Una casa in pineta by Sundaymorning

Sundaymorning

Una residenza estiva risalente agli anni ‘60 di scarsa qualità architettonica, inserita nella fascia dunale costiera del Livornese, è rimodellata per conferirle un’identità più consona al contesto territoriale; pochi e naturali i materiali protagonisti dell’intervento

La casa sorge in un’area punteggiata da pini marittimi, mirti e lecci, è adagiata su una duna di sabbia e si sviluppa su un livello unico, ma in pianta presenta un andamento che segue una curva stilizzata. Qui si intercalano costruzioni caratterizzate dall’uso di pietra faccia a vista con altre che si presentano con un aspetto incoerente con il territorio, spesso frutto di successive ed incerte trasformazioni, come quella a cui si riferisce questa ristrutturazione compiuta tra l’agosto 2008 e l’ottobre 2011.

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Il lotto di 515 mq, di cui 135 mq costituiscono la superficie lorda dell’abitazione, ha permesso di rivisitare anche l’area esterna di pertinenza rendendo più fluido il passaggio dall’ambiente alla casa e viceversa, realizzando una pavimentazione sopraelevata di legno che si snoda tutt’attorno con sottili variazioni di livello.

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La disposizione delle doghe segue quella del rivestimento esterno della muratura; questo insieme delinea la nuova morfologia della massa edificata, frutto di un’attenta riflessione sulla qualità del paesaggio che è intercalata da aperture ridisegnate con superfici differenti in base alle dimensioni dei locali, per consentire allo sguardo di fuggire esternamente a godere della natura circostante ed offrire un’adeguata illuminazione. Un comfort minimalista e sobrio caratterizza gli ambienti interni, in sequenza tra loro e ben relazionati con il paesaggio, complice la qualità e la ridotta gamma di materiali utilizzati.

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La partizione interna è stata completamente ridisegnata; l’unica prescrizione ha riguardato la copertura, rifatta con legno e tegole di laterizio come stabilito dal vigente regolamento urbanistico.

Ambienti in successione

L’interno dell’abitazione si presenta come una serie di stanze passanti con le pareti intonacate, i soffitti a spiovente disegnati dalla copertura a due falde ed il teak oliato dei pavimenti continui e delle boiserie.

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Le aperture sono quasi tutte diverse tra loro, alcune contraddistinte da ampie ante uniche con apertura a bilico verticale e vetrocamere di sicurezza basso-emissive.

Punto focale degli interni è la scala di teak a rampa unica che si trova al centro della casa e permette di accedere all’ampio lucernario da cui è illuminata naturalmente; è collegata sia fisicamente, sia nell’architettura, alla libreria a tutta parete così da sovrapporsi visivamente ad essa ed acquisire una funzione pratica nell’arredamento.

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Granito in cucina, travertino nei bagni

La cucina è di frassino verniciato a poro aperto, completata dal top di granito nero, ed è stata realizzata su misura con un progetto di assoluta linearità, evitando la presenza di maniglie e privilegiando sistemi di apertura incassati nelle ante.

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I rivestimenti e i pavimenti del bagno sono lapidei, costituiti da lastre di travertino striato disposte orizzontalmente sulle pareti e nello stesso senso per le superfici calpestabili, allo scopo di conferire una spazialità maggiore in profondità, mentre i mobili sono di teak, anch’essi realizzati su disegno.

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Entrambi i bagni sono stretti e lunghi, caratterizzati da una scelta illuminotecnica delicata e lineare; le pareti di cristallo che delimitano le docce separano senza precludere la possibilità di attraversarle con lo sguardo.

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Intrecciata con il paesaggio

Esternamente la casa è stata rivestita con lastre di travertino striato montato a secco che mantengono l’assonanza cromatica degli spazi circostanti; le piante, che sfiorano l’edificio, sono abbracciate dalle pareti verticali e dal camminamento sopraelevato di teak, in continuità con i piani orizzontali interni. Una situazione ambigua in cui la casa offre rifugio dal mondo esterno, ma al tempo stesso porta al suo interno il contesto naturale in cui è immersa.

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Massimo Fiorido AssociatiSundaymorning

con Massimo Fiorido e Fabio Candido, autori di questo progetto, hanno collaborato Monica Bracci e Marco Sarri; le loro figure professionali si intrecciano spesso nella progettazione architettonica pubblica e privata.

Fotografie: Fabio Candido

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