Indice dei contenuti
Un appartamento sito nel centro storico di Parma, ex ampliamento dell’Università cittadina, è stato oggetto di una ripartizione più attuale degli spazi contemplando così anche il consolidamento del sottotetto, reso abitabile
Il desiderio principale del committente, in questo intervento di ristrutturazione, era quello di ottenere una zona da dedicare esclusivamente al suo relax e alle sue passioni: ascoltare buona musica senza disturbare o essere disturbato, suonare la chitarra e, attività invadente se non condivisa, degustare in santa pace un buon sigaro.
Il sottotetto che sovrasta l’appartamento si è rivelato il luogo ideale per realizzare questo sogno: attraverso un recupero minuzioso e saggio dei materiali già esistenti, sabbiati e ricollocati, e l’aggiunta di qualche comodità, si è ottenuto uno spazio a misura d’uomo, comunicante, ma al tempo stesso isolato dal livello inferiore. Quest’ultimo, differente per stile e materiali, ha come fulcro una luminosa zona living, i pavimenti sono stati rivestiti con un parquet di teak posato a lisca di pesce mentre le travi ed il tavolato degli alti soffitti sono stati riportati a vista, unica nota architettonica che accomuna i due livelli.
In questo spazio riammodernato troneggia la scala interna che costituisce un importante elemento scenografico dello spazio arredato: è di ferro non verniciato, protetta da un parapetto vetrato che funge da elemento di separazione strutturale, ma non visivo.
Ampio living con giochi di luce
La zona living è caratterizzata da tre grandi aperture sormontate da architravi d’acciaio color testa di moro, evidenziate da coppie di lampade nascoste al loro interno. Qui, in un unico ambiente, sono state riunite le due piccole camere originarie. Il parapetto della scala di vetro strutturale, visibile nelle pagine precedenti, insieme alla libreria bianca, danno vita ad un contrasto voluto con i materiali originari, sabbiati e recuperati, che definiscono il carattere antico di tutto l’appartamento.
Un ingresso accogliente dal corridoio angusto
Il lungo corridoio che in origine si estendeva dall’atrio alla zona notte, nella nuova configurazione è un’appendice della zona living: l’impatto che si ha entrando in casa è decisamente diverso, arioso, esaltato dall’immediata visione della scala che conduce alla mansarda, in precedenza non comunicante con l’appartamento.
Luminosità esaltata dalla cucina laccata
Analoga sorte è toccata alla cucina, con il parziale abbattimento delle pareti che la separavano dal corridoio e dalla sala; l’aspetto è minimale, esaltato dalla laccatura lucida delle superfici. Sullo sfondo, l’originale cappa d’acciaio che funziona anche da portaoggetti.
La ripartizione del sottotetto recuperato
Nella mansarda sono stati organizzati più spazi: in primis un salotto con libreria a tutta parete, i cui montanti sono costituiti da setti di cotto a vista, intercalati da ripiani e divisori laccati opachi, che funge anche da angolo bar e tv. Ci sono poi un piccolo bagno, una terrazza a vasca ricavata abolendo una porzione di falda ed un “walk-in humidor”, ovvero un ambiente climatizzato ed umidificato dove il proprietario conserva una ricca collezione di sigari.
Dal bagno allungato due spazi consecutivi
Nel bagno principale, caratterizzato da una conformazione piuttosto disagevole, in quanto lungo e stretto, sono stati ricavati due spazi separati da una porta a scomparsa. Il primo è pensato per gli ospiti, mentre il secondo, più personale e definito da nicchie colorate, è attrezzato con una doccia e una vasca di muratura a mosaico.
Architetto Pier Maria Giordani
Laureato presso la facoltà di architettura del politecnico di Milano, dopo un periodo di collaborazione con uno studio di Parma inizia la libera professione nel 2001; nel 2008 consegue il titolo di dottore di ricerca in composizione architettonica. Numerosi sono i suoi progetti privati e pubblici, esterni e interni, molti dei quali premiati con diversi riconoscimenti.