Ecobonus: tutto ciò che c’è da sapere

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Confermati gli incentivi sotto forma di detrazioni fiscali per i privati che ristrutturano immobili, acquistano mobili o grandi elettrodomestici, migliorano l’efficienza energetica dell’abitazione.

Gli Ecobonus, ovvero le detrazioni fiscali previste per chi provveda a effettuare lavori di ristrutturazione edilizia all’interno della propria abitazione, sono stati un grande successo in questi anni, dal punto di vista economico – permettendo tra l’altro all’edilizia di far fronte alla crisi – e ambientale – portando ad un drastico calo dei consumi e della richiesta di energia elettrica.

CONDIZIONI PER CHIEDERE LA DETRAZIONE

Per poter accedere alle agevolazioni fiscali occorre rispettare una serie di condizioni ineludibili. La prima è relativa ai pagamenti, da effettuarsi con bonifico, bancario o postale, recante sulla causale gli estremi fiscali del privato che ha appaltato i lavori e dell’azienda che li ha eseguiti per suo conto. Il cosiddetto “bonifico parlante” è l’unico mezzo per poter ottenere la detrazione spettante nel caso di ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico, mentre per quanto riguarda il bonus mobili si può invece provvedere al pagamento anche tramite bancomat o carte di credito. In questo secondo caso bisogna conservare i documenti dell’addebito sul conto corrente.

 

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ECOBONUS: A CHI SPETTA

I soggetti che possono beneficiare delle detrazioni fiscali sono quelli che compilano la dichiarazione dei redditi. Tra di essi vanno ricordati: i proprietari e i nudi proprietari dell’abitazione interessata dai lavori; coloro che ne detengano un diritto reale di godimento; i comodatari e i locatari. A questi si aggiungono gli incapienti che partecipino a lavori relativi al proprio condominio.

LEGGE DI STABILITA’ 2016

Gli Ecobonus sono stati confermati dalla Legge di Stabilità (ex finanziaria) approvata dal Parlamento alla fine del 2015. La legge ha confermato le detrazioni fiscali per i privati che procedano alla ristrutturazione di immobili, all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, o al miglioramento dell’efficienza energetica, attestate nei primi due casi al 50% e nel terzo al 65%.

I bonus per la ristrutturazione spettano a tutti i contribuenti i quali abbiano sostenuto spese al fine di ristrutturare abitazioni e parti comuni di edifici residenziali. Il calcolo della detrazione deve fare riferimento al totale delle spese adottando il criterio di cassa, ovvero registrando soltanto le spese che siano state effettivamente sostenute. Una volta stabilito, l’importo deve essere suddiviso tra tutti i soggetti che hanno partecipato alla spesa per poi essere rimborsato per la parte spettante, in dieci rate annuali di pari entità.

 

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La Legge di Stabilità 2016 ha allargato la possibilità di usufruire dell’Ecobonus anche ai cosiddetti incapienti, ovvero coloro che guadagnano troppo poco per pagare tasse. Tali soggetti possono infatti partecipare alla spesa di ristrutturazione del condominio cedendo il diritto di riscuotere il beneficio fiscale all’impresa cui sono stati appaltati i lavori. In cambio possono godere di uno sconto sui costi relativi all’intervento, da concordare con la ditta.

Altra novità di grande rilievo è quella relativa all’inclusione della domotica nella lista degli interventi agevolabili: le detrazioni fiscali spettano anche all’acquisto di quei dispositivi multimediali tesi al controllo da remoto degli impianti domestici per la climatizzazione dell’aria e per il riscaldamento. Devono però permettere non solo di accendere e spegnere a distanza i dispositivi controllati, ma anche di evidenziarne i consumi.

 

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La detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie è stata allargata anche alla videosorveglianza (installazione di sistemi antifurto), a patto che i lavori in questione non rientrino nell’ambito professionale.

BONUS MOBILI E ARREDI

Il provvedimento è teso ad agevolare dal punto di vista fiscale coloro che decidono di realizzare interventi di ristrutturazione comportanti l’acquisto di mobili per arredare l’unità immobiliare interessata oppure le parti comuni del condominio. In questo frangente il tetto di spesa è fissato a 10.000 euro, da rimborsare in dieci rate annuali. Le spese detraibili sono quelle compiute nel periodo compreso tra il 6 giugno del 2013 e il 31 dicembre 2016. Il pagamento può avvenire, oltre che con il bonifico parlante, con bancomat o carta di credito, esclusi assegno e contanti.

Per i contribuenti che abbiano meno di 35 anni, la Legge di Stabilità 2016 ha previsto la possibilità di portare in detrazione le spese per l’acquisto di grandi elettrodomestici e arredi, sino a 16.000 euro. La detrazione in questo caso è del 50% sulle spese sostenute nel 2016 su mobili ed elettrodomestici “bianchi”. Si tratta di un’agevolazione riservata alle coppie di sposi o di conviventi more uxorio da almeno tre anni, che abbiano proceduto all’acquisto di un immobile in qualità di residenza principale; è necessario scegliere tra il bonus mobili classico e quello riservato alle coppie under 35.

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