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Le tende da interni costituiscono parte dell’arredamento; oltre a proteggere dai raggi solari diretti e salvaguardare la privacy, una tenda può influire molto sul contesto in cui viene collocata; oltre alla scelta stilistica e tecnica conta la colorazione che può dare risalto al tono dell’ambiente
Grazie alla qualità dei serramenti moderni e delle vetrocamere con elevati poteri d’isolamento i muri perimetrali lasciano sempre più spazio all’inserimento di grandi superfici vetrate; interni più luminosi, ma esposti a sguardi indiscreti e ad eccessi di luce e calore.
Sono nuove tendenze dell’abitare che si ripercuotono anche sulla moderna concezione delle tende da interni; come è accaduto per altri complementi, molti sistemi di schermatura tipici di uffici o luoghi pubblici sono stati modificati per adattarli al residenziale moderno, dove sempre meno si ricorre ai sistemi di scorrimento “all’americana” o ai tradizionali bastoni che in passato andavano fissati in alto e distanziati dal muro per nascondere il cassettone delle tapparelle, altro elemento “di disturbo” che sta scomparendo.
Le tende per interni possono essere raggruppate in due grandi categorie: quelle classiche da arredamento e quelle tecniche, cioè veneziane, tende a rullo o a pacchetto, plissettate, a pannelli; queste ultime utilizzate non solo come schermatura per le finestre, ma anche per suddividere grandi ambienti. E siccome, oltre ad essere un complemento d’arredo, una tenda è anche una comodità, quasi tutti i tipi possono essere equipaggiati con motorizzazioni ed automatismi che ne facilitano la movimentazione.
Il tessuto, naturale o sintetico, deve comportarsi come una barriera contro i raggi solari: può arrivare a bloccare fino al 70% della loro energia, mantenendo una temperatura più fresca all’interno; alcune tende arrivano anche a bloccare il 90% dei raggi ultravioletti, dannosi per la pelle. La trama ed il colore della tenda sono elementi determinanti nella funzione di controllo della luce eccessiva, come apparato filtrante o come oscurante, a seconda dell’esposizione della finestra nelle diverse ore del giorno ed alla destinazione d’uso del locale.
Quando la luce attraversa una tenda colorata, l’effetto che questa produce sull’ambiente può suscitare emozioni diverse: i colori caldi danno maggior allegria, mentre le tonalità fredde creano un ambiente più rilassante. In una stanza con pareti bianche, la scelta di una tenda gialla o arancio, piuttosto che una verde o blu, cambia radicalmente l’atmosfera; viceversa, se le pareti di una stanza sono tinteggiate con colori accesi, il bianco di una tenda viene utilizzato per esaltarne la luce ed ampliare i volumi.
I sistemi di supporto dei teli sono sempre più semplici e ridotti al minimo ingombro, altro particolare che concorre al ruolo di protagonista della tenda nell’arredamento moderno.
Tende a pacchetto
La caratteristica che differenzia le tende a pacchetto da altri tipi di tende è che queste (ma anche quelle a rullo) non occupano alcuno spazio laterale rispetto al vano finestra da schermare.
La loro diffusione è dovuta anche all’essenzialità ed alla facilità di posa in opera, nel vano del serramento o in prossimità del soffitto; quando vengono raccolte in alto si “impacchettano” grazie ad un sistema di bacchette orizzontali che supportano il tessuto. L’unico inconveniente rispetto ad altri sistemi è che hanno la tendenza ad accumulare polvere tra le pieghe, rendendo necessari lavaggi più frequenti, e ad ingiallirsi nelle zone che rimangono più a lungo esposte alla luce.
I modelli più diffusi sono quelli in tessuto teso di lino o cotone, ma esistono anche nella versione arricciata che garantisce un effetto ancor più scenografico.
Tende a rullo
Le tende a rullo si avvolgono su un supporto tubolare, visibile e chiuso ai lati da due “tappi” o nascosto in un cassonetto. Il tessuto dev’essere ben teso e privo di orlature laterali, non troppo spesso per non formare cilindri ingombranti quando viene avvolto; per questo alla base termina con un’asta orizzontale che fa da contrappeso e mantiene in tensione la tenda. I tessuti utilizzati possono avere funzione oscurante o semplicemente filtrante e la manovra può essere manuale, a catenella o a molla, oppure motorizzata.
Tende a pannelli
Sono costituite da un binario, a più guide parallele entro le quali possono scorrere teli in cotone, PVC, acetato di varie larghezze, colori, fantasie e trasparenze; il binario può essere applicato a soffitto o a parete, a seconda delle staffe di sospensione utilizzate. Il telo è chiuso alle estremità superiore ed inferiore da due listelli di materiale rigido, uno collegato ai carrelli che scorrono nel binario ed uno con funzione di contrappeso; per questo, anche se i teli si possono spostare manualmente senza necessità di cordicelle, è meglio usare l’asta a corredo che si impegna nell’assicella superiore. Si prestano per schermare grandi superfici vetrate a tutt’altezza, ma necessitano di uno spazio laterale al serramento largo abbastanza da poter sovrapporre i pannelli e lasciar libera l’intera vetrata. Ideali per grandi ambienti, si possono combinare pannelli con diverse tonalità di colore, oppure alternare pannelli decorati con altri in tinta unita.
Tende a bande verticali
Le lunghe strisce, larghe solitamente 10-15 cm, sono collegate tra loro non solo in alto, ma anche nella parte bassa tramite catenelle agganciate ai listelli di contrappeso. Viene utilizzato questo accorgimento in quanto le strisce possono essere ruotate in blocco per filtrare completamente la luce o modularla; disponendole di taglio è possibile impacchettarle parzialmente o completamente raggruppandole da un lato in uno spazio veramente minimo. Le strisce possono essere in tessuto naturale o sintetico.
Veneziane
Le lamelle che le costituiscono, di plastica, legno, alluminio o altri materiali, si impacchettano “strada facendo”, partendo dal basso; nei modelli più semplici la rotazione di un’asticella modifica l’inclinazione delle lamelle, mentre lo scorrimento ed il blocco all’altezza desiderata avviene tramite cordini. In molti casi è prevista la loro installazione all’interno della vetrocamera, con il vantaggio di preservare le lamelle dallo sporco.
Plissé
Le “plissettature” sono pieghe di ampiezza costante, ma di dimensione variabile, e possono avere andamento orizzontale o verticale; il tessuto così movimentato, abbinato ad un colore deciso, è la scelta vincente per ravvivare ambienti “di tendenza”.
Le pieghe hanno dimensione maggiore in quelle ad impacchettamento laterale (circa 80 mm contro i 25 di quelle a scorrimento verticale), pertanto questo tipo di tenda non è adatto all’installazione in ambienti medio piccoli nei quali può creare l’effetto di un ulteriore ridimensionamento dei volumi.
Tutte molto utili, utilizzo le tende a pacchetto, ma a volte sono poco pratiche, ultimanente ne ho installate alcune traforate veneziane ad un cliente e nonostante siano tende tecniche, hanno un design accattivante che si abbina molto agli arredi di casa, molto facili da utilizzare.