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Il legno di teak mantiene un grande fascino per le sue eccezionali qualità di durevolezza, resistenza e bellezza. Purtroppo il suo costo è sempre più alto a causa delle limitazioni all’esportazione imposte dai Paesi produttori. Vediamolo più da vicino
Il legno teak è un legno duro e pregiato con cui vengono prodotti manufatti di alto livello qualitativo ed estetico. Viene ricavato da un albero tropicale di grandi dimensioni (il Tectona grandis) che raggiunge i 50 metri di altezza e anche più.
Si sviluppa soprattutto In Asia (dall’India alla Birmania e Thailandia), nelle Filippine ma anche in Africa, seppur con caratteristiche abbastanza diverse. Queste differenze (che vedremo più avanti) sono importantissime e vanno tenute in considerazione, nella scelta del legno teak. Si tratta di un legno piuttosto pesante (circa 650 kg per metro cubo).
Caratteristiche legno teak
Le prerogative del teak legno sono diverse e hanno una particolare importanza in quanto permettono di sfruttare questo legno in situazioni, ambienti e utilizzi, che sarebbero controindicati o estremi per la maggior parte delle altre essenze legnose.
Il legno teak è un legno duro
Come è noto le definizioni di “legno duro”, “legno tenero” o “legno dolce” sono termini botanici che servono per la classificazione, ma non riflettono le proprietà fisiche e meccaniche del legno in questione (ad esempio: l’abete resinoso e il tasso sono legni teneri ma hanno una durezza molto maggiore di molti legni “duri” come il tiglio, il salice e altri).
Per questo motivo, chi si aspetta che il legno teak non si ammacchi e sia sostanzialmente immune da segni e danneggiamenti provocati da urti e compressioni, sbaglia, nel senso che come resistenza meccanica il teak è piuttosto tenero.
Il teak è un legno resinoso
È la qualità principale dei teak asiatici, che manca in quelli africani. L’alta quantità di resina presente nelle sue fibre mette in grado il teak asiatico di resistere in modo unico agli agenti atmosferici, alle variazione termiche, all’umidità, all’acqua e alla salsedine. Risulta anche praticamente immune dagli attacchi degli insetti.
Queste caratteristiche ne fanno il materiale principe per la costituzione di pavimentazioni per esterne, bordopiscina. Sempre grazie alla sua elevata idrorepellenza è il legno d’elezione per la realizzazione delle tolde delle imbarcazioni.
Il teak è un legno stabile
Grazie alla sua insensibilità all’umidità e all’acqua il teak risulta essere notevolmente stabile dimensionalmente. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto ad essere largamente utilizzato nella realizzazione di parquet, che risultano stabili ed esenti da rigonfiamenti e imbarcamenti anche in ambienti con grandi variazioni del tasso di umidità.
La scelta del teak come legno da parquet deriva anche dalla sue eleganza. Il teak infatti, è dotato di una tessitura fine e da una fibra abbastanza dritta, arricchita da marcate ed eleganti venature.
Il teak, inoltre, è un legno resistente all’acqua.
Quale colorazione?
Il suo colore originale, va dal giallo pallido dell’alburno, al rosso scuro del durame. Poiché il teak subisce nel tempo una certa ossidazione che deriva dalla esposizione alla luce solare, tende a diventare di colore più uniforme con sfumature che tendono al dorato.
Il teak rimane comunque un legno non molto duro superficialmente e quindi il parquet può essere soggetto ad ammaccature e graffi dovuti al pedonamento con tacchi, scarpe con sassolini, spostamenti di mobili ecc.
Quanto si e è detto si riferisce principalmente ai teak asiatici mentre quelli africani sono di qualità nettamente inferiore in quanto contengono molto meno resina per cui risultano meno idrorepellenti e quindi sensibili alle variazioni di umidità dell’ambiente.
Per questi motivi i teak africani (che costano anche molto meno di quelli asiatici) sono più frequentemente utilizzati nella realizzazione di legni lamellari.
Il teak si lavora facilmente
Il legno di teak si comporta ottimamente nelle fasi di taglio, piallatura, sagomatura, proprio per la compattezza e densità delle sue fibre. Si accoppia agevolmente con viti e chiodi.
A causa dell’alto contenuto di resina può porre alcune difficoltà durante l’incollaggio che andrebbe effettuato con adesivi specifici, insensibili all’azione della resina. Inoltre, sempre a causa della resina, può porre difficoltà di adesione di vernici. Anche in questo caso vanno utilizzati prodotti adatti.
La sua ottima disponibilità alla lavorazione ne fa un legno molto usato nella costruzione di mobili di pregio adatti anche per l’esterno, in ebanisteria, nella realizzazione di prodotti torniti, per l’impiallacciatura.
Un ottimo esempio di realizzazione in legno teak è illustrata su Bricoportale.it nella articolo “guida alla realizzazione di una doccia a filo in teak”
Legno teak come trattarlo
Il teak destinato a permanere costantemente all’aperto viene trattato alla produzione con materiali che lo proteggono ulteriormente. In generale si possono avere due tipi di trattamenti.
Trattamento senza spessore: si realizza applicando un impregnante che penetra nelle fibre del legno e aumenta la protezione contro parassiti, agenti atmosferici.
Trattamento con spessore: oltre all’impregnante viene anche applicata una particolare vernice che migliora ulteriormente la difesa nei confronti dell’acqua.
Legno teak prezzo
Il teak è un legno molto costoso. Il suo prezzo varia in modo consistente (a seconda che sia teak proveniente dall’Asia o dall’Africa) dai 5000 ai 7500 euro al metro cubo.
Il parquet teak ha un costo variabile che va da 70 ai 180 euro al mq.
Questi costi elevati derivano anche da fatto che l’albero di teak è sempre più protetto dai Paesi produttori a causa della sua diminuzione provocata da un uso indiscriminato del passato.
Tale protezione si traduce in una limitazione del taglio degli alberi con conseguente diminuzione sul mercato di questo legno e il suo inevitabile aumento di prezzo.
Alcuni Paesi non permettono l’esportazione del legno di teak ma solo di manufatti già pronti.
Manutenzione del legno teak
Il teak, grazie alle sue caratteristiche, non abbisogna di una particolare manutenzione.
Se è sporco (situazione tipica nei parquet) si pulisce con acqua con poco detergente neutro, evitando l’uso di spazzole dure, ma con stracci o spazzole morbide.
Per ovviare ad eventuali opacizzazioni si possono utilizzare appositi oli che si applicano con uno straccio morbido tirando per bene. Si usa poco olio per non creare zone appiccicose.
In ogni caso si possono anche applicare vernici protettive e impregnanti, ma conviene chiedere ad un esperto se e come effettuare tali trattamenti.
Teak composito e sintetico
Per completare il quadro su legno di teak è utile sapere che in commercio esistono diversi prodotti artificiali che si richiamano a tale essenza.
Il teak composito è un mix di trucioli e polvere di segagione di teak (e altre essenze) impastate con una resina che indurisce l’insieme.
Il teak sintetico è un composto a base totalmente di resine con particolare finitura e colorazione della superficie.
Entrambi questi prodotti, pur non essendo in legno di teak, offrono grande resistenza all’acqua e agli agenti esterni, e vengono molto utilizzati nella realizzazione di pavimentazioni esterne, bordi piscina, tolde delle imbarcazioni e altro. Il loro costo è inferiore alle medesime strutture in legno di teak.