Due nuovi strumenti per individuare i problemi impiantistici che si presentano in zone imperscrutabili e risolverli senza rischiare di fare valutazioni errate e lavori inutili
Quando si verifica un malfunzionamento o un guasto, trovarne la causa non è sempre semplice e immediato. Se la zona interessata non è facilmente accessibile e non si può guardare in faccia il problema, per esempio un’ipotetica occlusione di un tubo sottotraccia, una perdita, un contatto elettrico difettoso all’interno di un elettrodomestico, si è costretti a fare supposizioni che, nonostante l’esperienza, possono rivelarsi errate. Si effettuano demolizioni o smontaggi di parti a sensazione e, arrivati al nocciolo della questione, capita di rendersi conto che una parte del lavoro avrebbe potuto essere evitato se solo fosse stato possibile “vedere” il problema.
Ecco perché le nuove telecamere Bosch sono strumenti che non possono mancare nella dotazione di un artigiano, indipendentemente dal suo settore di attività: elettrico, idraulico, meccanico, edile, della manutenzione. Grazie al cavo flessibile e all’alta risoluzione dello schermo, permettono di vedere distintamente e in profondità anche seguendo percorsi articolati all’interno di tubazioni, cavidotti, vano motore, controsoffitti e contropareti, anche in immersione in liquidi torbidi o aggressivi come benzina, gasolio, acqua salata, alcool. Oltre che per l’individuazione dei problemi, le telecamere Bosch trovano applicazione anche per effettuare ispezioni a scopo preventivo per semplici controlli o prima di eseguire interventi di ristrutturazione, per esempio per stabilire dove sia più opportuno passare con nuove tubazioni e canaline elettriche. La resistenza a cadute da altezze fino a 1,5 metri e i gradi di protezione IP67 per il cavo d’ispezione e IP54 per il corpo delle telecamere le rendono idonee anche all’impiego nei cantieri più gravosi.