Recuperare e risanare un’abitazione

risanare abitazione

Una comune abitazione, che dall’esterno pare vecchia e malandata, nasconde una struttura storica del tutto sana: attende soltanto di essere valorizzata e rivivere in tutto il suo splendore

Questo è uno di quei casi in cui si sa cosa c’è sotto. Già dal primo momento, visitando la casa per valutarne l’acquisto, è parso chiaro che sotto quegli innumerevoli strati di pittura, quasi ovunque rigonfia di distacchi in profondità fra colore e intonaco e fra intonaco e muro, ci doveva essere qualcosa di speciale da mettere a nudo. A palesarlo le volte, quasi tutte a vela, gli archi e le strutture di innesto fra soffitti, pareti, finestre, porte interne ed esterne, nonché l’andamento e la divisione generale dell’appartamento, dove nulla di regolare si mostrava agli occhi.

Cosa si fa in una tale situazione? Beh, chi non ama il genere scappa a gambe levate, ma se ci si innamora a prima vista, inizia un’esperienza decisamente entusiasmante: scoprire, pulire, risanare, valorizzare e far rivivere soluzioni architettoniche belle ed evocative, ricevute in eredità da antenati molto più attenti ed avveduti di noi.

La “strada”, praticamente obbligata, ha consentito agli acquirenti di dirigere e seguire con passione i lavori di ristrutturazione, iniziati con la rimozione degli intonaci dell’intera abitazione distribuita su due piani nel centro storico di Gavi, e il cambio di destinazione d’uso delle stanze, tenuto conto della quasi totale impossibilità di modificare le superfici in pianta delle stesse, per la natura medievale della costruzione.

Essendo uno dei due piani seminterrato, è risultata felice la scelta di destinarlo alla zona notte, con due camere ed il bagno orientati sul lato aperto, cabina armadi, corridoio e ripostigli sul lato a monte. Al piano superiore, la zona giorno con cucina, bagno, ampio soggiorno, sala da pranzo e studio. Dal soggiorno e dalla cucina si accede ad un terrazzo che si estende su tutta la facciata di pertinenza.

Poche e limitate in estensione le tramezzature leggere aggiuntive, utili per migliorare l’abitabilità. Molte le superfici con pietra e mattoni a vista che si alternano ad aree intonacate anche per consentire la distribuzione degli impianti sottotraccia.

Zona notte e studio

zona notte

Il soffitto con volta a vela del piano seminterrato, più basso rispetto a quello del piano terreno, conferisce agli ambienti una maggiore intimità; la cosa ben si addice alla zona notte e in particolar modo alla camera da letto. Al calore del legno si aggiunge quello che offrono il pavimento di cotto antico con piastrelle posate in modo irregolare, il soffitto di mattoni a vista e le ampie esposizioni di pietre e mattoni delle pareti. Un muretto penisola taglia in due l’ambiente permettendo di collocare un angolo studio, con vista.

guardaroba ikea

Dalla camera si accede direttamente al locale adibito a cabina armadi. Essendoci anche in questo vano il soffitto a volta, si è dimostrato estremamente efficace il sistema dell’Ikea che si affida a montanti tubolari estensibili a piacere, che reggono cassettiere e tubi orizzontali appendiabiti.

Vasca che domina

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Il bagno principale occupa due cubature: il ristretto spazio dei vecchi servizi, più la stanza accanto. Ne deriva una superficie utile veramente abbondante che permette la collocazione in zona centrale di una vasca circolare a due piazze. L’installazione non crea alcun problema in un caso come questo dove era previsto il totale rifacimento delle pavimentazioni e degli impianti.

rifacimento impianti bagno

Dalla vasca si domina in ogni direzione, quindi anche verso la finestra che si apre nel piccolo vano annesso (una volta l’unico bagno al piano). Su un lato c’è spazio sufficiente per mettere a dimora un grande piatto doccia: un vetro di cristallo, incernierato su un profilo d’alluminio, chiude l’unico lato libero del box. Fra le due cubature un passaggio ad arco, ristretto sui lati da due possenti pareti in cui sono collocati i radiatori scaldasalviette. Si noti la pavimentazione: le piastrelle di cotto antico sono posate in diagonale, ma nel punto di passaggio fra i vani cambiano direzione.

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Tadelakt… come a Marrakesh

Il Tadelakt è un rivestimento murale tipico di Marrakesh, tradizionalmente usato negli Hammam o nei bagni. La sua base di calce, colorata nella massa con pigmenti, lisciata e lucidata, dona alla superficie un aspetto particolarmente vellutato e “morbido”, dato dai colori che si miscelano in profondità. La composizione naturale e le sue qualità traspiranti e idrorepellenti, nonché ecologiche, ne fanno un rivestimento dalle qualità decorative ed estetiche uniche. La tecnica del tadelakt permette di rivestire in modo continuo superfici e oggetti di qualsiasi forma, realizzati con materiali edili, senza particolari vincoli di dimensionamento, curvatura, livello e planarità. è ideale per piatti doccia, vasche, tramezzature, nicchie, gradini, scaffalature, pavimentazioni, lavabi. Realizzazione Claudia Magherini – Livorno

Cucina all’antica

Cucina all'antica

La cucina appare essenziale. Tre spalline in muratura reggono il piano di lavoro e il lavandino a due vasche, entrambi di marmo. Moderna è la stufa a gas in stile e la lavastoviglie inserita, ma non incassata, sotto il piano di marmo. La cappa d’aspirazione, fatta con pannelli di cartongesso, copre tutto il lato sino alla stufa. Sopra il lavandino la parete è protetta da una grande lastra di marmo, mentre un’esigua piastrellatura fa da zoccolo al piano di lavoro e si estende verso l’alto solo in corrispondenza del piano di cottura.

Bagno di servizio

bagno di servizio

Con analogo cliché rispetto alla cucina, anche per il bagno al piano terra due spalline di muratura reggono il piano d’appoggio, rappresentato questa volta da un’importante base di legno su cui è collocato il lavabo. Una sottile cornice composta da una fila soltanto di piastrelle decorate 10×10 cm ricama ulteriormente lo stacco fra piano e parete, già sottolineato da una zoccolatura di legno della medesima essenza. A dimostrazione di una strenua ricerca del minimalismo si notano il secchio rifiuti sotto il piano, lo specchio molato di piccole dimensioni, la lampada singola, gli appendini a gancio per le salviette, il tubo di rame della stufa che attraversa orizzontalmente.

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