Architetto Carlo Fantacci: recupero di una casa in pietra

Casa Mila Architetto Carlo Fantacci

L’azione di recupero del patrimonio architettonico rurale permette il riutilizzo e la valorizzazione di immobili in stato di abbandono, come questa casa in pietra, grazie ad una progettazione consapevole

[dropcap]L[/dropcap]’appartamento ristrutturato fa parte di un fabbricato colonico ubicato nel borgo rurale di Bibbiano nel Comune di Colle di Val d’Elsa. Il borgo, che mantiene tutte intatte le prerogative della ruralità, circondato da olivi e vigne, sorge sulla sommità di una collina con splendida apertura sullo skyline delle torri di San Gimignano.

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In origine l’appartamento era composto da due abitazioni rurali ed un magazzino disposti su due livelli. L’intervento ha ricostituito l’unità originaria dando vita ad un’unica abitazione disposta su due piani, tutelandone comunque le peculiarità salienti; cambiare la destinazione in residenza privata è tendenza ormai ampiamente consolidata per quel che riguarda il recupero conservativo degli edifici rurali della campagna toscana.

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Le linee guida di tale intervento prevedevano la realizzazione di un unico appartamento dotato di una grande zona giorno totalmente aperta, suddivisa solo dalla diversità delle funzioni; un reparto notte al piano superiore ed un arredamento moderno e prestigioso abbinato ad una cura dei particolari tipica dei restauri. Il legno, usato per il pavimento, unisce le varie parti dell’abitazione.

L’intervento, con progettazione e supervisione dello studio Fantacci & Associati, ha incluso il consolidamento e in parte il rifacimento dei solai, mantenendo comunque integra la struttura originaria; lo smontaggio e il rifacimento dei tetti con struttura lignea costituita da travi, travicelli e manto di copertura con coppi ed embrici; la variazione delle partiture interne per una più funzionale distribuzione dei vani; il rifacimento degli impianti idrici, termici, elettrici, diffusione, ecc; il rifacimento degli infissi, dei pavimenti e degli intonaci.

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Spazio aperto: soggiorno, zona pranzo e cottura

La zona relax/tv si raccoglie attorno al grande camino ed è contrassegnata da un ampio tappeto grigio fumo che fa macchia sul pavimento di legno. A soffitto, la suggestione dei travi a vista, con i travicelli a distanza serrata su cui poggiano tavelle di cotto di recupero (misura 20×36 cm, spessore 2,5 cm). Al di sopra naturalmente lo strato di coibentazione e infine il manto di copertura di coppi ed embrici.

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A lato della zona relax si stende un ampio tavolo Kodo che contraddistingue la zona pranzo. Appese ai travi due sospensioni Fontana Arte per l’illuminazione artificiale. La zona cottura si delinea tramite una penisola che nella parte bassa riprende il colore delle pareti. Il lato verso il tavolo della penisola ha andamento curvilineo; dove termina prosegue questo movimento la differente pavimentazione della zona cottura che, diversamente dalla restante parte della stanza, è in piastrelle di cotto.

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La struttura del banco cucina è in muratura e termina con un alto armadio ripostiglio con quattro sportelli; la sua faccia laterale, in tinta con le pareti, nasconde il bancone entrando nel soggiorno dall’ingresso. L’ambiente è molto luminoso, data l’ubicazione della costruzione sul colmo della collina e le finestre che aprono sui due versanti.

Studio stanza zen

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Salita la scala di accesso all’abitazione, si entra nell’atrio; a sinistra c’è il soggiorno, mentre di fronte c’è uno studio/stanza zen, totalmente aperto, in cui i vivi colori del tappeto e dei cuscini contrastano con l’arredo minimale e le pareti grigio/azzurro completamente nude. Il parquet, in rovere naturale miscelato, è lo stesso che pavimenta tutti gli ambienti della casa eccetto i servizi.

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 Zona notte al secondo piano

La salita alla zona notte si effettua con una scala di ferro a monobinario con gradini di travertino bocciardato fissati su piastre d’appoggio trasversali. La scala si sviluppa su due rampe senza protezioni in modo da ridurne al minimo l’ingombro fisico e l’impatto visivo. La porta bianca apre su un utilissimo ed ampio ripostiglio.

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Nel bagno domina un mosaico di piastrelline multicolori, con prevalenza del bianco, della Sicis, che riveste le pareti incluso il vano doccia. Un piano di ardesia costituisce il supporto per il lavabo Villeroy & Boch; sopra, lo specchio incastonato nel mosaico è stato tagliato a misura per lasciare spazio alla piccola finestra di legno con scuro.

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Nella camera padronale torna lo stile minimale che abbiamo visto nello studio/stanza zen. Anche qui c’è un elemento di spicco, in questo caso è la spalliera del letto di Besana, estremamente lineare, ma dorata e luminescente sotto il taglio di luce della lampada d’angolo e dei raggi solari che filtrano dagli scuri appena socchiusi.

Architetto Carlo Fantacci & Associati

Lo studio è impegnato in tutti i rami della ristrutturazione edilizia con forte integrazione fra le discipline dell’architettura, dell’ingegneria e del design.

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