Serramenti esterni e interni

Ogni finestra è un complesso sistema di materiali diversi che nel loro insieme devono rispondere a severi requisiti per garantire risparmio energetico, durata e comfort in tutte le stagioni

Oltre a svolgere il compito di illuminare naturalmente gli ambienti riparandoli dalle intemperie e permettere l’affaccio o il passaggio all’esterno, nell’edilizia moderna le finestre rivestono un ruolo importante nel conseguimento del risparmio energetico e della sicurezza.

Infatti, pur essendo di natura completamente diversa da qualsiasi muratura, devono garantire la continuità delle prestazioni dell’involucro edilizio dal punto di vista termico e acustico e, nonostante lo spessore ridotto, rapportato alla superficie, devono talvolta possedere prestazioni aggiuntive (sistemi antieffrazione ai piani bassi, vetri anticaduta ai piani alti ecc).

Finestre e portefinestre sono composte da elementi fissi (controtelaio, telaio, superficie vetrata) e mobili (le ante) completate da particolari che ne garantiscono il buon funzionamento e le prestazioni: guarnizioni, sistemi di articolazione o scorrimento, meccanismi di chiusura. A questo proposito, va chiarita la differenza tra infisso e serramento che spesso vengono considerati, erroneamente, sinonimi: il primo è la struttura fissa, ancorata alla muratura, mentre il secondo è costituito dalla parte mobile della finestra.

Ci sono molte tipologie di finestre, ma anche considerando a titolo di esempio un modello standard, diciamo 80×120 cm, le variabili che possono condizionarne le prestazioni sono moltissime: materiali, unici o combinati, tipologia dei vetri (doppi o tripli) che compongono il vetrocamera, sistemi di apertura, fino agli accessori integrati come la microventilazione e i sistemi oscuranti inseriti tra i vetri; in ultimo le finiture estetiche per una perfetta integrazione. Ma attenzione: non basta che le prestazioni della finestra siano certificate, dev’esserlo anche la posa.

Tipi di apertura

Finestra a battente
L’articolazione dell’anta si trova sul montante del telaio e permette a questa di ruotare verso l’interno (solo in casi particolari all’esterno). Per la pulizia del vetro esterno non occorre uscire o sporgersi; per contro, in caso di precipitazioni la pioggia può entrare facilmente se la finestra è aperta.

Vasistas (o ribalta)
L’asse di rotazione si trova sul piano orizzontale inferiore, l’anta si inclina verso l’interno aprendosi nella parte alta fino a un massimo delimitato da un’asta di fine corsa. Impossibile l’affaccio e complicata la pulizia esterna, si installa solo in locali secondari o nelle mansarde.

Finestra a bilico orizzontale
L’apertura dell’anta avviene per rotazione attorno a un asse orizzontale centrato su di essa, cosicché la parte inferiore possa essere spinta all’esterno e quella superiore si inclini verso l’interno. Non è possibile l’affaccio, ma la superficie esterna diventa accessibile per la pulizia.

Finestra ad anta oscillo-battente
Sistema a doppia apertura (battente e a vasistas) incorporato nella stessa anta. La scelta tra le due aperture si effettua con un’unica maniglia che dispone di due posizioni di apertura, distanziate di un quarto di giro: si possono arieggiare i locali anche in caso di pioggia. Per non gravare in modo eccessivo sulle cerniere inferiori è bene che l’anta sia sviluppata più in altezza che in larghezza.

Portafinestra alzante scorrevole
Si usa per vetrate apribili di grandi dimensioni, appesantite inoltre da vetri antieffrazione, che permettono il passaggio dall’interno all’esterno: azionando l’apertura, l’anta si solleva prima di scorrere lateralmente. Esistono anche versioni motorizzate.

Portafinestra traslante parallela
L’apertura scorrevole è associata alla possibilità di apertura a ribalta per il ricambio d’aria. Essendo priva di alzante, è applicabile su ante di dimensioni inferiori rispetto alle precedenti, soprattutto per il peso; in compenso è più ermetica rispetto all’alzante

Trasmittanza termica U massima delle chiusure tecniche trasparenti e opache e dei cassonetti, comprensivi degli infissi, verso l’esterno e verso ambienti non climatizzati soggetti a riqualificazione (w/m2k)

Tipi di profilati

Legno
Per inibirne la tendenza ai movimenti e all’invecchiamento si attuano processi di essiccazione e trattamenti con resine che lo rendono ignifugo, impermeabile, resistente ai raggi UV e riducono l’eventualità di regolazioni nei primi anni dall’installazione; a seconda dell’esposizione, può richiedere trattamenti di rinnovo. Lamellare o massello, di per sé è già un buon isolante.

Legno-alluminio
L’accoppiamento tra legno sul lato interno e rivestimento di alluminio all’esterno forma un serramento pregiato e resistente: il legno non è esposto alle intemperie ed essendo un materiale “caldo” trasmette benessere e si comporta come un isolante nei confronti del “freddo” alluminio. Offre prestazioni termoacustiche elevate, ma comporta una spesa superiore alla media.

Alluminio
Essendo un conduttore naturale, per garantire un efficace isolamento termico e acustico viene inserita un’anima di materiale isolante tra esterno e interno, spesso policarbonato; tuttavia, la facile lavorabilità permette di realizzare profili sagomati. Ha buone proprietà meccaniche, la manutenzione è ridotta al minimo; i profili cavi ottenuti per estrusione rendono i serramenti leggeri.

PVC
I profili cavi si ottengono per estrusione e si possono sagomare in quanto il materiale è conformabile se viene riscaldato. Ha buone doti di isolamento, va protetto dall’invecchiamento per effetto dei raggi UV rifinendolo con speciali vernici o applicando pellicole acriliche in grado di riprodurre l’aspetto del legno che offrono in più la possibilità di pulirlo con un semplice detergente.

Alluminio-PVC
Serramento in PVC rivestito all’esterno da un guscio di alluminio: alle peculiarità del PVC si sommano le proprietà meccaniche e la resistenza dell’alluminio. Le finestre di solo PVC, infatti, hanno una struttura metallica interna di rinforzo, che però si interrompe nelle giunzioni e solo le termosaldature garantiscono la tenuta; l’alluminio protegge e rinforza la struttura.

Legno-PVC
È una combinazione interessante per disporre di un serramento che abbia un aspetto massiccio e naturale sul lato rivolto all’interno, ma con un peso complessivo ridotto grazie all’anima e al rivestimento esterno di PVC. Le caratteristiche di questa soluzione la rendono idonea per l’impiego in zone particolarmente ventose e somma le capacità isolanti di entrambi i materiali.

  1. Vetro singolo
    Di fatto serramenti del genere si trovano solo in edifici che non sono stati soggetti a ristrutturazioni negli ultimi trent’anni: da diverso tempo le soluzioni a vetro singolo non sono più considerate, perché ogni metro quadrato di superficie vetrata disperde circa 5 W/h di energia per ogni °C di differenza tra interno ed esterno (un’enormità!).
  2. Vetro doppio con aria
    L’aria secca racchiusa tra i due vetri che costituiscono il vetrocamera, con intercapedine inferiore a 25 mm, garantisce un buon isolamento termico nelle zone a clima mediamente caldo. Il fattore solare è elevato, vale a dire che i raggi del sole attraversano il vetro e riscaldano gli interni (ma in estate è uno svantaggio).
  3. Vetro doppio con argon
    Con gas Argon (o Kripton, se l’intercapedine è inferiore a 12-14 mm) in luogo di aria secca, le prestazioni isolanti del vetrocamera aumentano, però diminuiscono la trasparenza e il fattore solare, pur rimanendo buone. Si tratta della soluzione più utilizzata in zone pedemontane con inverni abbastanza freddi.
  4. Vetro triplo con argon
    L’isolamento termico raddoppia, migliora anche quello acustico; è ideale per case passive, ma non è sempre consigliabile (maggior costo, minore luminosità). A parità di situazione, può convenire adottare vetri doppi per le finestre piccole e tripli per quelle di maggiori dimensioni (anche in base all’esposizione).

La classe (energetica) non è acqua

Il profilo con ante di sezione ridotta, che può supportare un vetrocamera più ampio con vetri extra-light, permette a Prolux Evolution di portare all’interno degli ambienti una luminosità del 22% superiore rispetto a una tradizionale finestra in PVC. Il design è squadrato, con forme definite da un taglio netto dei fermavetri a 90°; la maniglia, collocata in posizione centrale, è un profilo lineare. Le finiture del PVC sono numerose, così come le colorazioni.

Prestazioni da casa passiva

Il sistema è classificato in classe A, con un valore di isolamento termico Uw = 1,3 W/m2K e può raggiungere la classe A+, con Uw = 0,8 W/m2K con la posa di lastre a triplo vetro. Il sistema brevettato di rinforzi in acciaio per anta e telaio consente, infine, di realizzare finestre di grandi dimensioni. Oknoplast

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here