Ristrutturare il bagno

ristrutturare il bagno

Ristrutturare il bagno può sembrare un intervento complesso che richiede tempo, disagi (se la casa è abitata), costi e, in più, regole da rispettare. Tuttavia ci sono molti modi per raggiungere lo scopo in maniera “soft”, senza trasformare la casa in un cantiere

Il bagno è un concentrato di impianti ed è oggetto di grande attenzione da parte del regolamento edilizio e d’igiene più di qualsiasi altro ambiente della casa: prima di ristrutturare il bagno è prioritario sapere come queste regole vengono interpretate dal proprio Comune, in quanto la normativa nazionale è molto vaga. Per ristrutturare il bagno bisogna affidarsi a maestranze qualificate se si operano cambiamenti significativi, anche prese elettriche e interruttori devono rispettare distanze minime dai sanitari e dai punti di erogazione dell’acqua.

Autorizzazioni per ristrutturare il bagno

La semplice sostituzione dei sanitari e degli impianti obsoleti non richiede alcun permesso; per interventi più importanti bisogna chiedere lumi al Comune.

Superficie minima

A Milano la superficie del bagno unico o principale non può essere inferiore a 3,5 mq, per il secondo bagno (ed eventuali altri) il minimo è 2 mq; in ogni caso, fa fede il regolamento locale. Attenzione: può essere specificato un vincolo sulla misura minima del lato corto in base alla metratura dell’appartamento. Sempre a Milano, per un’abitazione di 70 mq o più, il lato corto del bagno principale dev’essere almeno 170 cm. Se avete appena comprato casa e dovete ristrutturare il bagno, informatevi bene prima di procedere coi lavori.

Bagno senza finestra

In linea di massima, tutti i locali di un’abitazione ove sia contemplata la permanenza di persone (quindi anche il bagno) deve disporre di una finestra che garantisca luce naturale e ricambio d’aria; il secondo bagno può essere senza finestra e provvisto di dispositivo per l’aerazione meccanica. In alcuni Comuni, al di sotto di una certa metratura complessiva dell’abitazione, è ammesso il bagno privo di finestra.

Antibagno e accesso diretto dalla camera

L’antibagno, inteso come disimpegno, è obbligatorio solo tra cucina e locale in cui è installato il WC, che devono essere separati da due porte (lo stesso corridoio è sufficiente); ovviamente un antibagno è sempre opportuno, anche come passaggio intermedio tra le altre stanze, fa fede la normativa locale. L’accesso dalla camera è di solito sempre possibile, anche se il bagno è uno solo, ma anche qui conta il regolamento comunale.

Dotazioni e indicazioni di massima

Salvo diverse disposizioni locali, indipendentemente da quanti bagni ci siano in casa, almeno uno deve risultare completo, ossia disporre di WC, bidet, lavabo (che può essere nell’antibagno) e vasca o doccia. Il WC non dovrebbe essere in primo piano, come pure il bidet: uno schema razionale si sviluppa dal lavabo alla vasca (o alla doccia), passando per i due vasi. Il lavabo deve disporre ai lati di almeno 15 cm e di un’area libera frontalmente di almeno 60 cm; i vasi, se disposti affiancati, hanno bisogno di 110-120 cm compresi i vuoti laterali, mentre frontalmente l’area libera dev’essere almeno di 50 cm oltre il bordo esterno dei sanitari. Questo è lo spazio essenziale a garantire la libertà di movimento, ma nell’ideale le misure fornite andrebbero aumentate di altri 10 cm.

Ristrutturare il bagno senza rifacimenti

Per rinnovare questo bagno non è stata necessaria alcuna demolizione o rifacimanto degli impianti: la sola sostituzione dei sanitari, ora montati su elementi ridossati alle pareti (Monolith), e di alcuni complementi fa apparire l’ambiente trasformato e contemporaneo. Geberit

2014_monolith_plus-24

2014_monolith_plus-26

 

4 Commenti

    • Buongiorno Marco,

      Rispondere a questa domanda non è immediato… di quali misure stiamo parlando? Quali attrezzature vorrebbe installare?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here