Dettagli grafici tra pareti decorate e boiserie | Arch. Antonio Perrone

pareti decorate

Minimi spostamenti delle pareti divisorie e dei passaggi, con interventi decorativi mirati, trasformano in modo significativo gli ambienti e ne migliorano la vivibilità

La ristrutturazione riguarda un appartamento di circa 120 m2 situato al piano mediano di una palazzina bifamiliare sviluppata su tre livelli, risalente agli anni ‘70, che si trova a Bra (CN), per conformarlo alle esigenze di una coppia con due bambini. L’appartamento si dispone a ferro di cavallo attorno al vano scale, con gli ambienti giorno e le camere collegate da un corridoio d’ingresso disposto ortogonalmente al piano scala. Questo piano, rispetto agli altri due, beneficia inoltre di un grande terrazzo esposto a Sud sul quale affacciano la cucina e il soggiorno: come sempre più spesso accade, l’intervento ha preso il via dalla demolizione della parete che divideva questi due ambienti, allo scopo di ottenere uno spazio giorno unico con un importante tavolo da pranzo in posizione baricentrica. La finestra del soggiorno è stata trasformata in portafinestra, sia per avere un ulteriore via di accesso al terrazzo oltre a quella preesistente della zona cucina, sia per portare più luce naturale nell’ambiente.

Pur rimanendo sostanzialmente invariato lo schema distributivo, quasi tutte le partizioni interne sono state demolite e, in parte, ricostruite con lievi spostamenti dal layout originale per ridimensionare le stanze; in questo ha avuto un ruolo importante l’intervento sul nodo ingresso/corridoio. Il portoncino d’ingresso, infatti, è stato spostato di 90° dal corridoio al living; il corridoio è stato ristretto alla larghezza di 1,1 metri e, spostando la porta di accesso alla camera matrimoniale, si è ricavato lo spazio per un vano tecnico che incorpora una lavanderia.

Dettagli grafici tra pareti decorate e boiserie

La camera matrimoniale, particolarmente grande, è stata ridimensionata per ottenere un nuovo bagno completo senza intaccarne la piena funzionalità. Le tracce per i nuovi impianti sono state realizzate senza smantellare i vecchi pavimenti, sui quali è stato poi incollato un parquet prefinito in rovere. In tutta la casa sono installate porte scorrevoli a scomparsa, l’unica porta a battente è quella del bagno principale.

I controsoffitti, oltre a facilitare l’impiantistica, hanno un ruolo importante nelle finiture e nelle scelte illuminotecniche: le griglie dell’impianto di climatizzazione sono fresate direttamente nei pannelli, il distacco dalle pareti permette di nascondere le sospensioni dei tendaggi e le strisce led, per non parlare della facilità di installazione di faretti incassati e a sbalzo o sospensioni localizzate in punti strategici.

Le pareti decorate

La sobrietà delle finiture interne è stata interrotta in più zone con l’inserimento di pareti decorate: dettagli grafici ottenuti dall’utilizzo di smalti, carte da parati e pannellature che in alcuni casi hanno soltanto una funzione decorativa, come la porzione di parete del soggiorno rivestita con quadrotte in poliuretano a rilievo incollate e tinteggiate, in altri limitano l’impatto nell’ambiente di elementi funzionali, come il portoncino d’ingresso integrato in una sorta di boiserie.

Pareti decorate in camera da letto

Il vecchio ingresso… e quello nuovo

La luce del vecchio ingresso, rimodulata soprattutto in altezza, è stata chiusa con un vetrocamera fisso costituito da un vetro “cannettato’ a righe verticali (stile anni ‘50) dal lato scale e un vetro liscio sul lato interno, con interposta una pellicola di PVB acustico; il tutto è racchiuso in un telaio di alluminio annegato nel perimetro ripreso in cartongesso, rimane evidente solo la traversa inferiore che, per evitare ulteriori opere, non è stata incassata nel pavimento. La luce naturale che il vano scala riceve da vistosi tagli nella muratura perimetrale può penetrare nel corridoio ed evita l’effetto “tunnel” dovuto all’assenza di affacci sull’esterno.

Per bene che lo si potesse mimetizzare, anche installandolo a filo parete, il portoncino d’ingresso avrebbe interferito con la pulizia formale del living; si è preferito renderlo complanare a una boiserie costituita da pannelli di MDF che, applicati a parete, abbracciano l’angolo del corridoio dando vita a un’interessante motivo grafico e trasformandolo in un punto di interesse. Pannello porta e stipite, forniti grezzi con primer, sono stati anch’essi smaltati.

Il bagno che non c’era

La camera matrimoniale risultava in ogni caso molto grande; nella casa, però, bisognava ragionevolmente realizzare un altro bagno in aggiunta all’unico esistente in partenza, in posizione compatibile con la distanza dalla colonna di scarico. La posizione della portafinestra ha reso possibile realizzare una parete divisoria a secco e ottenere un bagno cieco largo 130 cm netti, senza che venisse meno lo spazio per il letto e un’armadiatura a tutta parete ai suoi piedi. La porta di accesso alla camera è stata spostata lateralmente: questo ha permesso di ricavare in fondo al corridoio un ripostiglio nel quale confluiscono gli impianti ed è stata ricavata una piccola lavanderia. Per assicurare la necessaria pendenza agli scarichi, in quest’area si è dovuto demolire il pavimento fino al massetto.

Pareti decorate che dividono gli ambienti

Dal lato del bagno la struttura in profilati metallici della parete divisoria è stata rivestita con lastre di cartongesso idrofugo; per il lato camera sono stati utilizzati pannelli di MDF da 25 mm rifiniti con smalti nella parte inferiore e una carta da parati nella parte superiore. Lo stesso rivestimento ha interessato anche il pannello scorrevole per l’accesso al bagno; in corrispondenza dei due tavolini che svolgono la funzione di comodini sono stati applicati due specchi leggermente bruniti.

Il nuovo bagno

Essendo il bagno lungo e stretto, la disposizione dei sanitari ha seguito uno schema lineare sulla stessa parete, con la doccia in fondo; data la distanza dalla colonna di scarico di circa sei metri, il piatto doccia è stato installato rialzato affinché potesse scaricare con la necessaria pendenza, mentre gli scarichi degli altri sanitari sono stati realizzati a parete. La finitura delle pareti è a resina; non essendoci finestre, nel controsoffitto è stato installato un sistema di aspirazione con portata rispondente ai requisiti di volume/ora imposti dalla normativa. Il WC, inoltre, dispone di un sistema di aspirazione proprio (Duofresh di Geberit) grazie al quale gli odori vengono aspirati direttamente dal vaso. Per questa funzione va predisposto un collegamento alla rete elettrica.

Sembrano monoblocchi di marmo, invece…

I lavabi installati in questi bagni hanno un notevole impatto scenografico: blocchi di marmo di quelle dimensioni avrebbero un peso (e un costo) importante, tuttavia l’apparire come sospesi trasmette un senso di leggerezza. In realtà sono realizzati con sottili lastre di grès che rivestono una sottostruttura e che, grazie alla tecnologia digitale, imitano alla perfezione le venature di pregiati marmi formatisi nel corso di millenni, ma la manutenzione è decisamente più semplice. Di fondamentale importanza sono le sigillature tra i pezzi, che devono scongiurare qualsiasi tipo di infiltrazione e risultare meno visibili possibile.

Il procedimento costruttivo

Questi due modelli sono stati realizzati su commissione dal laboratorio di Edilceramiche di Trinità (CN): talvolta vengono utilizzate strutture standardizzate quanto a dimensioni, ma molto spesso vengono costruite in base al progetto, specialmente se i lavabi devono essere installati con precisione in nicchie o in altre situazioni particolari. Per il rivestimento si utilizzano grandi lastre da 6 mm di spessore, dalle quali vengono tagliati con precisione i singoli elementi, smussandone i lati a 45° e realizzando all’occorrenza i fori per lo scarico e per la rubinetteria a bordo, ove prevista. La maestria sta anche nell’ottimizzare i tagli in modo che le venature di due pezzi adiacenti appaiano il più possibile in linea, per un maggior effetto di continuità che restituisca l’aspetto di un monolite. Oltre che per i lavabi, questa tecnica viene utilizzata anche per vasche da bagno.

Il bacino del lavabo

Per la massima pulizia del risultato, il fondo del lavabo appare come se non ci fosse alcuno scarico: in realtà, quella che si vede è una lastra appoggiata sul bacino vero e proprio in cui l’acqua defluisce lateralmente; il fondo sottostante è composto da spicchi di lastra inclinati che convergono verso il foro di scarico e la lastra superiore può essere sollevata per le operazioni di pulizia.

Pareti decorate anche in nicchia

Anche nel bagno preesistente è stata utilizzata una finitura a resina per le pareti: fa eccezione la parete di fondo della nicchia in cui è inserito il lavabo, per la quale è stata utlizzata una carta da parati idonea per questo ambiente. In realtà in questa parete decorata non è stata utilizzata una “carta”: il decorativo è un tessuto tecnico stampato e il ciclo di posa è molto diverso da quello di una carta da parati tradizionale. Wet System, brevettato da Wall&Decò, può essere posato anche su rivestimenti ceramici senza demolizioni e richiede l’applicazione in successione di 4 prodotti specifici (l’ultimo è l’impermeabilizzante) per uno spessore complessivo di 1,5 mm.

La finestrella preesistente, spostata in alto, è stata mantenuta nelle dimensioni originali, limitandosi a eliminare il vecchio serramento a due ante a favore di uno ad anta unica. A causa dell’andamento obliquo della parete di fondo si è fatto ricorso a un piatto doccia dello spessore di 3 cm tagliabile a misura sul posto con forma a trapezio; è stata scelta una doccia walk-in in cui rimane incorporato il termoarredo a piastra.

Edilceramiche | L’anima di un’abitazione

Il rivestimento è il primo punto che genera l’equilibrio di un ambiente. La scelta di un materiale rispetto ad un altro stimola in maniera differente la sensazione visiva, la percezione degli spazi e produce reazioni emotive forti ed istintive. In questo modo si andrà a cogliere un luogo come confortevole o scomodo, armonioso o sproporzionato, progettato con cura o improvvisato. Scegliere il materiale ideale non è così scontato e affidarsi alla competenza di un progettista è la soluzione più sicura per ottenere un buon progetto armonico, che permetta di dare vita all’anima della propria casa.

Il team di architetti e interior designer di Edilceramiche conosce l’ampio ventaglio di possibilità che si apre sulla scelta di un prodotto, che in esso include anche la scelta del formato. Comprende il carattere di un ambiente e coglie quali elementi si desiderano rimarcare per poi rivelare l’accostamento migliore. Così, come l’accostamento del legno con la pietra trasmette una sensazione di calore e di richiamo con la natura, un materiale tecnico e di carattere industriale risveglia la percezione di uno stile urbano e dinamico. E ancora, un taglio rettangolare posto longitudinalmente a uno stretto corridoio sottolinea il suo punto di fuga; un grande formato quadrato in un ambiente regolare evidenzia il suo ordine. Un progetto lascia un segno quando gli spazi sono capaci di suggestionare e trasmettere un’energia positiva: Casa è il luogo in grado di regalare e raccontare storie.

Fotografie:
Marco Tacchini

Progetto:
Studio Antonio Perrone Architetto
Via delle Meschie 17, 12035 Racconigi (CN)
Team: arch. Antonio Perrone, arch. Erica Bruno
www.archperrone.it

Forniture bagni (sanitari, arredi, resine, parati); fornitura e posa parquet: Edilceramiche

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