in stile anni ’70, un concept che caratterizza molti arredi di marchi iconici nel mondo del design; al centro il tavolo Agerby del marchio finlandese JYSK, in cristallo e rovere massello rifinito a olio, contornato da sedie etniche in banano intrecciato e mogano.

Sembra una libreria, ma…

Sulla parete di fronte al caminetto, quella che sembra una libreria è in realtà il fondo di un letto matrimoniale a scomparsa: classificatori e libri non sono reali, si tratta di un trucco realizzato con pazienza per completare l’allestimento dell’ambiente. Nel dettaglio, la parte frontale dei classificatori, un lato delle scatole e il dorso dei libri sono stati tagliati con spessore di circa un centimetro, pari alla rientranza della base del letto rispetto alla cornice, per poi incollarli al fondo come se fossero riposti su scaffali che, in realtà, sono listelli dello stesso spessore.

Una scala a blocchi alternati

Per salire sul soppalco non si è fatto ricorso a una vera e propria scala: si è partiti costruendo tre parallelepipedi in legno, simili a quelli che si utilizzano per allestire le camerette componibili dei bambini con letto rialzato, alti rispettivamente 48, 96 e 144 cm, appoggiati a terra e accostati uno davanti all’altro. I gradini intermedi sono stati tagliati a misura da una trave da tetto di sezione 24×24 cm e fissati ai moduli principali per costruire una rampa che, pur presentando alzate importanti, può essere percorsa agevolmente in quanto è breve.

A sinistra della rampa, sotto la porzione sporgente del soppalco fatto con blocchi di calcestruzzo cellulare, è stato ricavato un piccolo vano di servizio a pianta irregolare con funzione di cucinotto per preparare spuntini veloci grazie a un fornelletto elettrico, un forno a microonde, un frigorifero sottopiano e un piano in compensato marino protetto da vetrificante con un piccolo lavello incassato.

Zone relax “in scatola”

La costruzione del soppalco nel monolocale è avvenuta con l’impiego di due sole putrelle in ferro, per il resto è realizzato con struttura in legno e tavolato, corredato di certificato di conformità strutturale sottoscritto da un ingegnere abilitato. Il pavimento è costituito da doghe adesive in PVC molto sottili; l’estensione rivolta verso la zona sottostante è protetta da una balaustra in vetro strutturale 8+8 mm, montata su basamento in alluminio progettato per resistere alla spinta, sulla quale è appoggiato un piano, anch’esso in cristallo, con funzione di scrivania. La struttura completamente trasparente garantisce il mantenimento visivo della spazialità e non interferisce con la luce che entra dalla grande finestra. Il soppalco si estende in due nicchie rialzate: una ospita un divano trasformabile che all’occorrenza offre un letto da una piazza e mezza, l’altra è adibita a zona relax con una seduta più ampia e schermo TV.

Monolocale piccolo, ma completo

Anche se la superficie è di appena 2,3 metri quadrati il bagno è completo di tutti i sanitari, grazie anche all’utilizzo dei vasi a ingombro ridotti Flo di Kerasan profondi solo 48 cm e al lavabo freestanding Ø 40 cm del rivenditore on line olandese vidaXL; lo specchio decorativo in realtà è un elemento in plastica riflettente acquistato in un mercatino. Per il rivestimento sono state utilizzate lastre di grès porcellanato effetto cemento di Iperceramica.

L’effetto affresco a soffitto

La decorazione a soffitto nel monolocale è stata fatta realizzare su misura su internet, nel caso specifico attraverso il sito pixartprinting.it, partendo da un’immagine che deve avere una risoluzione tanto più alta quanto più è estesa la superficie da rivestire. I soggetti di grandi dimensioni vengono forniti suddivisi in strisce che possono essere richieste al momento dell’ordine con o senza sormonto e stampate su supporti senza colla, da acquistare a parte, o con colla distribuita sul retro e attivabile con acqua.

Questo sistema è di fatto un rivestimento simile alla carta da parati classica; ci sono siti che offrono invece la possibilità di trasferire i colori del soggetto sulla superficie come se si trattasse di un autentico affresco, ma sono molto più costosi e un po’ più complessi da applicare, anche perché una volta che si inizia il trasferimento del decoro sulla superficie non è più possibile riposizionarlo. Chiaramente, l’applicazione a soffitto comporta una difficoltà decisamente superiore rispetto a quella a parete.

Progetto e fotografie:
Arch. Manuela Marconi

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here